SaMoTer 2023, tiriamo le somme

samoter lab 2023 veronafiere
samoter lab 2023 veronafiere

È passata ormai una settimana dalla chiusura della 31ª edizione di SaMoTer, il salone internazionale delle macchine per costruzioni, tornato finalmente in scena nella tradizionale location di Veronafiere dopo la lunga assenza di sei anni imposta dalla pandemia.

Si possono quindi fare delle considerazioni un po’ meno a caldo. Quelle che seguono sono le impressioni condivise all’interno del nostro network, che ha sostenuto l’organizzazione in alcune iniziative nelle fasi di avvicinamento.

Per prima cosa vogliamo fare un plauso al team di Sara Quotti Tubi, che ha indubbiamente creato un contenitore interessante e di ottimo livello.

Non era facile per gli organizzatori, dopo tutti questi anni di assenza, tornare con una nuova edizione ambiziosa e con proposte all’altezza. Ma una manifestazione storica ha il dovere di offrirle tenendo alta l’asticella delle aspettative (l’anno prossimo SaMoTer compierà la bellezza di 60 anni).

SaMoTer aveva abituato il suo pubblico a standard elevati negli anni passati, ma parliamo almeno di tre lustri fa.

In epoca più recente, sono seguite edizioni molto ridimensionate sia per la convergenza di fattori esterni negativi, sia per lo stravolgimento del settore, pubblico e aspetti merceologici inclusi, ma anche della funzione stessa di una fiera che si trova a competere con altre iniziative di marketing dirette, trasversali e digitali.

Com’è andato quindi il SaMoTer 2023?

Alla manifestazione veronese non viene certamente chiesto di competere con il Bauma, ma di tornare gradualmente a essere un punto di riferimento in questo mercato “glocale” e velocissimo che, per giunta, presenta ormai poche novità di rilievo dal punto di vista esclusivamente di prodotto.

Una valutazione oggettiva dipende quindi dal lato da cui si guarda la manifestazione. A posteriori, dal lato da cui guardiamo noi, possiamo dire che la sfida è stata parzialmente vinta, forse anche prima dello svolgimento della fiera stessa, con un programma che ha messo in campo contenuti innovativi e importanti sinergie.

Parzialmente vinta anche la sfida sul piano dei visitatori, che ha tenuto un po’ col fiato sospeso l’organizzazione fino alla chiusura dell’ultima porta. Le 40mila presenze dichiarate è un dato che va letto in filigrana, perché non è facile decifrarne la qualità a un colpo d’occhio d’insieme.

Chi può dire con esattezza, infatti, cosa esprime questo numero in termini assoluti senza informazioni per comprendere meglio chi ha camminato in lungo e in largo dentro e fuori i padiglioni nel corso dei cinque giorni di manifestazione?

Ci permettiamo un suggerimento a chi diffonde i dati: cominciate a distinguere la distribuzione dell’audience con un minimo di profilazione. Clienti potenziali? Operatori del settore? Semplici osservatori?

Il ruolo di una manifestazione come SaMoTer

In molti stand, ad esempio, si sono viste presenze un po’ troppo statiche per non pensare più ad appuntamenti di massa con i propri collaboratori o con i dealer piuttosto che a clienti in attesa di concludere affari.

Ma anche incontrare la propria rete può essere un’importante funzione per un contenitore come SaMoTer.

Ad esempio IPAF – che rappresenta un settore marginale come quello del sollevamento aereo – ha organizzato per due giorni consecutivi gli eventi annuali di formazione permanente dei propri istruttori, facendo convergere alla propria Piazza della Sicurezza un numero costante di presenze sempre molto elevato.

Aver evidenziato la provenienza dei visitatori e degli espositori è un dato interessante. In questo caso sappiamo che i primi sono giunti da oltre 90 nazioni diverse (Germania, Spagna e Francia sono state ai primi tre posti per numero di arrivi dall’estero, e sono state registrate presenze anche dall’Asia, dall’Africa e dalle Americhe) e che gli espositori sono stati 536, di cui 115 aziende estere.

Prima conclusione del crudo dato numerico: per chi si aspettava di più, allora è andata male. Se ci si aspettava di meno, è andata bene. Noi siamo tra i secondi.

