Le radici del noleggio, l’albero e i frutti (2^ parte)

La scorsa settimana abbiamo pubblicato la prima parte della nostra lunga chiacchierata con i vertici di Assodimi, in vista dell’appuntamento annuale con i soci che si terrà a San Patrignano il prossimo 18 ottobre. Di seguito, la seconda parte, che comincia con i temi che saranno trattati.

congresso Assodimi 2018

Di cosa si parlerà nello specifico al Congresso? Chi saranno gli speaker?

Prosperi La location è sicuramente “strana” per gli standard a cui siamo abituati, quindi siamo partiti dal concetto di comunità (sinonimo di associazione) e dal loro simbolo: un albero. Da qui ci siamo chiesti quali siano i “semi” per coltivare l’albero del noleggio, fatto da tante ramificazioni per tutti i frutti che può fornire al cliente. Parco macchine, clienti e servizio sono i tre aspetti che cercheremo di affrontare dall’imponente palco del centro congressi. Trovare degli speaker interesanti che potessero spiegare i tre “semi” del noleggio è stato un lavoro importante per l’organizzazione che da sempre punta nell’avere persone di richiamo e persone che forniscano punti di discussione anche fuori dal coro.

L’introduzione della giornata sarà effettuata da Sebastiano Barisoni di Radio24 e conduttore di Focus Economia, che illustrerà i cambiamenti strutturali dell’economia che stanno portando a una consapevolezza maggiore dell’uso di un oggetto rispetto al suo possesso e che questo debba essere necessariamente collegato alla fornitura di servizi professionali.

Alessandra Carozza psicologa del branding proverà a illustrare il futuro per creare strategie di comunicazione al fine di coinvolgere i potenziali clienti.

Riccardo Pirrone di KirWeb (azienda di comunicazione di alcuni importanti marchi fra cui Taffo e Pasta Cuomo) cercherà di sdramattizzare i concetti noiosi del noleggio per portali alla conoscenza di tutti.

Naturalmente non mancheranno la fotografia del noleggio Italiano e lo scambio di idee con noleggiatori esteri.

Ci saranno altre iniziative pubbliche da parte dell’associazione per migliorare il sistema anche nei suoi aspetti strutturali? Sul fronte normativo ad esempio, o per pervenire a una barriera minima della qualità dei player?

Prosperi Abbiamo deciso di investire molto in questo senso entrando in Confindustria-Federvarie e in Ance, proprio per cercare di far conoscere i concetti di noleggio professionale alle imprese. Con loro stiamo cercando in prima battuta di far cultura sul noleggio, collaborare per i concetti di sicurezza e formazione e iniziare a piantare alcuni semi per il futuro. In un mercato libero non possono essere messe barriere di entrata, ma creare presupposti per agevolazioni per quelle aziende che gestiscono i processi con standard professionali. Stiamo provando ad esempio a introdurre questi concetti per agevolare le verifiche periodiche per tutte quelle aziende che hanno una gestione ottimale del parco macchine fatta da registri di controllo e assistenza qualificata.

Alcune tematiche delicate che hanno a che fare col noleggio, come lo sbarco in quota da una PLE, sono state oggetto di qualche recente “forzatura mediatica” con l’avallo di alcune associazioni. Al pari di altre, come ad esempio IPAF, voi avete mostrato maggior rigore su questo tema, prendendo le distanze dall’approccio leggero, in linea con la campagna di diffusione del noleggio di qualità.

Che risultati sta portando questo impegno all’interno di Assodimi e nella creazione di un legame costruttivo con altri soggetti istituzionali?

 Brunelli  Confermo la leggerezza con cui gli utilizzatori affrontano questo tema.

Prosperi L’associazione ha sempre creduto nei concetti di sicurezza e formazione, durante i propri incontri cerca continuamente di illustrare la differenza fra chi rispetta le norme e chi lavora in modo fantasioso. Con INAIL collaboriamo da tempo e ogni due anni partecipiamo all’incontro di monitoraggio del mercato proprio per portare attenzione sulle forzature. Il problema è lo scontrarsi giornalmente con un mercato che vede la sicurezza come un costo invece che un investimento e quindi avere una concorrenza che propone usi fantasiosi.

Aula corso Rental AcademyIl Master in Noleggio di Rental Academy è un’iniziativa a cui Assodimi ha aderito con convinzione e molti soci, in questi primi tre anni, hanno compiuto un percorso formativo articolato, diffondendo a loro volta formazione e cultura imprenditoriale su tutto il territorio.

