Il tracking telematico per il noleggio

La tecnologia porta grandi benefici, ma anche una molteplicità di scelte. Questo vale ad esempio per i sistemi di asset tracking, che promettono di far conseguire grandi guadagni alle società di noleggio attraverso una migliore gestione della flotta e la prevenzione dei furti.

Ma come può una azienda di noleggio beneficiare di queste tecnologie? Ci sono molti strumenti e molti utilizzi possibili: le tre macrocategorie principali di uso sono: antifurto, tracking dei mezzi di trasporto, tracking delle macchine offerte a noleggio. Nella maggior parte dei casi le soluzioni cercano di soddisfarli tutti e tre: in questo primo post sul tema parleremo del tracking in senso stretto, per poi passare, la prossima settimana al tema della prevenzione dei furti.

Tracciare le macchine e le consegne

Tenere sotto controllo mezzi di consegna e beni offerti a noleggio portano numerosi benefici di natura operativa. United Rentals ad esempio ha adottato un sistema che sfrutta terminali portatili dotati di GPS in grado di gestire documenti elettronici, utilizzato per tenere sotto controllo gli automezzi con cui avvengono le consegne, ma anche per gestire le fasi operative connesse.

Un palmare connesso consente infatti di ridurre la quantità di documenti (come contratti, moduli di ispezione, rapporti sulle condizioni dei mezzi) da gestire prima e dopo le consegne, e anche di guidare i giri di consegne grazie al navigatore satellitare. Il sistema di tracking aiuta anche sul fronte della prevenzione dei furti, ma per quello c’è anche un sistema dedicato, installato sulle macchine.

In altri casi si usa lo stesso sistema per tenere traccia sia dei mezzi di consegna e delle macchine. Nel Regno Unito A-Plant ha applicato a 10.000 mezzi e strumenti offerti a noleggio un sistema che usa il segnale GPRS (la versione leggermente più evoluta del GSM per la trasmissione di dati) per trasmettere ai server centrali informazioni diagnostiche e sulla localizzazione delle macchine.

Da qui le informazioni possono essere poi trasmesse ai clienti, per tenere monitorate costantemente le macchine fornite a noleggio. Tra gli elementi che si possono tenere sotto controllo ci sono i livelli (di carburante, della carica delle batterie, dei liquidi di raffreddamento), e anche gli orari in cui le macchine vengono accese o spente, calcolando così i tempi di funzionamento e di manutenzione. Si possono anche conosce i livelli di emissione di CO2 ai fini del controllo ambientale.

Tutti questi dati saranno utili per generare statistiche di utilizzo e tenere traccia degli eventuali problemi che si possono verificare, oltre che per creare utili avvisi automatici al raggiungimento di specifici livelli di allarme.

Gestire la varietà

Uno degli ostacoli al pieno sviluppo di sistemi di tracking telematico è la presenza di numerosi sistemi, alcuni offerti dalle stesse case produttrici, altri indipendenti. È infatti decisamente raro trovare un noleggiatore con la flotta interamente costituita da macchine di una sola marca, e tutte dotate delle ultime tecnologie di tracking. Questo significa che i noleggiatori finiscono con il dover gestire molti sistemi differenti.

La scelta di adottare sistemi di terze parti per tutta la flotta può rivelarsi vincente, da questo punto di vista, a patto di riuscire ad adattarli a tutta la flotta e tutte le marche, una direzione verso cui si stanno muovendo alcuni noleggiatori, come ad esempio Cramo e Ramirent.

Avere un sistema terzo e “aperto” ha il vantaggio di consentire di ricondurre tutte le macchine a una unica piattaforma di monitoraggio, ma è difficile da realizzare se le macchine arrivano con un sistema di tracking pre-installato.

La prossima settimana affronteremo l’altro grande tema connesso al tracking telematico, ossia quello della prevenzione dei furti di macchine a noleggio.