Il vulcano islandese (che sta creando nuovi problemi nella circolazione aerea in Europa in questi giorni), nelle scorse settimane aveva messo in evidenza una carenza di auto a noleggio a disposizione dei clienti.
In realtà, non è solo un problema di domanda (sproporzionata rispetto alle medie di periodo), ma anche, se non soprattutto, di offerta. Come riporta il giornalista del Sole 24 Ore Maurizio Caprino, con riferimento ai giorni prima della prima eruzione islandese,
Giovedì mattina, ore, 12, stazione Termini di Roma. L’emergenza-vulcano non aveva ancora sconvolto i trasporti in Italia e Termini è un posto dove sono presenti tutte le società di autonoleggio di livello perlomeno nazionale che operano in Italia, quindi in teoria problemi a trovare ua vettura non avrebbero dovuto essercene. Eppure, interpellando tutti gli addetti alla decina di sportelli in funzione, è stato possibile trovare solo una Lancia Musa: tutte le altre auto erano già assegnate a chi le aveva prenotate.
Dunque, l’impossibilità di ottenere un noleggio denunciata dai giornali in questi giorni di blocco degli aerei e di treni strapieni parte da più lontano rispetto al vulcano islandese.
La spiegazione, secondo il giornalista, è che nel 2009 i noleggiatori a breve termine hanno immatricolato 40.000 vetture in meno rispetto al 2008 (da 140.000 a 100.000), ricorrendo ove possibile all’allungamento del periodo di utilizzo prima della dismissione. I dati citati da Maurizio Caprino provengono dall’Osservatorio Fleet and Mobility, retto da Pierluigi del Viscovo (che ha firmato proprio ieri un intervento su Motori24).
Insomma, il problema è legato in parte anche a un sottodimensionamento delle flotte, che erano state ridotte in previsione della crisi, e che quindi non erano pronte per un boom di domanda come quello legato alla crisi del vulcano.
Se, da un lato, la situazione sul fronte dei trasporti aerei è sicuramente straordinaria, l’analisi mostra comunque come la crisi abbia avuto un forte impatto sul settore, così come in altri, costringendo gli operatori ad agire sulle leve disponibili per ridurre il costo del parco a noleggio a parità di clienti serviti.
Per gli utenti finali, inoltre, l’analisi sottolinea ancora una volta la necessità di organizzare l’utilizzo del servizio di autonoleggio con un certo anticipo.