Alta Scuola di Management, episodio 1

Durante le scorse settimane ci siamo chiesti quale fosse il modo più interessante per raccontarvi l’Alta Scuola di Management. Il percorso formativo, che affonda le radici nel nostro primo Rental Business Forum e nasce dall’idea di Pier Angelo Cantù e Fabrizio Gramuglio di costruire una formazione orientata al futuro del noleggio, è uno tra i più innovativi proposti quest’anno da Rental Academy.

Non volevamo cadere nell’autoreferenzialità o nella banale comunicazione promozionale. Volevamo trovare qualcosa di diverso dal solito per dare a tutti voi un punto di vista unico e coinvolgente. La risposta ai nostri dubbi e ai nostri ragionamenti poteva essere solo una: raccontarvi una storia. Lo storytelling è una tecnica di comunicazione che ben si presta anche alle narrazioni tecniche ed esperienziali, ed è capace di incollarvi allo schermo e accompagnarvi alla scoperta di questo percorso formativo.

Il potere catartico delle storie lo conoscono bene gli amanti lettori di romanzi e i frequentatori di serie Tv. Il nostro intento è quello di trasferire questo magnetismo alle “normali” attività lavorative, cominciando proprio da questa esperienza che coinvolge otto imprenditori e manager come voi. Del resto, chi meglio dei partecipanti al corso può descrivere che cosa significhi davvero frequentarlo?

Quello di oggi è il primo di una serie di appuntamenti con cui vi faremo scoprire un metodo di formazione dall’approccio innovativo, che punta molto sullo sviluppo futuro delle aziende. Ma anche una nuova modalità per raccontarlo, partendo da una descrizione generale di ciò che sta accadendo, per poi svelarvi pian piano i dettagli.

Fabrizio Gramuglio, la mente dietro l’Alta Scuola di Management

Alta Scuola di Management, episodio 1

Fabrizio Gramuglio, Founder & CEO di Xperience Plus e direttore dell’Alta Scuola di Management

Per raccontarvi com’è nato questo percorso formativo e i vantaggi che possono derivare dall’approccio che viene insegnato, abbiamo chiesto a Fabrizio Gramuglio, Founder & CEO di Xperience Plus e direttore della Scuola, di rispondere a due semplici domande.

Nell’Alta Scuola di Management proponi un approccio innovativo. In cosa consiste esattamente e quali sono i vantaggi o le potenzialità per i partecipanti?

L’idea del corso si sviluppa intorno alla mia personale visione della formazione o, in generale, il passaggio di conoscenza. Una visione che non ama il rapporto verticale tra docente/discente e nemmeno le lezioni frontali. Ma, al contrario, crede nel lavoro d’insieme, nei continui feedback e nella crescita del gruppo.

L’approccio consiste nel dividere le lezioni in tre segmenti: la teoria, il workshop e il lavoro a casa. E fin qui, niente di nuovo. Ma, visto che il corso si occupa di management, abbiamo voluto – grazie alla disponibilità di Rental Academy, che asseconda (troppo spesso 🙂) le mie idee – farlo in un percorso che porti alla creazione di un nuovo progetto o prodotto.

Abbiamo chiesto quindi ai partecipanti di cimentarsi con la costruzione di una nuova soluzione da offrire al mercato, ristrutturando l’intero percorso formativo in un itinerario strutturato di incubazione di idee, con il goal di arrivare fino al momento pre-lancio di un servizio/prodotto concreto e reale.

Per rendere il caso d’uso il più reale possibile, abbiamo selezionato un’azienda che si è prestata a fare da incubatore, mettendo a disposizione i propri prodotti e il know-how.

Abbiamo diviso i discenti in due gruppi distinti, e li stiamo portando a competere tra di loro. Insieme all’azienda, abbiamo creato il loro premio. Il gruppo vincitore, quello che presenterà la migliore idea di business, non soltanto la vedrà realizzata e messa sul mercato, ma sarà ricompensato con una parte dei profitti generati.

