Il futuro dell’Automotive passa dalla digitalizzazione

futuro automotive digitalizzazione
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Croce e delizia dell’Automotive è la sua innata possibilità di innovazione. Le potenzialità del settore sono diverse, soprattutto in termini di digitalizzazione. I progetti in programma sono altrettanto numerosi. Tuttavia, soprattutto in Italia, le grandi possibilità del comparto auto sono ostacolate dal ritardo infrastrutturale.

Queste sono le principali tematiche emerse nel corso del #FORUMAutoMotive, andato in scena nelle scorse settimane, in formato virtuale. L’evento, dedicato interamente proprio alla mobilità digitale, è stato caratterizzato dal titolo “Mobilità che cambia: rivoluzione digital e 5G. Nuovi scenari” e ha portato alla luce molti spunti e provocazioni.

Queste le principali tematiche emerse:

  • decarbonizzazione, con un occhio di riguardo a biometano e idrogeno
  • 5G e mobilità smart
  • connettività e digitalizzazione per una mobilità più sicura

Nuove frontiere per una mobilità sostenibile

Stando anche alle ultime richieste avanzate dall’Unione Europea e ai conseguenti obiettivi prefissati in termini di emissioni, il tema della decarbonizzazione ha assunto un ruolo centrale. In particolar modo, l’argomento è stato approfondito da Marco AlveràAmministratore Delegato di Snam.

La decarbonizzazione è oggi una priorità, anche in vista degli obiettivi fissati tra il 2040 e il 2050“, ha esordito Alverà. Proprio per questo motivo, sono state messe in atto diverse attività, volte a favorire questo processo nel settore Automotive e a introdurre nuovi carburanti.

In particolar modo, gli occhi sono puntati sul biometano e sull’idrogeno. Il primo rappresenta una risorsa sostenibile già ampiamente presente sul territorio, mentre il secondo è destinato a esprimere il massimo potenziale soprattutto nei settori industriali non elettrificabili, ma anche nei trasporti.

Parlare di “auto a idrogeno” sembra, effettivamente, qualcosa di fin troppo futuristico. Soprattutto se pensiamo al fatto che, attualmente, in Italia stiamo riscontrando grosse difficoltà anche solo nel promuovere auto elettriche o ibride

Tuttavia, è proprio questa la direzione verso cui si sta muovendo tutto il comparto Automotive: si stima che il futuro del mix energetico del Paese al 2050 vedrà fino a un 20 per cento di idrogeno e una quota importante di biometano.

Automotive pronto alla digitalizzazione… ma dove sono le infrastrutture?

Focus centrale sulla tecnologia 5G. Quanto emerso dall’evento, ha sottolineato la preparazione e la disponibilità degli operatori del settore ad accogliere questo tipo di innovazione.

Un aspetto che, nonostante tutto, si scontra con due elementi altrettanto importanti:  i clienti e le infrastrutture.

In termini di clientela, come evidenziato anche dal promotore dell’evento Pierluigi Bonora, “siamo sicuri che chi va in concessionaria sappia cosa significa connettività, telematica, 5G, smart road“? Probabilmente no. Basti pensare ai tanti commenti (spesso poco fondati e sensati, permettetemi di dire) che spuntano nel momento in cui si parla di 5G.

Il futuro dell'Automotive passa dalla digitalizzazione

Dall’altro lato, i consulenti vendita che devono – appunto – vendere questo tipo di tecnologie, sono “capaci di rispondere a domande, curiosità e richieste di chiarimenti da parte del potenziale acquirente di un veicolo“? Anche in questo caso, probabilmente no. Pensiamo sempre al fatto che vige ancora molta incertezza, sempre da parte dei venditori, anche solo nello spiegare le differenze tra le diverse motorizzazioni ibride…oppure tra le formule alternative all’acquisto.

Quello che serve, forse, è proprio una più ampia azione di formazione e cultura su queste nuove tecnologie che, per il settore Automotive, sono destinate a portare interessanti vantaggi a tutto il comparto. A sottolineare questo aspetto, tra gli altri esperti, è intervenuto anche Massimo Braga, Vice Direttore Generale di LoJack Italia.

Il 5G sarà un salto quantico sul fronte della connessione tra veicoli e dell’auto con gli altri elementi della strada (su tutti pedoni e infrastrutture). Tutto questo porterà enormi vantaggi in termini di sicurezza. Per beneficiarne a pieno ci sarà bisogno di realizzare tutte le infrastrutture necessarie. Già oggi però le potenzialità offerte dalla telematica consentono di compiere molte operazioni orientate alla sicurezza.
Massimo Braga, Vice Direttore Generale LoJack Italia

Proprio il tema delle infrastrutture è un il secondo argomento su cui portare l’attenzione. Questo perché, nell’ambito delle tecnologie e nella digitalizzazione dell’Automotive, rappresenterà un aspetto cruciale, su cui c’è ancora davvero molto lavoro da fare. Anche perché, oltre alla costruzione vera e propria delle infrastrutture, è necessario armonizzare le normative tra i diversi Paesi.

Terzo focus, ma non per questo meno importante, riguarda la mole di dati che prodotti. Mettendo in connessione le auto l’una con l’altra o con le infrastrutture, è chiaro che bisognerà lavorare molto sui dati dei singoli. Se non altro, per esempio, anche nel caso di segnalazione di un incidente.

Di conseguenza, anche da questo punto di vista, il lavoro da fare sarà particolarmente importante e complesso. Questo perché bisognerà trovare il giusto modo di interpretare le normative sulla privacy in vigore in Europa, cercando di combinarle con gli obiettivi che si vogliono raggiungere.

Tecnologie al servizio di una mobilità più sicura

Se da un lato le nuove tecnologie suscitano un po’ di pregiudizi e diffidenza, dall’altro vantano la forte possibilità di essere utilizzate per migliorare la sicurezza sulle strade.

La connettività è un elemento imprescindibile nella nostra quotidianità e quindi anche a bordo dell’auto. Ciò consente di aumentare la sicurezza sulle strade, grazie alla diagnostica o ad esempio in caso di incidente“, ha commentato Michele Crisci, Presidente e Amministratore Delegato di Volvo Cars Italia.

Se, quindi, si riuscissero ad avere a disposizione strumenti tecnologicamente avanzati e infrastrutture all’avanguardia, la mobilità potrebbe essere completamente rivoluzionata.

E, avendo a disposizione una tecnologia 5G o sistemi di connettività costruiti ad hoc, si potrebbero ottenere vantaggi su diversi punti di vista:

  • da un lato, per quanto riguarda la sicurezza e il pronto intervento in caso di incidente: in questo caso, localizzare il veicolo rappresenterebbe un’operazione molto rapida, così come identificare il problema di un eventuale guasto e l’intervento più adeguato da mettere in pratica.
  • dall’altro, anche in termini di gestione del traffico la situazione verrebbe notevolmente migliorata. Comunicando tra loro, veicoli e infrastrutture sarebbero al completo servizio degli automobilisti, che potrebbero quindi evitare ingorghi, segnalare incidenti o situazioni del traffico spiacevoli, rielaborare in tempo reale il proprio percorso.

Insomma, per concludere possiamo dire che il settore Automotive rappresenta terra fertile per i cambiamenti e le innovazioni. La situazione è prospera per cogliere questi stessi cambiamenti e metterli in pratica…ciò che manca, ad oggi, è la piena collaborazione tra gli operatori del settore, così come un accorgimento in più nella costruzione di veri e propri piani di mobilità sostenibile.

Il futuro dell'Automotive passa dalla digitalizzazione

Tag dell'articolo: forumautomotive, settore automotive

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