Il cantiere digitale LoJack eleva gli standard di sicurezza

Il cantiere digitale LoJack eleva gli standard di sicurezza
Il cantiere digitale LoJack eleva gli standard di sicurezza

Il progetto di connessione totale recentemente lanciato da LoJack è destinato a rivoluzionare le modalità operative all’interno dei cantieri, aumentando la protezione delle macchine e delle attrezzature da lavoro utilizzate attraverso un loro attento e puntuale monitoraggio.

La svolta, annunciata dalla società del Gruppo CalAmp, sposta il focus digitale dai processi di gestione al controllo del cantiere nel suo insieme, con risultati eclatanti in tema di recupero dei mezzi rubati e di efficienza generale, tenuta costantemente sotto controllo mediante apposite dashboard personalizzate.

Rilevamento della posizione e dei parametri vitali

Due sono le direzioni in cui si muovono le nuove soluzioni di LoJack in questo segmento di mercato: la più tradizionale riguarda il rilevamento delle macchine, con particolare efficacia nel recupero dei mezzi rubati.

La seconda si concentra sul controllo dei parametri vitali dei mezzi e delle attrezzature impiegate (martelli pneumatici, frese, scale…) oppure degli accessori (come benne, pale, punte, pinze…).

Un tema di sicurezza che tocca entrambe le declinazioni principali del termine, ossia quella della security tecnica delle macchine e quella della safety delle persone che le utilizzano.

Grazie al mix tra la tecnologia impiegata e collaborazione con le Forze dell’ordine, l’intervento di LoJack in caso di furto ha consolidato un tasso di recupero pari a 8 mezzi su 10 rubati, una strabiliante cifra raggiunta nell’ultimo biennio in questo settore.

La tecnologia dei dispositivi installati a bordo delle macchine, la centrale sempre operativa e al servizio del cliente in ogni momento del giorno e il team di sicurezza che supporta sul campo le Forze di Polizia nelle attività di localizzazione, recupero e restituzione dei veicoli ai proprietari, sono i pilastri che rendono possibili questi numeri, certamente rivoluzionari.

cgte recuperi furti lojack cantiere digitaleIl sistema più efficace a disposizione dei noleggiatori per la tutela del proprio patrimonio

Garantire un tasso di recupero così elevato appare ancora più significativo in questi mesi, in cui si registra un ulteriore aumento dei furti (su tutti di escavatori e sollevatori aerei), dovuto anche al crescente appeal dei pezzi di ricambio, che spinge le organizzazioni criminali a organizzare furti all’interno dei cantieri per poi smembrare i mezzi e rivendere i singoli pezzi su mercati illegali.

Abbiamo approfondito questo scenario in un precedente articolo. Uno scenario che, in ogni caso, rende la rapidità di intervento sempre più essenziale.

Il furto di una macchina di questa tipologia provoca in primis un danno pari al valore del mezzo, che può variare dagli 80mila ai 300mila euro.

Oltre al danno patrimoniale, il noleggiatore subisce un’ulteriore perdita economica direttamente legata alla non disponibilità del mezzo che è la sua principale fonte di reddito. Invece, in caso di immediato recupero, al noleggiatore viene nuovamente ripristinato il margine relativo alle richieste che potrà tornare immediatamente a soddisfare.

Da ultimo, va sottolineato il danno che in caso di furto ricade sull’impresa utilizzatrice, a cui vengono compromesse l’operatività del cantiere e la continuità dei lavori. Non esiste, al momento, una soluzione di pari efficacia.

Infatti, la semplice tutela giuridica o assicurativa ha costi elevati e tempi lunghissimi, e non sempre sono in grado di riportare a casa i mezzi rubati o risarcire il noleggiatore. Inferiore è anche l’efficacia garantita da altri sistemi di antifurto tecnici o rilevazione satellitare GPS che non portano direttamente alle azioni di recupero.

Grazie ai sistemi Lojack per il cantiere digitale mezzi e attrezzature comunicano tra di loro

La protezione della tecnologia LoJack non si ferma a questi aspetti, ma si estende ora alla vita di tutti i giorni del cantiere, popolato oltre che dai mezzi operativi, anche dalle attrezzature posizionate sulle macchine, ai generatori di corrente, ai container per gli uffici, mobili, bagni chimici, e così via.

Tutti oggetti finora inanimati e non in grado di comunicare, spostati sporadicamente e di cui spesso si perdono le tracce perché sottratti o semplicemente dimenticati.

