JCB, lo sviluppo delle tecnologie a idrogeno fa passi da gigante

La recente edizione della fiera Agritechnica ha visto debuttare per la prima volta in territorio europeo le interessanti tecnologie a idrogeno di JCB, una delle aziende leader a livello mondiale nella produzione di macchine operatrici per l’edilizia e l’agricoltura.

Il costruttore inglesi, infatti, è tra i principali pionieri nel settore nello sviluppo di queste nuovo tecnologie, che rappresentano al momento la soluzione più praticabile per la produzione di mezzi a basse emissioni per le applicazioni che richiedono elevata potenza.

Grazie a un investimento da 100 milioni di sterline, JCB può già vantare la produzione di un innovativo motore a combustione a idrogeno proprietario, già implementato su un modello di movimentatore telescopico e su una terna.

Un team di 150 ingegneri sta tutt’ora lavorando al progetto per lo sviluppo di questi motori, e più di 75 prototipi sono stati già prodotti nello stabilimento motori dell’azienda in UK per trovare le configurazioni più adatte alle diverse applicazioni coperte dai mezzi JCB.

Le ultime novità da JCB sul fronte dell’idrogeno

Oltre al movimentatore telescopico e alla terna a idrogeno, JCB ha presentato anche un sistema di rifornimento mobile progettato per trasportare il carburante e renderlo accessibile agli operatori direttamente in cantiere.

Il sistema è costituito da un serbatoio con abbastanza idrogeno da riempire 16 terne che può essere montato sul retro di un trattore JCB Fastrac modificato o su un comune rimorchio.

JCB ha infine compiuto un altro importante passo avanti installando i propri motori a idrogeno su un camion Mercedes da 7,5 tonnellate e su un furgone Mercedes Sprinter, dimostrando così l’attrattiva ancora più ampia della tecnologia di combustione a idrogeno.

Commentando i suoi vantaggi, il Presidente di JCB Lord Bamford ha dichiarato: “Le proprietà di combustione uniche dell’idrogeno consentono al motore a idrogeno di fornire la stessa potenza, la stessa coppia e la stessa efficienza che alimentano le macchine JCB oggi, ma a zero emissioni di carbonio”.

“I motori a combustione di idrogeno offrono anche altri vantaggi significativi”, prosegue Lord Bamford. “Sfruttando la tecnologia e i componenti dei motori diesel, non richiedono elementi di terre rare e, aspetto fondamentale, la tecnologia di combustione è già ben collaudata sulle attrezzature edili e agricole. Si tratta di una tecnologia economicamente vantaggiosa, robusta, affidabile e ben conosciuta non solo nel settore edile e agricolo, ma in tutto il mondo”.

Il Presidente di JCB Lord Bamford posa con il motore a idrogeno progettato dall’azienda

Da JCB un impegno a lungo termine a favore della sostenibilità

Per JCB, lo sviluppo delle tecnologie a idrogeno è solo l’ultima tappa di un impegno concreto per la riduzione delle emissioni che risale ormai a quasi 25 anni fa.

Risale al 1999, infatti, la produzione di motori diesel aderenti alle normative europee Stage V che hanno consentito la quasi eliminazione delle emissioni di ossidi di azoto e di particolato.

Grazie inoltre agli sforzi compiuti in sede di progettazione, i mezzi JCB oggi in commercio utilizzano in media il 50 per cento del carburante in meno rispetto ai modelli di dieci anni fa, consentendo agli utilizzatori un risparmio di carburante importantissimo e una significativa riduzione delle emissioni di CO2.

Inoltre, JCB è stata in prima linea anche nello sviluppo di mezzi a motorizzazione elettrica per soddisfare la domanda dei clienti di prodotti a zero emissioni di carbonio per il settore delle costruzioni e del movimento terra.

A causa dei limiti tecnologici che oggi caratterizzano queste motorizzazioni, JCB ha concentrato lo sviluppo di macchine elettriche sulla sua gamma compatta, tra cui la nuova pala gommata compatta 403E, il sollevatore telescopico Loadall 525-60E e il mini escavatore 19C-1E, concentrandosi invece sullo sviluppo delle tecnologie a idrogeno per i mezzi di taglia più grande.