A vostro parere, quali temi possono spingere avanti l’iniziativa e il livello dei partecipanti, in modo da coinvolgere anche noleggiatori di alto livello  e non solo le piccole e medie realtà, che hanno compreso a fondo la necessità di questo percorso?

Brunelli Uno dei temi che potrebbe metter gola alle società di noleggio maggiormente rappresentative potrebbe essere la “creazione del team”.

Prosperi La formazione nel noleggio è fondamentale perché in Italia i concetti si sono sempre collegati alla vendita, che è un lavoro completamente diverso (sia in termini di comunicazione, che di gestione e di redditività). Le tematiche che vengono proposte a Rental Academy abbracciano tutti gli aspetti necessari alla gestione ottimale di un centro noleggio; sarà interessante provare a far sviluppare i medesimi concetti da personalità con background diverso in modo trasformare il corso di formazione in un momento di scambio di concetti.

Parliamo di noleggiatori stranieri che vengono in Italia ad acquisire aziende: dopo la prima ondata di ingressi, ora sembra essersi tutto fermato: al di là delle fastidiose voci di corridoio, da oltre un anno non si hanno altre notizie. Quali sono i motivi di questo rallentamento che riguarda solo il mercato italiano?

Prosperi Scondo me ci sono due fattori che hanno portato a questo rallentamento: il primo è di carattere economico e il secondo di mercato. L’economia italiana non sta benissimo e questo ha messo un po’ di timore agli investitori; il mercato del noleggio sta bene se lo guardiamo in questo momento, ma sono le previsioni nel prossimo periodo sono incerte.

L’aspetto più importante è però il mercato, che secondo me ancora non è maturo del tutto e questo spaventa non poco gli investitori. Se da un lato questo può farci contenti perché “sembra” che ci sia minore concorrenza, in realtà denota che le nostre aziende di noleggio non riescono del tutto a fare il grande passo e agganciare i meccanismi del grande noleggio professionale europeo.

Qualcosa in realtà si sta movendo e il sistema mercato è dalla nostra parte: al congresso, Sebastiano Barisoni di Radio24 metterà proprio il dito su questa possibilità che il mercato sembra offrirci. Ci è stato concesso ancora del tempo per organizzarci al meglio, ma il sistema è fatto da due facce, chi fornisce a noleggio e chi prende a noleggio. Anche chi prende a noleggio è  bloccato in un mercato vecchio modello, e quindi cosa fare? La risposta, più scomoda ma più incisiva, potrebbe (e secondo me dovrebbe) essere che il noleggio provi a modernizzare il mercato portandosi dietro chi ha bisogno dei mezzi a noleggio.

escavatori su un piazzaleMolti analisti stanno, infatti, presentando outlook non proprio incoraggianti per i prossimi cinque anni sul fronte degli investimenti e della reale crescita del sistema economico italiano. Questi numeri potrebbero generare comportamenti reattivi o protettivi da parte di alcuni soggetti della filiera, allo scopo di salvaguardare il singolo conto economico nel breve.

A vostro parere il noleggio potrebbe uscirne avvantaggiato o ridimensionato?

Brunelli L’esperienza passata, in occasione ad esempio della più recente crisi, ha dimostrato che il settore del noleggio può sopravvivere; anzi, può aiutare lo sviluppo economico. Sono un imprenditore un po’ in controtendenza, non guardo i Telegiornali. Ho imparato a filtrare quanto possibile il terrorismo mediatico che mette ansie e paure, guardandomi nel nostro piccolo “fuori porta”, confrontandomi quanto possibile con i colleghi (le esperienze all’estero sono state preziosissime).
 Se sarà, cercherò di dare del mio meglio per uscirne avvantaggiato.

Prosperi Anche gli indici per il 2019 non erano rosei, ma il noleggio ha comunque ottenuto performance oltre le aspettative. Sicuramente, se il mercato avrà delle contrazioni importanti, senza delle chiare politiche di incentivazione al mercato si prospetteranno delle negatività. Ma ribadiamo che il mercato è profondamente cambiato e quindi il concetto di uso dell’oggetto sta ormai entrando nel DNA delle aziende e questo dovrebbe proteggere i noleggiatori che hanno una gestione ottimale dei processi e dei costi. Alcune leggi, come quella introdotta in Veneto per la gestione del territorio, avranno impatti molto positivi sul noleggio e speriamo che tali iniziative siano replicate anche in altre zone.

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Tag dell'articolo: Assodimi

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