Lasciate il mercato italiano agli italiani
![Il noleggio in Italia va lasciato agli italiani Il noleggio in Italia va lasciato agli italiani](https://cdn.rentalblog.it/wp-content/uploads/2017/05/Il-noleggio-in-Italia-va-lasciato-agli-italiani.jpg)
Qualche giorno fa stavo scorrendo la sezione italiana dell’annuale report sul mercato europeo del noleggio nel settore del sollevamento aereo. E’ un’analisi alla quale contribuisco anch’io, fornendo alla società di ricerca che mi contatta i dati e i trend che raccogliamo come osservatorio di Rental Blog. Così come, mi risulta, forniscono i loro numeri alcuni operatori del mercato italiano, prevalentemente noleggiatori. Per qualche strana ragione, alla fine la lettura risulta però sempre poco interessante e i dati che vengono presentati, rigirati da diversi punti di vista, per quanto mi riguarda sono di scarso utilizzo.
Questa volta però, la mia attenzione si è soffermata sulla pagina dei commenti al report, a cura del direttore della rivista International Rental News. L’autorevole osservatore mette in luce alcuni punti, tirando le sue personali conclusioni, ma anche qui nulla di che. Alla fine ho trovato due punti che cito però testualmente, poiché, indirettamente, mi stanno facendo pensare per la prima volta in modo diverso rispetto al passato. E’ un tema delicato, da cui prima o poi se ne deve venir fuori, e di cui, credo, si debbano occupare in primis le associazioni direttamente coinvolte, a tutela del mercato nazionale.
Il direttore pone l’accento, infatti, su come il mercato italiano continui a essere “singolare” nei confronti del resto dell’Europa, avendo resistito fin qui alle colonizzazioni dei più grandi player continentali, avanzati sul territorio a colpi di aperture dirette o acquisizioni di reti. Viene citato che solamente l’olandese Boels (che proprio di recente però ha stravolto il proprio management italiano, n.d.a.) ha “avuto il coraggio di cimentarsi in questo mercato, aprendo perfino più di tre filiali”. Che sia un commento ironico (nessuno credo abbia resistito con le barricate, mi pare) lo si scopre più sotto, nel commento finale, dove il direttore dice che si tratta però di un momento particolare, dato che Loxam, Lavendon e Kiloutou (i primi due nel frattempo si sono fusi in un’unica realtà, n.d.a.) si stanno tuffando in nuovi territori e probabilmente hanno ancora perlustrato le acque del nostro Paese. Tuttavia, rimarca, al momento essi giudicano che il mercato italiano sia ancora da lasciare agli italiani.
Io sono sempre stato piuttosto esterofilo in queste cose, ma devo dire che stavolta queste puntualizzazioni, scritte così lapidariamente in un report ufficiale, mi hanno un po’ irritato. Mi sembrano chiacchiere da bar che lasciano il tempo che trovano. Anche perché, quando personalmente mi reco agli eventi all’estero e faccio direttamente queste domande ai manager di questi colossi, mi sento rispondere in modo diverso (“è sicuramente un mercato interessante, in crescita, prima o poi… bla bla bla).
L’Italia è certamente un Paese difficile che non aiuta il noleggio: ci sono norme strane e farraginose, sacche protezionistiche dure a morire, non esiste un riconoscimento di fatto della categoria, c’è sempre pressione sui canoni e devi lottare quotidianamente per tutelare il tuo credito. Ma, nello specifico di questo settore, l’Italia vanta alcuni tra i più eccellenti costruttori di PLE e mezzi di sollevamento del mondo, e il noleggio è indiscutibilmente in crescita. Anche sul fronte delle competenze organizzative.
Cosa rispondiamo, allora, a questo irritante snobismo che ora ha trovato voce anche sui report ufficiali?