Le tre proposte di Aniasa per superare la crisi Covid-19

8 Aprile 2020

Iniziano ad essere evidenti i primi risultati della crisi dovuta all’emergenza Covid-19 nel mondo automotive, specialmente nel settore noleggio. Come comunicato da Aniasa, nel mese di marzo c’è stato un vero e proprio crollo delle immatricolazioni: -98% per il parco auto destinato al noleggio a breve termine, -88% per il lungo termine.

Nei mesi precedenti, lo sviluppo della sharing economy aveva fatto registrare un incremento delle immatricolazioni destinate al noleggio che nel 2019 aveva coperto il 25% del totale automotive in Italia.

Per far fronte a questo calo drastico, il presidente di Aniasa Massimiliano Archiapatti comunica tre proposte da presentare al governo per rilanciare il settore una volta terminata l’emergenza, che riportiamo integralmente:

Dal ripristino del super-ammortamento benefici per le casse dell’Erario, il mercato auto e la mobilità aziendale

Il super-ammortamento, quando è stato utilizzato (2016-2017), ha generato benefici economici e finanziari per l’intera filiera dell’auto: dai costruttori ai noleggiatori, ai concessionari, ai centri di assistenza e manutenzione. Oltre a un positivo ritorno per le casse dell’Erario: l’aumento di immatricolazioni ha infatti prodotto infatti maggiori entrate (IVA, imposte locali, diritti di motorizzazione), con un “ritorno sull’investimento” stimato intorno al 300%.

Considerando solo le vetture a noleggio a lungo termine, questa misura ha prodotto complessivamente nel 2016-2017 64.600 immatricolazioni in più, con maggiori entrate per l’Erario rispettivamente di 318 milioni di euro.

Senza contare la promozione di maggior correttezza fiscale, funzione fisiologicamente esercitata dal noleggio lungo termine, in cui tutte le operazioni sono tracciate e documentate e l’accelerazione del rinnovo del parco circolante, con positivi effetti dal punto di vista ambientale e della sicurezza stradale.

Riallineare la fiscalità sull’auto aziendale italiana alla media europea

È ora di rimettere mano in modo strutturale alla tassazione sulle auto aziendali nel nostro Paese che ci vede ancora lontani dagli altri Paesi dell’UE. In Italia perdura infatti un regime in proroga sulla detraibilità dell’IVA ferma al 40%, mentre in Germania, in Inghilterra e in Spagna si detrae il 100%. Un regime straordinario, il nostro, in vigore dal 2007 e prorogato sistematicamente ogni tre anni. Anche un aumento graduale, scaglionato nel tempo, produrrà benefici per l’Erario grazie all’aumento di immatricolazioni.

Estensione dell’eco-bonus alle autovetture usate meno inquinanti

In Italia su un totale di circa 38 milioni di vetture circolanti, ben il 30% (oltre 11,5 milioni di auto) è ante Euro 4, quindi con più di 14 anni di età, con evidenti maggiori livelli di inquinamento.

Le finalità perseguite dalla norma sugli eco-incentivi previsti nella Legge di Bilancio per il 2019 hanno riguardato una fascia limitata del mercato nazionale. Nella fase economica che seguirà l’emergenza attuale è presumibile che la capacità di spesa e l’attitudine a investire somme consistenti sarà molto limitata.

Considerando il costo minimo di un veicolo agevolabile (circa 25mila-38mila euro) e quello medio di un’autovettura usata (12mila euro), gli incentivi potrebbero essere estesi alle vetture con minori emissioni (Euro6). Con tale misura si raggiungerebbero più facilmente quelle fasce di contribuenti con reddito medio-basso, che utilizzano proprio le vetture più “anziane”, quelle con motorizzazioni maggiormente inquinanti.

Tag dell'articolo: ANIASA, autonoleggio, Coronavirus

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