Inoltre, per migliorare la comunicazione tra i gruppi, abbiamo fornito loro alcuni tool di comunicazione e collaborazione: Slack, per la comunicazione e il confronto, e Miro, per la creazione di canvas e brainstorming.

Ciliegina sulla torta, a tutti i partecipanti – per aiutarli in questo sforzo di evoluzione del loro pensiero – abbiamo regalato (questa non è stata un’idea mia, ma di Pier Angelo) una copia del libro di Salim Ismail.

Il vantaggio principale per i partecipanti è quello di imparare a cimentarsi, toccare con mano, cosa significa applicare determinati concetti al proprio mercato: uscire dal materiale teorico e scontrarsi, essi stessi, con la realtà di ogni giorno, ridefinirla e ripensare il loro approccio al mercato.

Come ha reagito l’audience al nuovo approccio? Come hai cercato di rispondere alle loro esigenze?

La quantità e la qualità dell’informazione che stiamo dando ai partecipanti, ma soprattutto il poco tempo che hanno a disposizione per imparare e mettere in pratica i nuovi concetti, sono sicuramente sfidanti.

All’inizio, come è normale che sia, alcuni sono stati un po’ spaesati perché sin dai primi passi si sono sentiti proiettati in un contesto a loro non familiare, e con pochi punti di riferimento noti.  Ma, con sorpresa e con estrema soddisfazione, abbiamo visto sin dalle prime presentazioni dei gruppi che le nozioni sono state recepite e ben utilizzate per avviare lo sviluppo di nuove idee e progetti molto concrete e interessanti.

È difficile sapere, a oggi, se e come queste nozioni verranno utilizzate dalle aziende partecipanti. Ovviamente ci auguriamo che questo primo corso di Alta Scuola sia per loro l’occasione per cominciare a ripensare la propria azienda e proiettarla nel futuro, attraverso gli strumenti che gli stiamo dando in questo corso.

Da parte mia, e nostra come intero staff di Rental Academy, siamo sempre a loro disposizione in caso di dubbi o necessità di feedback sul lavoro che stanno facendo. E non ci stancheremo mai di ricordare ai partecipanti di contattarci in caso di necessità, dubbi o curiosità.

La voce dei partecipanti al corso

Alta Scuola di Management, episodio 1Come descrivereste la vostra esperienza di partecipanti al Corso fino a questo momento?

Al momento sono state completate le prime tre giornate dell’Alta Scuola di Management. Nonostante un po’ di sana diffidenza e disorientamento iniziale, tutti i partecipanti hanno rapidamente ingranato la marcia giusta e si sono lanciati a capofitto in questa stimolante avventura.

Per molti si è trattato di “un modo di pensare e agire totalmente diverso” rispetto a quello adottato quotidianamente, ma proprio per questo “interessante e stimolante“. Grazie anche all’interazione con i propri gruppi di lavoro, “le nubi si stanno diradando rapidamente“, lasciando spazio a discussioni e riflessioni più centrate.

Alta Scuola di Management come un regalo da scartare. Questa la mia esperienza con l’inizio di questa avventura. E la confezione è una matrioska, perché al suo interno contiene vari regali, tra cui un libro tutto da leggere sull’organizzazione, dei contenuti sempre nuovi, stimolanti e ricchi di spunti di riflessione. E il regalo più bello, i partecipanti e il gruppo di lavoro, composto da perfetti sconosciuti che nel momento di fare squadra è come se li conoscessi da sempre.
– Silvia Guerrini, GrowUp

A dare un tocco in più alle prime impressioni, inoltre, è stata la modalità di insegnamento, definita “non convenzionale” e, proprio per questo, soddisfacente e stimolante.

Le prime due sessioni di corso mi hanno messo duramente alla prova e l’impressione è proprio quella di essere tornati a scuola. L’interazione con i temi discussi fanno in modo che i partecipanti si sentano all’interno del progetto come attori protagonisti e non come il semplice ruolo di ascoltatori.
– Mauro Brunelli, UpRent

Come state vivendo l’apprendimento di questo processo innovativo e come vi sembra applicabile nelle vostre realtà?

