Marketing digitale, quali sono gli elementi essenziali?

Strategia di inbound marketing per il noleggio
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Quali sono gli elementi fondamentali per una strategia di marketing digitale di successo per chi offre servizi di noleggio?

Superato il presupposto fondamentale, ossia la costruzione delle buyer personas a cui vogliamo rivolgerci, arriva il momento di iniziare a pensare a una strategia di comunicazione, ovvero a un insieme di azioni eterogenee che sul lungo termine portino a un obiettivo.

Noi abbiamo individuato otto componenti fondamentali per la creazione di una strategia di comunicazione funzionale ed efficiente, tenendo conto naturalmente delle caratteristiche e delle esigenze specifiche dell’attività di noleggio.

Vediamole insieme nel dettaglio.

1) Analisi del proprio business e definizione degli obiettivi

Prima di iniziare a parlare di strumenti di comunicazione digitale è bene fare un passo indietro e farsi delle domande sulla propria attività.

Sembra scontato, ma spesso le piccole realtà si concentrano su un unico obiettivo (ad esempio, noleggiare il maggior numero di mezzi possibile), non prestando molta attenzione ad altri elementi altrettanto fondamentali.

  • Qual è la vostra Unique Selling Proposition (USP)?
  • Cosa differenzia il vostro servizio rispetto a quello dei competitor?
  • In che modo risponde alle esigenze dei clienti?
  • Quali sono invece gli aspetti migliorabili?
  • Che cosa contraddistingue l’attività dei competitor?
  • Dove si trovano?
  • Come comunicano?

“Il genio copia” diceva Picasso, e non aveva tutti i torti.

“Sbirciare” cosa fanno i nostri concorrenti non è un atto vergognoso o scorretto, è fondamentale per capire in che direzione sta andando il settore e se noi stiamo rimanendo indietro.

Anche alla nostra organizzazione capita spesso di “essere sbirciati” soprattutto nei contenuti che produciamo e nelle attività formative. Entro una certa misura, ci sta. Oltre, è sintomo di mancanza di idee.

Se la cima della montagna è vendere più noleggi, come possiamo raggiungere questo obiettivo finale?

Smart è un acronimo inglese che riassume bene le caratteristiche che dovrebbero avere i vostri obiettivi. Traducendo in italiano, avremmo:

  • Specifici
  • Misurabili
  • Raggiungibili (achievable)
  • Rilevanti
  • Tempificati (con una data di scadenza)

È importante vivisezionare l’obiettivo altissimo del “vendere più noleggi” per capire come raggiungerlo e individuare step minori da realizzare in quella direzione, che chiameremo traguardi.

Anche il traguardo deve essere il più specifico possibile. Se il nostro obiettivo è “aumentare le vendite dei noleggi” un traguardo potrebbe essere ad esempio “aumentare le vendite del noleggio con operatore in un preciso segmento territoriale o verso un target specifico”. Dove trovare i clienti potenziali – on e offline – viene di conseguenza.

2) Web developing

Supponiamo di essere a una fiera e di conoscere un prospect molto importante, Guido Rossi, responsabile acquisti di un grosso general contractor.

Gli spieghiamo i nostri servizi e lui sembra interessato; gli lasciamo i contatti, le brochure, un qualche gadget, nella speranza che ci ricontatti.

Mentre si allontana dal nostro stand, Rossi apre lo smartphone e si trova di fronte al nostro sito web: l’homepage ci ha messo una vita a caricare e il sito non è responsive (ovvero non si adatta allo schermo di cellulari e tablet), rendendo difficile la navigazione.

Vediamo in lontananza Rossi fare spallucce, chiudere la pagina e andare in un altro stand. Se il nostro sito è lento, poco navigabile e presenta contenuti noiosi, complicati da seguire e ingannevoli, sarà difficile intrattenere qualcuno nella consultazione.

Nonostante sia una delle attività più onerose, la costruzione del proprio sito web assume sempre maggiore importanza. Il sito rispecchia al meglio l’immagine aziendale (entrereste in un negozio con la vetrina piena di ragnatele e le luci spente?) e deve offrire un’esperienza di navigazione piacevole e intuitiva, per l’utente in primis, e di conseguenza per i motori di ricerca, in particolare Google. seo marketing digitale

Se gli utenti non sono soddisfatti dal tuo sito web e se ne allontanano in fretta, questo comporta una penalizzazione da parte del motore di ricerca che ritiene il tuo sito non degno di rimanere tra i primi risultati e lo sposta verso gli inferi del web, ovvero dopo la seconda pagina. 

A proposito, noi stiamo mettendo mano a una nuova versione bomba del nostro sito Web. Stay tuned.

3) Ottimizzazione SEO

Rimanendo in tema di posizionamento, non si può non citare il tema del S.E.O. (Search Engine Optimization).

