Misurare il ROI del marketing

Già nei primi anni del ‘900 John Wanamaker, fondatore dei grandi magazzini Wanamaker e famoso filantropo americano, coniò una delle più famose frasi celebri nel campo del marketing:

Metà di quello che spendo in pubblicità è sprecato. Il problema è che non so quale metà.

Il problema della misurazione dei risultati del marketing e della comunicazione (il fantomatico ROI del marketing, ossia il ritorno sull’investimento effettuato) ha radici antiche.

Oggi, se da una parte alcuni strumenti rendono più facile effettuare misurazioni dei risultati (online strumenti come le pubblicità sui motori di ricerca e i social network forniscono informazioni chiare, e possono essere connessi a cruscotti sul proprio sito web come Google Analytics), dall’altra il proliferare di strumenti disponibili rende sempre più difficile pianificare come si deve le campagne di promozione della propria offerta.

E senza la misurazione dei risultati è difficile capire come eliminare le azioni inutili e potenziare quelle efficaci.

Affidarsi a società serie per pianificare queste attività spesso è la soluzione più intelligente, ma le aziende, specie le PMI, sono restie a farlo.

Il risultato è che il 50% di ciò che si spende è sprecato.

O forse più del 50%?