Come sta andando il mercato del noleggio nel 2022?

Descrivere in poche parole lo stato del noleggio nel 2022 non è un’impresa facile.

Il momento che sta vivendo il mercato è il risultato di tante spinte diverse, che si sono sovrapposte e alternate nel corso degli ultimi anni fino a dare forma allo scenario che conosciamo oggi. Uno scenario che, tra l’altro, è tutto fuorché stabilizzato.

Non stupisce allora che le parole d’ordine della comunicazione di tutti i soggetti interessati facciano sempre riferimento all’idea del cambiamento, del nuovo, dello slancio verso il futuro. E non facciamo fatica a capire perché sia proprio questa la sensazione dominante.

Qualcuno potrebbe dire che finalmente il progresso è riuscito a raggiungere anche il noleggio. D’altronde, i vantaggi offerti dalla digitalizzazione sono ormai troppo grandi per non considerarla un must. Il leitmotiv di un processo di trasformazione che può e deve coinvolgere tutti.

Così come deve coinvolgere tutti quello verso la transizione ecologica, per quanto si trovi ancora nelle sue prime timide fasi.

La spinta che più di tutte ha travolto il noleggio, però, è quella generata dai finanziamenti per la ripresa nel periodo post-Covid, che ha prodotto un mercato in continua crescita e con una domanda talmente alta da rischiare quasi di non poter essere completamente soddisfatta.

E quando tutto sembrava volgere per il meglio, a stravolgere ulteriormente le cose ci si sono messe le grosse complicazioni dello scenario internazionale, con tutte le turbolenze che ne sono conseguite per il settore industriale.

E le aziende di noleggio cosa dicono?

Lo abbiamo visto, i fattori da tenere in considerazione sono davvero molti. Troppi, verrebbe da dire. Sicuramente, c’è bisogno di razionalizzare.

In questo senso, può tornarci utile una recente survey condotta da European Rental Association, che ha chiamato direttamente in causa svariate aziende di noleggio sparse per tutta Europa per fare il punto della situazione e tirare le somme di questi primi mesi del 2022.

I risultati raccolti, innanzitutto, ci sottopongono uno scenario ancora molto positivo. Per quanto le conseguenze dell’invasione in Ucraina si siano fatte sentire anche in questo settore, l’onda positiva della ripresa post-Covid non ha ancora smesso di dare i suoi frutti.

Il 44 per cento delle aziende intervistate, infatti, ha dichiarato di aver ottenuto risultati migliori nei primi mesi del 2022 rispetto al 2021. Un sostanzioso 40 per cento ha invece affermato di non aver vissuto significativi cambiamenti, e solo il restante 16 ha riportato di aver dovuto affrontare un peggioramento.

Per quanto riguarda la flotta, anche in questi mesi il tasso di utilizzo medio delle aziende coinvolte è rimasto su livelli molto positivi (44%). Un risultato inferiore a quello registrato durante il boom del 2021, ma ancora tra i migliori rispetto ai dati raccolti da ERA negli ultimi dieci anni.

A dimostrazione dello stato di salute del settore, inoltre, 6 intervistati su 10 hanno dichiarato che cercheranno di ampliare la propria flotta anche nel 2022. Vista la grande scarsità di nuove macchine disponibili dell’ultimo periodo, tuttavia, non tutti coloro che desiderano ampliare il proprio parco mezzi potrebbero effettivamente riuscire nell’intento.

In ogni caso, nonostante le innumerevoli difficoltà citate, il sentiment generale nei confronti del prossimo futuro rimane positivo. Il 64 per cento delle aziende intervistate, infatti, ha detto di aspettarsi una situazione ulteriormente migliorata tra un anno; solo il 12, invece, si aspetta l’arrivo di condizioni di mercato peggiori.

Qual è la situazione in Italia?

Quanto al nostro paese, abbiamo avuto modo di approfondire l’andamento del mercato del noleggio in questi ultimi mesi durante il nostro webinar più recente. In quell’occasione, il direttore di Assodimi Marco Prosperi ha avuto modo di presentare alcuni dati particolarmente interessanti in merito al mercato italiano. Ve ne riportiamo qualcuno qui di seguito.

Anche in questo caso, la sensazione generale degli addetti ai lavori è molto positiva. La domanda rimane in crescita e le difficoltà non sembrano ancora così grandi da poter rallentare troppo lo sviluppo complessivo del settore.

Quello del noleggio in Italia, quindi, rimane ancora un mercato molto interessante, per quanto effettivamente anomalo.

Tra i dati che lo evidenziano, possiamo citare la percentuale di mezzi posseduti dai noleggiatori sul totale di quelli presenti nel paese. A seconda della tipologia, si va dal discreto 35 per cento delle macchine di movimento terra, all’eccellente 80 per cento dei mezzi di sollevamento aereo.

Noleggio, un mercato in continua crescita

Il mercato, in ogni caso, rimane in grande crescita. I dati che abbiamo in merito risalgono allo scorso anno, ma sono ancora molto eloquenti. Nel 2021, infatti, il 96 per cento delle aziende di noleggio ha fatto registrare un mercato in aumento, a prescindere dal settore di riferimento..

Inoltre, una grossa fetta di queste – il 70% circa – lo ha fatto a un ritmo sostenibile, che ha quindi tutte le carte in regola per poter proseguire in modo sano e strutturato anche nel corso del 2022.

A sostegno di ciò, possiamo citare gli ottimi dati sul tasso di utilizzo dei mezzi e delle attrezzature nei primi due mesi del 2022. Si va dal 56 per cento delle macchine movimento terra leggere, al 60 delle PLE, fino ad arrivare all’80 per cento dei ponteggi e al 70 delle gru.

Anche in questo caso, quindi, si prevede un’altra annata positiva sulla scia dei grossi investimenti fatti nel 2021.

E se da un lato sono sorte nuove complicazioni che probabilmente non consentiranno ai noleggiatori italiani di cogliere appieno le opportunità offerte dal mercato, dall’altro grazie al PNRR dovrebbero arrivare nuovi e ingenti finanziamenti che permetteranno al mercato di consolidarsi su livelli molto positivi anche nel 2023.

Voi cosa ne pensate? Vi ritrovate in queste considerazioni?