Il valore del consulente ERP

Il valore del consulente ERP
Il valore del consulente ERP

Quando ci interfacciamo con i nostri clienti, spesso ci rendiamo conto di quanto stimoli la loro attenzione il tema dei sistemi ERP. Molti di loro ne fanno già un ampio utilizzo, altri invece non hanno ancora messo davvero le mani in pasta. Altri ancora, pur conoscendo il funzionamento dello strumento, non riescono a coglierne tutte le funzionalità.

Questo, forse, anche perché nella maggior parte dei casi ci si ferma allo strumento tecnologico in sé. Andando oltre al puro strumento deve essere affiancata una persona con determinate competenze. Qualcuno in grado di rendere quello stesso strumento molto più performante e funzionale.

Michele Crivellaro

Questo è il tema dell’articolo di oggi, che abbiamo affidato a un esperto del settore: Michele Crivellaro, Project Delivery Manager e Sales Manager di Centro Sistemi.

Il consulente ERP secondo Centro Sistemi

“Con l’articolo di oggi voglio iniziare un piccolo viaggio alla scoperta del valore delle persone che collaborano in Centro Sistemi. Oggi voglio fare una riflessione sul valore del lavoro e della professione di un consulente applicativo ERP.

Quando un contatto si approccia a Centro Sistemi, come a qualsiasi altra azienda del settore informatico, vuole prima di tutto avere una dimostrazione tecnica del software, nel nostro caso iTek4La classica DEMO, per intenderci.

Più che comprensibile dato che il software dovrebbe essere lo strumento che permette poi all’azienda che lo sceglie, di soddisfare i bisogni che la contraddistinguono. È il software, con le sue funzionalità, tools, applicazioni, report, a fornire correttamente l’informazione esatta al momento e alla persona giusta.

Con il software si producono i documenti gestionali necessari alla quotidianità di una azienda: DDT, contratti di noleggio, interventi tecnici, fatture, bilanci, analisi, e via discorrendo.

Se analizziamo più in profondità i processi di deployment e di applicazione di un sistema ERP all’interno di un’azienda, ci accorgeremmo che non è proprio così. Non è il “software” a permettere la creazione di quei documenti. Non fraintendetemi, tecnicamente si. Ma chi decide come e quando un processo gestionale diventerà un documento, una statistica o un dato da inserire è il consulente ERP.

Potremo dire che è un equilibrio da stabilire, un’unione tra un utensile (il software) e l’artigiano che lo impugna (il consulente). Non sussiste una situazione di predominanza.

Se dovessi attribuire un merito per un buon avviamento ERP potrei sbilanciarmi nel dare un 50 per cento di merito al consulente e un 47 al software. Un 3 per cento lo lasciamo alla fortuna, dato che la mia esperienza trentennale mi ha portato a intuire che l’informatica non è una scienza esatta.

Possiamo determinare, in una competizione di Formula 1, se sia più importante il pilota o la macchina? Certo è che, sia per il pilota che per il consulente ERP, se lo strumento a loro disposizione non arriva a superare determinati ostacoli, sta al singolo trovare soluzioni alternative, ovvero in gergo informatico dei workarround.

Se la pista si fa bagnata o se qualche responsabile di reparto si pone di traverso rispetto al cambiamento di procedure o abitudini, sta al pilota decidere se avere maggiore incisività in determinate situazioni o più tolleranza.

Le doti umane del consulente ERP

Il dialogo con il cliente, la pazienza, la fermezza, quanto l’ampiezza di vedute, la capacità di mettersi nei panni dell’utente senza però perdere il focus sugli obiettivi più strategici, sono caratteristiche molto più importanti che la conoscenza profonda di qualche linguaggio di programmazione o di database.

Nelle nuove regole per l’assunzione di collaboratori, oggi più che mai, predominano caratteristiche come adattamento, dialogo, capacità di collaborazione, resilienza, intelligenza emotiva, capacità di gestire lo stress. Che non hanno nulla a che fare con i principi di contabilità generale o di programmazione. Che, comunque, devono esserci, ma che non sono così preponderanti come in passato.

Oltre a tali componenti umane nei rapporti con le aziende, oggi un consulente ERP deve avere una competenza di settore molto ampia. Per discutere di processi gestionali in aziende che fanno manutenzione e service o che noleggiano o fanno trasporti e logistica, serve competenza di settore anche al consulente ERP.

Oggi le aziende non hanno più il tempo per spiegare al consulente ERP “cosa fanno ogni giorno”, anzi. Cercano l’applicazione di modelli organizzativi standard di Information Technology adeguabili ai propri processi aziendali. Detta così sembra una contraddizione in termini: modelli standard che devono adattarsi alla particolarità della PMI italiana. Ma è proprio quello che un buon consulente ERP deve saper fare.

Viene da immaginare che tale professione assomigli molto alla nuova professione artigiana, nella quale la creazione di manufatti uguali è così solo all’apparenza; in realtà, ogni prodotto ha la sua specifica peculiarità nella personalizzazione per il cliente che lo utilizzerà.

Sintonia, la parola chiave

L’insieme delle funzionalità tecniche del software e delle soft skill del consulente, è determinante all’obiettivo finale: il pieno utilizzo dell’ERP da parte del cliente e dei suoi collaboratori.

Spetta al consulente far emergere tutte le paure e le resistenze dell’utilizzatore nella fase preliminare. Spetta a lui creare un clima ideale affinché tutte le esigenze vengano messe sul tavolo in modo chiaro. Possibilmente prima di arrivare alle fasi di implementazione.

Se il cliente avrà chiari gli obiettivi del software e della reportistica, la messa sul campo favorirà realmente il recupero dell’efficienza atteso. Il consulente avrà tenuto conto anche delle abitudini precedenti del cliente. Nel noleggio, questo significa conoscere molto bene quanto il cliente stesso ha adottato in termini, ad esempio, di fogli Excel in cui ha organizzato le informazioni che man mano ha utilizzato nell’evoluzione della sua attività. Conoscere anche come il cliente è pervenuto allo schema organizzativo delle attività.

La sintonia tra consulente e cliente, che avrà facilitato le fasi di personalizzazione del software, faciliterà le attività di implementazione, anche da parte dei collaboratori, spesso le vere sacche di resistenza.

È questo, in definitiva, il valore del consulente ERP, l’uomo in più nei processi evolutivi, inevitabilmente tecnologici, dell’azienda del cliente”.

Il valore del consulente ERP

Tag dell'articolo: centro sistemi, iTek

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