Con questo termine vengono identificate una serie di attività – struttura html del sito, velocità, contenuti costruiti su parole chiave ricercate, eccetera – da realizzare con l’obiettivo di posizionarsi in maniera organica nei motori di ricerca, o meglio, nella reggia dei motori di ricerca, nostra maestà Google.

Secondo un articolo di Colin Lewis, la chiave di sopravvivenza per i piccoli brand è farsi trovare e la maggior parte delle ricerche dei nostri utenti avvengono tramite i motori di ricerca.

Facendo una ricerca, siete mai andati oltre la seconda pagina di Google? Nemmeno noi. Ma probabilmente nemmeno dopo i primi cinque risultati.

Questo dovrebbe bastare a spiegare perché è fondamentale costruire la propria reputazione e posizionarsi tra i primi risultati della query. 

4) Pay Per Click

Raggiungere una buona copertura è grandioso ma in alcuni casi è necessaria una spinta a pagamento per ottenere più visibilità rispetto ai competitor, per farsi conoscere da nuovi utenti alla ricerca di un prodotto o un servizio come il vostro o per valorizzare qualche promozione last minute.

Grazie a una serie di annunci mirati e strutturati su parole chiave utilizzate dagli utenti è possibile ottenere nuovi contatti e conversioni utilizzando strumenti come Google Ads, la piattaforma pubblicitaria di Google.

5) Content creation

Nell’ottica del “dobbiamo vendere sempre di più”, può sembrare una perdita di tempo lavorare sull’insieme di attività che vengono definite contenuti.

Invece, come accennato precedentemente, la creazione di chiavi di lettura e spiegazioni efficaci aiuta il posizionamento organico all’interno dei motori di ricerca e permette ai nostri utenti di trovarci con maggior facilità, offrendo loro argomentazioni interessanti per valutare i nostri servizi.

In fondo il noleggio non è così tangibile e molti vantaggi rischiano di restare impliciti o nascosti. Cosa vogliamo comunicare?

Dal post sui social all’articolo del nostro blog: tutto deve essere pensato con un occhio strategico. Dovremo costruire la nostra comunicazione con una certa coerenza tra i diversi canali e prestando attenzione alla natura eterogenea di questi. Un post su Facebook non avrà la stessa struttura di un post per LinkedIn.

essenza della comunicazioneNon solo coerenza ma anche pertinenza: le persone si interessano ai nostri contenuti se trovano la soluzione alle loro esigenze. Definire il pubblico è importante anche per questo motivo, ma allo stesso tempo è fondamentale anche scegliere il canale migliore.

6) Social media

 Se vendo servizi di noleggio di piattaforme aree, Instagram e Tik Tok faranno al caso mio? Molto probabilmente no, ma non ci sono formule certe. L’unico modo è testare!

Nonostante i social media siano più legati al mondo B2C possono essere un ottimo strumento anche per il settore B2B. La piattaforma giusta potrebbe essere la mossa vincente per mantenere l’interesse di chi ha visitato il tuo sito web.

Il social più consigliato? LinkedIn! Seguito, al secondo posto da Facebook, per la possibilità di sponsorizzare annunci e post.

7) Lead nurturing

 Nel mondo B2B, non è facile convincere qualcuno a scegliere i nostri servizi e molto spesso i possibili clienti vanno “nutriti” durante tutto il processo d’acquisto. Come?

Prendiamoli per la gola! Niente di gastronomico o di violento, mi raccomando!

Dobbiamo lavorare sui contenuti in modo che si presentino al cliente nel momento giusto. Ecco perché è necessario avere ben presente il nostro target e il viaggio che realizza.

Email, articoli, storie di successo di altri clienti soddisfatti, eventi, webinar: questi sono alcuni degli strumenti utili per invogliare il cliente a prenderci in considerazione.

8) Misura tutto!

 Senza dati sei solo un’altra persona senza opinione”.

L’opportunità che ci offrono gli strumenti di digital marketing rispetto ad altri strumenti di comunicazione offline (pubblicità sui giornali, volantinaggio, cartellonistica) permette di avere a disposizione dati grazie ai quali possiamo valutare l’efficienza delle nostre azioni e il ritorno sull’investimento fatto.

A proposito, tra qualche giorno chiuderà per sempre Google Analytics e si dovrà passare a G4 per non perdere le statistiche precedenti. Siete pronti?

Valutare i risultati è uno step fondamentale per capire se le nostre attività di marketing stanno andando nella giusta direzione.

Non è utile solo capire cosa non ha funzionato, ma anche quali contenuti hanno funzionato e perché. Purtroppo (e a volte per fortuna) non esiste una formula che porta magicamente al risultato.

Certo, esistono delle buone prassi ma, come abbiamo detto in precedenza, raggiungiamo i nostri obiettivi solamente provando e misurando.

Abbiamo approfondito il tema dell’analisi dei dati nelle campagne di digital marketing in un recente articolo.


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Se sei interessato agli argomenti trattati in questo articolo e vorresti approfondire la questione, scrivi una mail all’indirizzo manager@rentalconsulting.it o telefona al 333 9880094

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