Noleggio, l’Europa si prepara a una crescita stabile?

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Come ogni anno, arriva il periodo dei numeri. Nostro compito è quello di presentarli così come vengono annunciati e, nei limiti delle nostre conoscenze e con l’ausilio dell’incrocio con altri dati, fornire qualche chiave di lettura.

European Rental Association prevede una crescita dell’industria continentale del noleggio di macchine e attrezzature edili e industriali pari al 3,6 per cento nel 2021. Un dato con solide basi dato che l’associazione si immagina una espansione del 4,5 per cento nel 2022. Và detto per inciso che siamo ancora nell’ambito del “rimbalzo tecnico”, dato che la performance del 2020 è scesa del 6,6 per cento rispetto al 2019.

Sono numeri che non dicono granché, anche perché autodichiarati, come ha evidenziato Pier Angelo Cantù qualche settimana fa. In fondo, sono numeri “logici” e nessuno verrà mai a confutarli a consuntivo. La stessa ERA li ha pubblicati e poi corretti nel giro di una settimana.

Le modifiche rispetto al primo aggiornamento del febbraio 2021 riguardano le cifre del 2020, che confermano la discrepanza regionale nell’impatto della pandemia Covid-19, con un quadro in peggioramento per i paesi dell’Europa meridionale e il Regno Unito, e una situazione migliore del previsto per i paesi del centro e nord Europa.

ERA denuncia grandi cali nei volumi di fatturato 2020 per il Regno Unito (-16%), Italia (-12%), Francia (-14%) e Spagna (-13,5%), mentre al contrario ci sono stati cali molto meno gravi nei paesi nordici, in Germania e nei Paesi Bassi – tutti meno di -2,5%. Riguardo all’Italia, ERA ha decisamente rivisto (in meglio) le stime fatte circolare l’anno scorso, che attestavano il calo 2020 al 16,3 per cento.

Le previsioni

Secondo ERA, i paesi che sono andati peggio l’anno scorso vedranno i maggiori recuperi quest’anno, con il Regno Unito che dovrebbe rimbalzare del 5,5 per cento, la Spagna del 5,5, l’Italia del 6,5 e la Francia del 9,5.

In Germania, dove il settore delle costruzioni ha continuato a lavorare per tutta la durata della pandemia, il noleggio nel 2020 è sceso di un modesto 1,5 per cento e si prevede una crescita del 4 nel 2021.

Secondo Michel Petitjean, segretario generale dell’ERA, “Nel 2020, le tendenze nel noleggio e nella costruzione hanno seguito un corso simile ma non c’è stato il tradizionale effetto di amplificazione per il settore del noleggio che di solito vediamo durante i periodi di incertezza. Molte società di noleggio stanno iniziando a beneficiare di questo effetto di amplificazione a causa della continua incertezza nell’economia generale, ma stanno anche soffrendo in gran parte di cicli di inizio e fine che si verificano da un trimestre all’altro, il che sta danneggiando la traiettoria delle entrate. Se a questo aggiungiamo le difficoltà nel settore delle costruzioni con la fornitura di materiali e le scadenze prolungate per la consegna delle attrezzature da parte degli OEM, è ancora rischioso prevedere le prospettive future del settore“.

Non siamo così certi che queste dichiarazioni possano rispecchiare la media europea (ammesso che possa mai esistere una “media” omogenea su cui trarre conclusioni). In questo senso, il mercato italiano sembra essere un discorso a parte, simile a quello spagnolo ma privo di certezze strutturali alle quali ancorare una crescita prevedibile.

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