SaMoTer, per la 31ª edizione Veronafiere ha fatto le cose in grande

Una discreta testimonianza della riuscita della manifestazione ex ante deriva dal ritorno dei grandi player del settore assenti da tempo, come CGT e Hitachi, a dimostrazione della ritrovata importanza e centralità della fiera quando in grado di stimolare con nuovi contenuti e di ottenere il supporto e la partecipazione dei vertici delle istituzioni (oltre al Sindaco di Verona Damiano Tommasi, hanno presenziato all’inaugurazione anche il Presidente di Regione Luca Zaia e il Vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini).

samoter 2023 cantiere digitale foto

Le macchine del Cantiere Digitale di SaMoTer 2023 all’opera

Elemento centrale del successo, le interessanti novità introdotte in questa edizione, utili a rendere la partecipazione dei visitatori più dinamica, coinvolgente e in linea con i tratti evolutivi del mercato, grazie all’ampia mole di contenuti offerta dal SaMoTer Lab e alle tante dimostrazioni pratiche eseguite con mezzi e attrezzature di ultima generazione all’interno del nuovo Cantiere Digitale.

Un segmento merceologico che ha tratto grande beneficio, a detta dei protagonisti che abbiamo sentito, è stato quello delle attrezzature e degli accessori.

Da leggere con due chiavi interpretative: la prima è che se c’è carenza di macchine gli attachment moltiplicano le applicazioni d’uso dei mezzi in flotta. La seconda è l’evoluzione funzionale degli accessori elettrici, che si combinano con la tendenza costruttiva in atto e con l’evoluzione delle tecnologie.

L’ampio programma di convegni è stato un’occasione sprecata?

L’aspetto evidentemente più critico riguarda l’ampia mole di contenuti proposti sul piano dell’offerta convegnistica, che non ha avuto un adeguato riscontro nell’audience, per dirla eufemisticamente.

Forse perché eccessiva dal punto di vista della quantità degli appuntamenti, forse perché poco sostenuta a livello attrattivo. Molto probabilmente i visitatori sono più interessati a girare tra gli stand, mentre gli espositori erano già troppo impegnati con le loro iniziative.

La grandissima quantità di convegni in agenda ha dato luogo a un’organizzazione troppo dispersiva, che ha reso difficile orientarsi per i pochi visitatori potenzialmente interessati, impedendo alla fiera di valorizzare al meglio tutti i contenuti proposti, sacrificati anche dal punto di vista della collocazione all’interno dei vari padiglioni.

Vedere molti convegni andati deserti è sempre un po’ triste.

Questo, a fronte di argomenti molto interessanti e in linea con i propositi degli organizzatori di porre il focus sull’innovazione e sui trend che stanno caratterizzando oggi l’evoluzione del mercato. Un vero peccato, insomma.

Nulla da obiettare, a quanto sembra, in termini di business, con una rinnovata identità internazionale e una migliore qualità delle visite. In questo caso, i toni dei comunicati stampa hanno trovato conferma nelle parole degli espositori che abbiamo sentito, soprattutto per chi esporta.

Un appuntamento da non perdere per i professionisti del settore

La grande partecipazione di imprenditori italiani ed esteri ha ridato identità a un SaMoTer visto come luogo di incontro privilegiato per tutti i professionisti del settore.

Gli organizzatori parlano di oltre 500 incontri B2B fissati dalle aziende nel corso della manifestazione, con la presenza di 100 top buyer internazionali selezionati da Veronafiere e ICE-Agenzia, a impreziosire l’importante ruolo della fiera anche in termini di affari concreti.

Riteniamo strumentali e fuori luogo sia i toni trionfalistici da una parte sia l’eccesso di critiche dall’altra. Il bilancio di SaMoTer 2023 può dirsi sostanzialmente positivo, come sottolineato da Federico Bricolo, Presidente di Veronafiere:

“Per una manifestazione triennale, ritornare in pista con successo dopo 6 anni di assenza a causa della pandemia non era così scontato. E invece SaMoTer 2023 ha centrato l’obiettivo, con una edizione che è riuscita a rappresentare per le imprese e i tanti operatori arrivati dall’estero un reale strumento per fare business, aprirsi a nuovi mercati e conoscere le ultime novità”.

“I risultati molto positivi di questo 31° Samoter sono la prova che espositori e buyer hanno compreso e apprezzato il nuovo format dell’evento”, ha aggiunto Maurizio Danese, Amministratore Delegato dell’azienda organizzatrice. “L’innovazione è stata il filo rosso di questa edizione che ha visto il debutto di due nuove aree dedicate alla rivoluzione tecnologica che rappresenta il futuro delle macchine per costruzioni. Abbiamo voluto mettere ancora più al centro i protagonisti di questo settore e le loro esigenze, progettando questo SaMoTer in modo che valesse ogni euro e ogni minuto investito da espositori e visitatori”.

Appuntamento a Verona tra tre anni, col dovere di alzare ancora di più il livello.

samoter 2023 visuale aerea area esterna

Una visuale aerea sull’area esterna di SaMoTer 2023

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