Altri dati positivi dall’indagine Rental Tracker

L’ultima edizione dell’indagine Rental Tracker condotta dall’ERA e dalla rivista International Rental News mostra alcuni segnali incoraggianti per l’ultimo trimestre 2015 e l’inizio del 2016.

Dopo un terzo trimestre all’insegna della stabilità, e più in generale un anno abbastanza altalenante, gli ultimi dati dell’indagine realizzata dalla European Rental Association (basata su un campione di circa 100 rispondenti) portano a essere abbastanza ottimisti.

Il primo segnale incoraggiante viene dalle intenzioni di investimento nelle flotte a noleggio, dove i dati confermano i trend positivi emersi tre mesi prima. Il 38% dei rispondenti prevede di aumentare tali investimenti nel 2016, con una crescita del 5% rispetto al 33% del terzo trimestre. Il 48% manterrà gli acquisti di nuove macchine stabili, e solo il 14% ne prevede una riduzione. Solo nel Regno Unito si registra un certo rallentamento di questo indicatore.

E’ importante sottolineare che questo è uno degli indicatori di sentiment principali per il mercato del noleggio, poiché gli investimenti in flotte sono influenzati in primo luogo dalle attese di utilizzo futuro delle macchine (anche se ovviamente anche da altri fattori): anche se in qualche caso chi investirà lo farà perché deve rinnovare flotte molto vecchie, se non ci si attende domanda di noleggio acquistare nuove macchine ha poco senso.

Il sentiment migliora anche quando si parla di previsioni per il mercato del noleggio da qui a un anno. Ben il 56% degli intervistati prevede condizioni migliori o molto migliori nei prossimi dodici mesi, percentuale in crescita rispetto al 48% di tre mesi prima. In effetti, solo l’8,6% dei rispondenti prevede un peggioramento delle condizioni di mercato da qui a un anno. Tra i più ottimisti ci sono i rispondenti del Benelux, Regno Unito, Germania e, udite udite, i noleggiatori italiani.

La situazione è abbastanza positiva anche se si passa alle intenzioni di assunzione di nuovo personale. Nel complesso, anche se scende al 30% il numero dei rispondenti che dichiara di voler aumentare le assunzioni nel primo trimestre 2016, il saldo tra previsioni di aumento e diminuzione è comunque positivo e in crescita da +16% a +21%, segno che quantomeno si è ridotta la percentuale di aziende che prevede tagli alla forza lavoro. Purtroppo in questo caso i noleggiatori italiani sono piuttosto pessimisti, ma questo può essere dovuto anche alla rigidità del mercato del lavoro nel nostro Paese.

Un quarto trimestre in crescita

Il miglioramento del clima di fiducia è evidente se si guarda alle condizioni attuali del mercato. Il saldo tra risposte positive e negative, già pari a +15% tre mesi fa, balza a +33% in questa edizione. E l’analogo saldo, calcolato però anno su anno e non rispetto a tre mesi prima, sale a +54% nell’ultimo trimestre rispetto a +34% in quello prima.

Anche la domanda sull’andamento della time utilisation ha visto salire la percentuale di aziende che vedono salire tale indicatore: si passa dal 39% di tre mesi fa al 51% in questa edizione.

Nel complesso, ci sono pochissime aree europee in cui il sentiment è peggiorato significativamente in questa edizione. Tuttavia, se le imprese tedesche restano le più ottimiste in quasi tutti gli indicatori, quelle francesi sono ancora molto pessimiste, seguite da quelle spagnole e, purtroppo, da quelle italiane.

In generale va però aggiunto che anche nelle aree più “deboli” il clima di fiducia è migliorato, solo che lo ha fatto in misura minore della complessiva media europea.

Questi dati si vanno ad aggiungere alle stime nel complesso positive per il noleggio in Europa: come abbiamo visto la settimana scorsa, l’ERA si attende per il 2016 una crescita di +2,7% del mercato del noleggio B2B nel suo complesso, dopo due anni di crescita molto più lenta.

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