Noleggio, che cosa significa valorizzare le persone?

La gestione del personale è un tema che non smette mai di essere attuale per il noleggio. Nel mercato di oggi probabilmente lo è più che mai, in tutte le sue sfumature: ricerca, mantenimento, formazione, valorizzazione.

Nel noleggio moderno, d’altronde, le persone sono il cuore pulsante di un’attività. Per un’azienda che vuole essere competitiva il parco mezzi e gli altri asset aziendali sono requisiti necessari, ma non sufficienti. Sono le competenze e l’esperienza dei professionisti coinvolti ad assicurare la qualità dei servizi offerti ai clienti. E quindi, in definitiva, a sancirne il successo.

È per questo che il reclutamento e il mantenimento di personale qualificato sono una sfida costante. Ed è per lo stesso motivo che tutti i principali eventi associativi dell’ultimo anno – dalla Convention di European Rental Association al Congresso Assodimi – hanno messo il tema della valorizzazione delle persone al centro dei propri spazi di riflessione e dibattito.

Ma che cosa significa nel concreto “valorizzare le persone”? E cosa può fare un’azienda di noleggio per affrontare la carenza di personale e creare un ambiente di lavoro attrattivo per i propri dipendenti?

Tutto comincia dalla fase di ricerca

In un precedente articolo abbiamo esaminato nel dettaglio le strategie che le aziende di noleggio possono adottare per migliorare la loro competitività nel mercato del lavoro. Se non avete ancora avuto l’opportunità di leggerlo, potete farlo cliccando qui.

Ciò che ci preme sottolineare in questa sede sono principalmente due aspetti. Il primo riguarda le sfide legate alla ricerca di nuovo personale, una questione storica per il settore del noleggio e oggi sempre più diffusa anche in altri ambiti.

Il noleggio in particolare sembra avere una marcata difficoltà a entrare in contatto con i giovani che entrano per la prima volta nel mondo del lavoro, anche per il fatto di essere già di per sé un settore poco conosciuto in Italia.

Eppure le istituzioni scolastiche rappresentano un canale promettente per facilitare l’incontro tra gli studenti e le aziende alla ricerca di nuove risorse. Gli stage formativi, obbligatori negli ultimi tre anni delle scuole superiori e spesso parte integrante dei programmi universitari, in questo senso offrono un’opportunità molto tangibile.

Ma quante aziende di noleggio in Italia hanno istituito dei programmi di collaborazione con scuole e università per cogliere appieno queste opportunità? Degli esempi virtuosi ci sono, ma queste opportunità non sono ancora sfruttate quanto potrebbero.

Certo: sia che si parli di stage sia che si parli di nuove assunzioni, bisogna mettere in conto il fatto che i nuovi collaboratori dovranno ricevere una formazione specifica quasi ex-novo. Ma questo ormai è inevitabile e riguarda tanto i nuovi assunti quanto i dipendenti di lungo corso.

La formazione come pilastro

Come avrete capito, il secondo aspetto a cui facevamo riferimento è quello della formazione. A questo proposito, occorre sottolineare che il noleggio è un settore che segue delle logiche uniche e ogni professionista che entra a farne parte, che si tratti di un meccanico, un commerciale o un addetto marketing, necessita di una formazione ad hoc e specifica per questo settore.

Ma il noleggio è anche un settore in continua evoluzione, costantemente influenzato dalle nuove tecnologie e dalle necessità sociali ed economiche della contemporaneità.

I tecnici che necessitano di nuova formazione ogni volta che una nuova macchine entra a far parte della flotta sono l’esempio più lampante, ma la stessa logica vale per tutti i dipendenti. Garantire che ogni collaboratore sia adeguatamente preparato all’utilizzo delle più recenti tecnologie è essenziale per migliorare l’efficienza aziendale e mantenere la competitività in un mercato in continua evoluzione.

La formazione e l’aggiornamento continuo sono pilastri imprescindibili per creare una situazione di benessere tra i dipendenti, che così facendo possono sentirsi parte di un’azienda che li valorizza, ne ha a cuore la crescita professionale e dà loro i mezzi per lavorare sempre al meglio.

D’altro canto, questo tema sta diventando sempre più attuale anche per quanto riguarda la sostituzione dei dipendenti che vanno in pensione o lasciano l’azienda. Numerose ricerche dimostrano che sostituire tali figure con risorse già presenti in azienda, anche attraverso una formazione specifica ex-novo, risulta spesso più efficace e conveniente che cercare un sostituto da fuori.

Creare benessere e senso di appartenenza

Come ormai vi sarete resi conto, “valorizzare le persone” per un’azienda significa tante cose. Su tutte, creare un ambiente lavorativo in cui ogni dipendente si senta apprezzato e abbia la possibilità di dare il meglio di sé in un contesto positivo e stimolante.

I fattori che vanno a influire su questo sono numerosi. Alcuni li abbiamo già affrontati in questo articolo, altri sono ugualmente importanti e prescindono dal settore specifico o dalla professione di riferimento.

Uno di questi, senza girarci intorno, è lo stipendio: il benessere professionale di un individuo è inestricabilmente legato alla percezione di una retribuzione equa, commisurata al valore delle proprie responsabilità e sufficiente per affrontare i costi crescenti della vita quotidiana. Da questo punto di vista, le iniziative di welfare a sostegno del benessere finanziario dei dipendenti risultano molto efficaci.

È essenziale poi anche un adeguato equilibrio tra vita e lavoro, un tema già oggi importantissimo ma destinato a esserlo sempre di più, soprattutto nell’ottica di attrarre anche le nuove generazioni.

Altrettanto fondamentali sono una comunicazione aperta e trasparente, una leadership efficace e una cultura aziendale che promuova un forte senso di appartenenza attraverso valori condivisi e praticati quotidianamente da tutti i membri dell’organizzazione, a cominciare dai vertici aziendali.