L’uso dei DPI in tempo di pandemia

L’uso dei DPI in tempo di pandemia
Dpi

L’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale è un anello fondamentale nella catena della sicurezza anche nei servizi offerti dai noleggiatori.

La pandemia da Covid-19 provocata dal nuovo coronavirus SARS-COV-2, che non accenna ad arretrare, ha posto in evidenza per tutti il valore dell’igiene e della sicurezza, ponendo qualche problema in più.

È evidente la necessità di proporre opportune procedure di sanificazione riguardanti tutti gli ambiti della vita quotidiana e lavorativa. Questo senza escludereil soccorso tecnico, i lavori in altezza, le attività sportive, la vendita al dettaglio e il noleggio dei prodotti.

Nell’articolo che segue, che è stato pubblicato anche sulla rivista IPAF InForma 2021, vi raccontiamo come alcuni leader nel settore hanno impostato la loro attenzione alle nuove problematiche.

Il protocollo Camp di sanificazione dei DPI

L’Ufficio Ricerca e Sviluppo di Camp Spa si è immediatamente attivato nelle analisi e nei test relativi alla sanificazione in modo da poter fornire informazioni dettagliate relative ai prodotti a marchio Camp – Camp Safety – Cassin, con particolare riguardo ai DPI (Dispositivi di Protezione Individuale).

Ne è nato un documento, redatto in collaborazione con il Prof. Dott. Massimo Artorige Giubilesi, Advisor tecnico-scientifico certificato per l’igiene e la sicurezza alimentare e ambientale della società Giubilesi & Associati di Milano, già estensore di un articolo per Rental Blog e collaboratore del nostro portale con IPAF in occasione del webinar sulla sanificazione di aprile 2020.

Lo scopo è di descrivere i metodi di sanificazione specifici ed efficaci per i dispositivi prodotti da Camp. L’obiettivo è di garantire standard di igiene elevati, mantenendo sempre livelli di funzionalità e sicurezza, in modo che l’utilizzatore possa scegliere il metodo più adatto alle proprie esigenze in base a una opportuna analisi del rischio.

Durante le analisi e i test effettuati per poter redigere il protocollo sono state prese in considerazione le sostanze/procedure generalmente utilizzate per la sanificazione. L’obiettivo è stato quello di costituire un documento di riferimento valido per mantenere standard di igiene elevati anche in situazioni ordinarie e non solo alla specifica emergenza Covid-19.

Il protocollo, scaricabile sul sito di Camp, si apre con la precisazione che la sanificazione consta di due parti fondamentali (Legge 82/1994):

  • la pulizia, ovvero il complesso di procedimenti e operazioni atti a rimuovere polveri, materiale non desiderato o sporcizia da superfici, oggetti, ambienti confinati e aree di pertinenza; è svolta anche con l’ausilio di detergenti appropriati e in grado di non danneggiare i materiali. In sostanza con tale terminologia si intende l’allontanamento dello sporco che può essere organico (da cibo) o inorganico (da calcare). Ma non si “attaccano” i microrganismi;
  • la disinfezione, ovvero il complesso dei procedimenti e operazioni atti a rendere sani determinati ambienti o oggetti mediante la distruzione o inattivazione di microrganismi patogeni. I disinfettanti chimici certificati sono identificabili in quanto riportano il numero di registrazione presso il Ministero della Salute come Biocida o PMC (Presidio Medico Chirurgico). Se tale menzione non è presente, il prodotto deve essere considerato un detergente, anche se igienizzante. La disinfezione, se svolta secondo le buone pratiche, punta al controllo del 99,99% dei microrganismi.

Seguono dettagliate descrizioni dei metodi di pulizia, nonché dei metodi di disinfezione ammessi sui dispositivi prodotti da Camp. Questi sono suddivisi tra prodotti metallici, tessili o plastici, e con minuziosi approfondimenti sulle diluizioni e le temperature ammesse sulle singole superfici.

SpanSet, consigli per la gestione e la pulizia dei DPI anticaduta

L’uso dei DPI in tempo di pandemia

La gestione della recente emergenza sanitaria suggerisce, fra le varie raccomandazioni, anche quella di effettuare una pulizia regolare e sistematica dei dispositivi di protezione individuale.

Facendo riferimento alle normative specifiche, SpanSet raccomanda che ogni DPI anticaduta sia assegnato individualmente. Ci sono molti vantaggi in questo, compresa una sensibilizzazione alla responsabilità individuale nei confronti di attrezzature critiche per la sicurezza. Non ultima la riduzione del rischio di trasmissione del virus Covid-19.

Se però non è pratico o possibile assegnare individualmente attrezzature personali, si raccomanda comunque di mettere in quarantena per un periodo di almeno 72 ore tutti i dispositivi condivisi. Questo per garantire che il virus non sia più presente sulla superficie dei dispositivi riducendo il rischio di trasmissione, prima del successivo utilizzo.

Se non è possibile mettere in quarantena il dispositivo o si desidera adottare un approccio più rigoroso, si raccomanda anche la pulizia più accurata del dispositivo per aiutare a rimuovere il virus dalla superficie del prodotto.

Le attrezzature di Spanset possono essere pulite con acqua tiepida (<50 gradi) e una soluzione di sapone senza candeggina. I dispositivi devono essere risciacquati e lasciati asciugare in un locale ben areato. I componenti metallici dovrebbero essere lubrificati secondo quanto riportato nel manuale d’uso. Le imbracature ed i cordini anticaduta SpanSet sono realizzati in poliestere ad elevate prestazioni.

Ricordiamo che i dispositivi devono essere sempre ispezionati prima dell’utilizzo e sottoposti a una ispezione periodica accurata, registrandone l’avvenuta effettuazione.

Tag dell'articolo: IPAF

Newsletter - RentalBlog

Iscriviti Qui alla Nostra Newsletter

Ricevi tutti i nostri aggiornamenti esclusivi sul mondo del noleggio

ARTICOLI CORRELATI

Rimaniamo in contatto!

Iscriviti alla newsletter per non perdere i nostri aggiornamenti.

Marketing a cura di