Da un certo punto di vista, il processo innovativo che i partecipanti si stanno impegnando ad apprendere, “può essere percepito come qualcosa di futuristico, ma come per tutti i supporti tecnologici, se combinati alla necessità del cliente e del venditore di servizi, potrà scatenare un concetto innovativo di estrema applicabilità“, anche a piccole realtà di noleggiatori.

Sicuramente la velocità di reazione richiesta obbliga a interiorizzare rapidamente i concetti per applicarli; certo anche che la materia è molto ampia e necessiterebbe più spazio in linea di massima, ma concordo con le tempistiche adottate per la natura del corso così costruito. In merito all’applicabilità vedo questo tipo di approccio molto adatto a una start up. Meno a una realtà esistente. Ma solo perché nell’esistente ci sono delle consuetudini e delle convinzioni che sono dure da mettere da parte, anche se con una nuova chiave di analisi. Comunque, proveremo ad applicare i concetti alla nostra società, inizialmente come “esercitazione”, per poi vederne l’evoluzione.
– Chiara Parmiani, Parmiani Noleggi

In termini di applicabilità, i partecipanti hanno assunto posizioni contrastanti, forse anche per via delle differenti realtà da cui provengono. Alcuni faticano ancora a vedere ben inserita la propria azienda in un processo innovativo come quello proposto dall’Alta Scuola di Management. Altri, invece, hanno visto nei lavori di gruppo e della figura di Fabrizio Gramuglio un ottimo punto di partenza per innovare il proprio business.

Grazie all’energia e agli stimoli che sto assorbendo nei meeting, giorno dopo giorno sto riuscendo a tracciare una roadmap della strada giusta da percorrere per promuovere i miei modelli di business, che finora erano presenti nella mia mente in modo confusionario. Ora questi modelli inizio a delinearli e a fissarli nero su bianco.
– Dario Festa, Gruppo Festa

Cosa stimola maggiormente la vostra immaginazione?

Nuovi processi, nuove opportunitàma soprattutto la possibilità di confrontare le proprie esperienze e necessità con altri partner noleggiatori“. Così come la creatività e l’immaginazione che derivano dall’interazione con il gruppo.

Gli spunti di riflessione sono molti e le discussioni che ne derivano altrettante. “La sinergia che si crea con i colleghi che a latitudini diverse vivono quotidianamente” le stesse problematiche stimolano anche la volontà di impegnarsi. E di “prendere diversi accorgimenti per migliorare” la propria quotidianità.

Direi che l’esempio dell’esercizio della mucca è il riassunto perfetto per far capire cosa ritengo più stimolante: messi tutti di fronte alla stessa richiesta, in pochissimo tempo abbiamo elaborato soluzioni completamente diverse e anche molto distanti tra loro. Questo mi fa riflettere su come, anche su temi più reali del nostro quotidiano – soprattutto lavorativo – siamo probabilmente abituati a usare poco il lato “creativo”, relegandolo ad altri ambiti della nostra vita.– Chiara Parmiani

In generale, riprendendo anche le parole di Vincenzo Monfrecola di Giuliano Group, queste prime giornate dell’Alta Scuola di Management hanno rappresentato per i partecipanti “un’esperienza molto costruttiva, ma soprattutto molto innovativa“. Ai più ha “permesso di accostare, in tempo reale, concetti che – per quanto teorici – sono assolutamente applicabili” alle realtà del noleggio, migliorandone ogni aspetto. “Viviamo in un momento in cui bisogna modernizzarsisoprattutto nel capire quali devono essere gli elementi determinanti su cui costruire il proprio valore aggiunto” ha aggiunto Monfrecola.

Newsletter - RentalBlog

Iscriviti Qui alla Nostra Newsletter

Ricevi tutti i nostri aggiornamenti esclusivi sul mondo del noleggio

ARTICOLI CORRELATI

Rimaniamo in contatto!

Iscriviti alla newsletter per non perdere i nostri aggiornamenti.

Marketing a cura di