Segnali di ripresa per il noleggio in Europa

Noleggio in tempi di pandemia, segnali di ripresa
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L’ultimo aggiornamento del rapporto di mercato pubblicato periodicamente dalla European Rental Association accende qualche speranza per il mercato del noleggio nel 2021.

Nonostante il forte impatto causato dalla pandemia, le aziende del settore hanno, infatti, dimostrato di saper reagire e reinventarsi. Hanno adeguato i costi e accettato con energia le nuove sfide. Di conseguenza, gli ultimi dati resi noti da ERA smentiscono le considerazioni precedenti dell’associazione, fatte a settembre dello scorso anno.

L’impatto della prima ondata della pandemia variava in modo significativo nelle diverse parti d’Europa. Era correlato in modo diretto alla risposta che ogni nazione stava dando alla crisi sanitaria, soprattutto in virtù delle misure prese durante il lockdown. Sebbene la seconda parte dell’anno abbia visto un miglioramento nella maggior parte dei paesi, stimare l’intero 2020 è stato difficile. Questo aggiornamento fornisce un quadro molto più chiaro di come la pandemia abbia influenzato il settore del noleggio e di come l’emergenza sanitaria sia legata sia alle attività di costruzione che alle politiche governative.
Michel Petitjean, Segretario Generale ERA

Differenziazioni tra zone d’Europa

I segnali di ripresa evidenziati da ERA lasciano ben sperare per il 2021, ma il settore sta ancora affrontando le conseguenze della pandemia. L’inerzia del settore delle costruzioni e l’avvicendarsi delle diverse questioni politiche, quest’anno però si rifletteranno in prospettive migliori per quanto riguarda il noleggio di attrezzature.

Se, infatti, dovessero esserci ancora dei cambiamenti o degli arresti significativi nel segmento di attività rivolto ai privati, questi verranno compensati da altri segmenti più resilienti, come quello delle infrastrutture o delle ristrutturazioni. A ciò, secondo ERA, si aggiunge la possibilità che l’incertezza economica e gli investimenti Capex limitati possano supportare ulteriormente l’affacciarsi al noleggio da parte di nuova clientela.

Quanto emerge dall’ultimo aggiornamento, inoltre, è una più marcata differenza tra le diverse zone d’Europa:

  • Nord Europa: Danimarca e Svezia sembrano essere andatate molto meglio nel corso del 2020, rispetto alle stime precedentemente fatte. Rispettivamente, le due nazioni sono stimate con un calo del -2.3 per cento e dl -2.2 per cento rispetto al -5.5 e -4.2 previsti; questo grazie anche alle migliori performance raggiunte dal settore delle costruzioni. Per quanto riguarda la Finlandia, invece, la stima è scesa a -4 per cento rispetto al -5.3 previsto: in questo caso, un risultato raggiunto grazie a un migliore PIL nazionale.
  • Europa Centrale e Occidentale: sempre grazie ai buoni risultati raggiunti dal settore delle costruzioni, Paesi Bassi e Germania sono stati i due paesi che meglio hanno risposto all’abbattersi della pandemia. I primi, rispetto a una stima pari a -5.3 per cento, sono scesi a -2.3 per cento. La seconda, invece, è ora stimata in calo del 3.1 per cento.
  • Europa Meridionale: per quanto riguarda questa parte d’Europa, non c’è stata grande variazione rispetto alle stime dello scorso anno. Italia e Spagna mostrano rispettivamente un aumento dell’1 per cento e una diminuzione dello 0.3 per cento. Osservata speciale è la Francia, al momento stimata in calo dl -15 per cento rispetto al -14.3 per cento del 2020. E’ la legge dei numeri: chi è salito tanto, sta scendendo tanto.

Un caso a parte è rappresentato dal Regno Unito, le cui stime incontrano i problemi legati alla Brexit. I forecast per le attività di noleggio mostrano un lieve miglioramento, ma siamo sempre a -14.8 per cento. Anche in questo caso, il recupero percentuale è dovuto alle buone stime relative all’attività di costruzione.

Sospiro di sollievo per il noleggio anche nel biennio 2021-2022?

Le stime rilasciate da ERA sono simili a quelle su cui sta lavorando SER e che analizzano il prossimo biennio.

Chiaramente, data la situazione attuale, risulta comunque molto difficile fare delle supposizioni concrete per il 2021 e 2022: i dati potrebbero quindi essere meno affidabili una volta fatti i consuntivi.

Nonostante tutto, stando a quanto può essere ipotizzato in questo momento, il settore delle costruzioni europeo dovrebbe riprendersi lentamente nel corso dell’anno, riprendendosi dal crollo del 2020. La ripresa arriverà, da un lato dalla normale necessità del noleggio di riprendersi dopo gli effetti della pandemia; dall’altro da una lenta ripartenza delle attività.

Nel 2021, inoltre, miglioramenti dovrebbero essere previsti anche per i consumi e il commercio di settore.

Tag dell'articolo: noleggio

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