Cosa ci racconta il calo delle vendite di attrezzature sull’andamento del mercato

mercato delle costruzioni vendite in calo
mercato delle costruzioni vendite in calo

Secondo il rapporto economico annuale del CECE, l’associazione europea che rappresenta il settore delle macchine edili, le vendite di mezzi e attrezzature in Europa nel 2023 sono diminuite del 10 per cento, dopo un biennio che era stato caratterizzato da volumi di vendita molto alti.

Il calo è stato attribuito principalmente a una flessione nel settore delle macchine stradali, che hanno registrato una diminuzione delle vendite del 21 per cento. Le attrezzature per il movimento terra e quelle per il calcestruzzo hanno invece mantenuto performance stabili, facendo registrare una crescita minima (+1%).

Tuttavia, nonostante le difficili condizioni di mercato del 2023, le performance complessive dei produttori europei si sono attestate comunque su un buon livello grazie alla crescita registrata in mercati di esportazione chiave come il Nord America e il Medio Oriente.

“Di fronte alle sfide economiche globali, rimango cautamente ottimista riguardo alla possibilità di un atterraggio morbido per l’economia nel 2024-2025”, ha dichiarato Jose Antonio Nieto, Presidente dell’associazione, durante l’evento di presentazione del Rapporto Economico Annuale CECE 2024.

“Sebbene l’Eurozona abbia subito battute d’arresto, inclusi l’impatto della guerra in Ucraina e le pressioni inflazionistiche, credo che un decision-making prudente e gli sforzi comuni che stiamo mettendo in campo saranno sufficienti per mitigare i rischi. Stimolando gli investimenti e promuovendo l’innovazione, l’Europa può superare queste sfide e aprire la strada a una crescita sostenibile e a una situazione di prosperità”.

Secondo la società di analisi Euroconstruct, tuttavia, l’output del settore delle costruzioni in Europa sarà inferiore alle aspettative nel 2024, mentre è attesa una ripresa solo nel 2025. Nello specifico, le previsioni di Euroconstruct il mercato delle costruzioni calerà del 2,1 per cento, prima di una crescita che dovrebbe attestarsi intorno all’1,5 per cento nel 2025.

Calano anche gli investimenti dei noleggiatori

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L’andamento delle risposte relative alle intenzioni di investimento dei noleggiatori nel corso delle ultime survey di European Rental Association

Il rallentamento del mercato trova un riflesso anche nel sentiment dei noleggiatori registrato dall’indagine trimestrale condotta da European Rental Association in collaborazione con International Rental News.

Nella survey effettuata tra la fine dello scorso dicembre e l’inizio di gennaio, infatti, quasi un terzo dei noleggiatori intervistati ha riportato un peggioramento della situazione di mercato rispetto ai mesi precedenti

Lo stesso pessimismo si ritrova anche nelle risposte relative ai probabili livelli di spesa per l’ampliamento delle flotte nel 2024, dove è stato registrato un saldo di opinioni negativo del -13%.

Anche in questo caso, circa un terzo dei partecipanti ha affermato che investirà di meno nell’ampliamento della flotta rispetto al 2023, mentre solo il 22 per cento ha dichiarato che aumenterà gli investimenti. La maggior parte dei noleggiatori (43%), invece, manterrà le proprie spese ai livelli del 2023.

Il risultato è da segnalare perché per la prima volta dall’inizio della pandemia il numero dei partecipanti che ridurranno le proprie spese è stato superiore a quelli che le aumenteranno.

Mercato delle costruzioni, occhi puntati sul 2025

La sensazione che traspare da queste analisi è che, di fronte alle problematiche degli ultimi mesi, l’attenzione collettiva del mercato si stia spostando verso il 2025, dove è al momento atteso l’arrivo di condizioni migliori.

Dall’indagine di ERA, infatti, risulta anche che molti noleggiatori che hanno dichiarato l’intenzione di ridurre gli investimenti nel 2024 siano invece pronti a tornare a spendere nel 2025.

Se il 2023 è stato un anno di transizione e attesa, le prospettive per il 2024 rimangono ancora incerte, tra il cauto ottimismo per l’anno a venire e la presenza di sfide e problematiche ancora da affrontare.

Nonostante le turbolenze affrontate, il settore delle costruzioni ha mostrato comunque resilienza offrendo una relativa stabilità, con delle condizioni che sembrano destinate a tornare a migliorare tra non molto.

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