Cosa può fare un noleggiatore nel concreto per ridurre le proprie emissioni?

ridurre le emissioni nel noleggio
ridurre le emissioni nel noleggio

Il mondo produttivo sta vivendo un periodo di grandi cambiamenti.

Su tutti, quello guidato dalla rinnovata sensibilità ecologista che sta finalmente cominciando a guidare le scelte di aziende e istituzioni: un lungo processo di trasformazione che, almeno nelle intenzioni, guiderà tutti i soggetti coinvolti verso l’adozione di pratiche e tecnologie più rispettose dell’ambiente, facendosi carico della responsabilità che ognuno di noi ha verso la creazione di un mondo più sostenibile.

Piccola nota a margine: è importante sottolineare che, quando si parla di “un mondo più sostenibile”, non si fa riferimento a uno slogan vuoto, ma a un pianeta che possa essere abitabile nelle migliori condizioni possibili da tutte le persone che ci vivono. E in diverse parti del mondo la situazione è già piuttosto compromessa.

In ogni caso, questo processo di trasformazione è già iniziato, e sta coinvolgendo tanto il noleggio quanto i suoi settori di riferimento. D’altronde, l’European Green Deal ha sancito l’obiettivo di azzerare totalmente le emissioni degli stati membri dell’UE entro il 2050, e per realizzare un obiettivo di questa portata 25 anni non sono tanti.

La riduzione delle emissioni passa innanzitutto dall’organizzazione

Alcuni big del noleggio mondiale si sono già mossi con decisione. Solo quest’anno, Ashtead Group progetta di ridurre le proprie emissioni del 14 per cento rispetto al 2023. Speedy Hire, addirittura, ha pubblicato una roadmap che delinea delle misure chiare e scientificamente fondate per raggiungere l’obiettivo del Net Zero (zero emissioni nette di anidride carbonica) entro il 2040.

Ciò che è ormai chiaro, è che ogni noleggiatore che abbia intenzione di ridurre in modo significativo le proprie emissioni dovrebbe partire dall’assunto (semplice ma fondamentale) che qualche piccola azione estemporanea non basta più, ma che bisogna intervenire sull’organizzazione globale dell’azienda e sulla gestione delle operazioni.

Seguendo l’esempio proveniente da altri settori, diversi grandi gruppi di noleggio hanno già cominciato ad appuntare nuove figure manageriali incaricate di dirigere e gestire tutti gli aspetti legati alla sostenibilità dell’azienda.

noleggio come ridurre le emissioni

Secondo il report di Ashtead Group, i gas di scarico dei mezzi costituiscono circa l’80 per cento delle emissioni dirette prodotte da un’azienda di noleggio

Le aree di intervento in questo senso sono numerose. Alcune sono comuni a ogni tipo di azienda (ma anche alla società più in generale), e riguardano elementi come la gestione dei rifiuti, la riduzione dei consumi energetici, l’investimento in fonti di energia rinnovabili e una gestione più sostenibile degli spostamenti dei dipendenti e dei viaggi di lavoro.

Quanto a ciò che riguarda specificamente il noleggio, non si può non citare il ruolo preponderante delle macchine e delle attrezzature presenti in flotta, così come dei veicoli impiegati per consegnarli al cliente nel caso l’azienda si prenda carico in prima persona anche di questo aspetto.

Il ruolo centrale della tecnologia

Da questo punto di vista il mercato si sta rapidamente attrezzando, fornendo ai noleggiatori una scelta sempre più ampia di mezzi e attrezzature a basse emissioni.

In assenza di incentivi statali, però, il tema dei costi continuerà per molti a costituire un ostacolo insormontabile, specialmente con i tassi di interesse schizzati alle stelle a seguito dell’inflazione dilagante.

Allo stesso modo, rimane problematico il tema delle cosiddette “scope 3 emissions”, ossia le emissioni prodotte sia a monte che a valle durante il ciclo di vita dei mezzi (e quindi ad esempio nella costruzione dei mezzi, nel loro passaggio attraverso la supply chain e nell’uso che ne fa il cliente).

Com’è evidente, la responsabilità di queste emissioni non può essere addossata unicamente sul noleggiatore, che comunque può attivarsi per fare la propria parte. Ad esempio rivolgendosi a costruttori che si sono impegnati per ridurre l’impatto ambientale dei propri processi produttivi, oppure educando i clienti all’organizzazione di un cantiere a basso inquinamento, il più possibile vicino allo zero.

Anche in questo caso sarà decisiva l’azione dei governi. Qualora le istituzioni introducano norme vincolanti in questo senso, come ad esempio dei tetti massimi di emissioni a seconda delle varie tipologie di cantiere, prendersi carico al posto del cliente anche del rispetto di questi limiti può diventare un business molto interessante per i noleggiatori.

United Rentals, ad esempio, ha pubblicato una dashboard che permette ai clienti di stimare le emissioni di anidride carbonica prodotte dalle attrezzature noleggiate. Il tool è inserito all’interno della piattaforma proprietaria Total Control che, con questa e altre funzioni, aiuta le imprese clienti a compiere scelte strategiche basate sui dati.

È evidente dunque il ruolo sempre più importante che svolgeranno la raccolta e il tracciamento dei dati relativi alle emissioni, fondamentali anche per monitorare l’andamento dell’azienda rispetto agli obiettivi di sostenibilità prefissati.

Consulenze per i noleggiatori

Studiamo con te le soluzioni più adatte per espandere il business della tua azienda nel mercato del noleggio

Rental Consulting

Formazione per il noleggio

Aiutiamo le aziende di noleggio a elevare le prestazioni del personale con corsi di formazione specifici

Rental Academy
Newsletter - RentalBlog

Iscriviti Qui alla Nostra Newsletter

Ricevi tutti i nostri aggiornamenti esclusivi sul mondo del noleggio

ARTICOLI CORRELATI

Rimaniamo in contatto!

Iscriviti alla newsletter per non perdere i nostri aggiornamenti.

Marketing a cura di