È questa una delle novità delle soluzioni telematiche di LoJack combinate alla protezione, che di fatto trasformano gli oggetti tradizionali in “asset digitali” in grado di comunicare in ogni momento la propria posizione e il proprio stato di funzionamento, lanciando notifiche di alert quando sono a rischio.

Grazie a una serie di sensori dotati di tecnologia bluetooth, è possibile sapere se un singolo oggetto si trova in uno specifico cantiere e da quanto tempo; conoscere in ogni momento quali accessori sono associati a una certa macchina, oppure se un attrezzo sta entrando o uscendo da un cantiere e avere una visione in tempo reale della composizione dei magazzini, dando vita a un vero e proprio inventario digitale.

Il vantaggio per i noleggiatori è notevole: alcuni di loro, in particolare, soffrono una nuova tipologia di truffa che sta prendendo sempre più piede: le macchine noleggiate con accessori nuovi e performanti, a volte vengono restituite con accessori simili ma ben più usurati.

Una “distrazione” del cliente che, con il tracciamento attraverso tag di radio-frequenza e bluetooth, salta subito all’occhio.

miniescavatore rubato caterpillar lojack

Uno dei miniescavatori recuperati dal tentativo di furto grazie ai dispositivi Lojack

Il cantiere digitale per il controllo dei parametri vitali

Nondimeno, le nuove soluzioni Lojack per il cantiere digitale permettono il monitoraggio dei parametri vitali, come ad esempio il conteggio delle ore motore. Una preziosa informazione in fase di pianificazione degli interventi di manutenzione predittivi, che consente di evitare guasti e fermi.

Altri parametri monitorati sono le ore di presa di forza (PTO = Power Take Off), per conoscere l’effettivo utilizzo dei mezzi e delle loro parti più delicate, come i bracci meccanici, oltre ai parametri per conoscere la posizione, il chilometraggio, l’accensione e lo spegnimento, i tragitti precorsi dal mezzo e chi lo sta manovrando.

Altri parametri legati alla sicurezza delle attrezzature e accessori abbinate al device telematico di una macchina da cantiere sono la loro esatta identificazione, la presenza o meno in cantiere o qualsiasi altro luogo, la corretta associazione tra attrezzature/accessori e macchina e la loro pozione, il tutto visualizzabile con un controllo da remoto attraverso dashboard e alert personalizzabili.

Eravamo abituati a concepire il materiale da cantiere come oggetti inanimati e anche per questo spesso se ne perdono le tracce – ha osservato Massimo Braga, Vice President e Direttore Generale di LoJack Italia –. In un mondo in cui tutto è digitalizzato e ogni oggetto nella nostra vita è in grado di comunicare con noi, mancavano proprio le attrezzature dei cantieri. Ora, grazie alle nostre soluzioni, il cantiere è sempre più digitale e la sua gestione diventa più efficace e puntuale”.

I recenti recuperi di mezzi Cat in flotta CGTE

“Negli ultimi mesi i ladri si stanno mostrando sempre più creativi nel portare a termine le operazioni criminali” ci segnala Luca De Michelis, Operation Manager di CGTE, azienda che ha scelto di installare i dispositivi LoJack su buona parte della propria flotta.

A testimonianza concreta del forte interesse per questo “business” e dell’efficacia del suo contrasto con le soluzioni tecnologiche LoJack, alcune settimane fa la Polizia ha rintracciato due mezzi Caterpillar rubati da un cantiere nel bresciano appena 24 ore prima.

Le Forze dell’Ordine hanno quindi rintracciato i mezzi a bordo di un camion con targa straniera. Il valore totale del recupero è stato di 400 mila euro.

Un caso simile si è verificato a Latina, quando la polizia ha ritrovato un 306 Pro Caterpillar dotato di sensori LoJack all’interno di un camion, sempre con targa straniera. Valore del recupero: 135 mila euro.

Un Iveco Daily (dotato di sistema LoJack) è stato rubato a Bettola-Zeloforamagno (MI) e poi recuperato nel comune di Baranzate (MI) nel parcheggio di un ristorante. Sul Daily era stato caricato un mini-escavatore, risultato anch’esso rubato. Il doppio recupero è stato possibile in sole 2 ore e 30 minuti dalla notifica del furto.

“Nei primi nove mesi del 2023 abbiamo ottenuto un tasso di recupero del 92 per cento; quindi, la collaborazione con LoJack sarà certamente potenziata nel corso dei prossimi mesi” conclude De Michelis.

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