I noleggiatori italiani sono troppo provinciali?

european rental association convention noleggio
european rental association convention noleggio

Alcune settimane fa, all’indomani delle fiere Apex e Ire, abbiamo avviato alcuni spunti di riflessione sulla Convention annuale di European Rental Association che si è svolta in concomitanza con i due appuntamenti fieristici.

L’aspetto su cui ci siamo concentrati in quell’occasione era la cronica mancanza di noleggiatori, in generale, ma soprattutto italiani a questi appuntamenti, sintomo forse di un mancato riconoscimento del valore che ERA si propone di fornire in eventi come questo.

Le Convention di ERA, in particolare, si pongono l’obiettivo di riunire professionisti del noleggio provenienti da tutto il continente per condividere idee, case history e spunti di riflessione sui temi di maggiore interesse e attualità per il settore, guardando un po’ oltre l’operatività spicciola.

Un proposito sicuramente nobile, che finora non è riuscito a catturare l’attenzione di molti noleggiatori italiani, a differenza di quanto avviene invece con la ristretta cerchia dei big europei.

Con questo articolo, vogliamo approfondire la questione cercando di capire quali sono le cause di questo mancato interesse, qual è effettivamente il valore dei contenuti proposti da ERA e, in definitiva, che cosa si perde (se qualcosa si perde) non cogliendo le opportunità offerte da questi eventi.

Per farlo, abbiamo coinvolto anche alcuni dei pochi italiani che hanno partecipato per conoscere la loro opinione a riguardo.

I contenuti della Convention 2023 di European Rental Association

Il tema portante dell’edizione di quest’anno è stato reso da subito evidente dal motto scelto per rappresentare l’evento: “Investing in People”. 

Il focus dell’evento, quindi, è stato posto sulle sfide che sta affrontando oggi il mondo del noleggioeuropean rental association investing in people per fare fronte alla mancanza di personale, un tema che coinvolge le aziende a tutti i livelli e che fa sorgere più di qualche riflessione su come il settore, nel corso del tempo, abbia investito per aprire le proprie porte alle nuove generazioni e a professionisti con skillset e background socio-culturali diversi.

Gli speech che si sono susseguiti hanno analizzato il tema concentrandosi in particolare su come attrarre e mantenere questi nuovi collaboratori in modo da fornire al settore le risorse umane di cui oggi ha bisogno per consolidare ulteriormente la propria crescita.

Affrontando il tema nel suo insieme, sono stati approfonditi anche aspetti più specifici legati alla situazione attuale, come l’implementazione della tecnologia come driver per il cambiamento, la sostenibilità e la cura della salute mentale nel mondo del noleggio.

Insomma, se il dubbio dei noleggiatori italiani è che le tematiche portate avanti in eventi come questo siano troppo teoriche, lontane dalla realtà e dalle esigenze più pratiche che caratterizzano la quotidianità dei noleggiatori nostrani, mi sembra che almeno per l’edizione di quest’anno il dilemma non si sia posto.

I problemi che abbiamo citato finora coinvolgono senza dubbio anche le aziende italiane, e lo dimostra il grande interesse riscontrato dagli articoli a riguardo che abbiamo pubblicato negli ultimi mesi.

Quali sono, quindi, i dubbi da sciogliere?

Che cosa ha funzionato

Le impressioni dei partecipanti con cui ci siamo confrontati in merito alla riuscita dell’evento sono state generalmente positive.

Un ottimo esempio è quello di Daniela Niederstätter, membro del CdA dell’omonima azienda di noleggio altoatesina e fondatrice di rentmas, partecipante abituale agli eventi promossi da ERA:

“Ogni anno non vedo l’ora di poter scambiare idee con altre aziende e discutere con loro le diverse possibilità che abbiamo per risolvere i problemi che ci coinvolgono tutti. In fin dei conti, i noleggiatori, grandi o piccoli che siano, hanno sempre le stesse esigenze”.

Non si rischia di essere troppo teorici, senza toccare poi le soluzioni che potrebbero effettivamente risolvere questi problemi?

“Per me, il compito di eventi come questo è quello di sensibilizzare le persone sulle tematiche, in modo da poterne discutere insieme e con cognizione di causa. Poi approfondire le cose anche personalmente e mettere in pratica delle soluzioni è un compito che riguarda gli imprenditori e i responsabili”. 

Anche secondo Gian Luca Benci, CEO di Alias (società di sviluppo con grande esperienza nel mercato del noleggio) e consulente di ERA, la Convention 2023 può considerarsi un successo:

francesca marchesini era convention

Francesca Marchesini durante il suo speech alla Convention di European Rental Association

Di per sé la Convention è stata molto partecipata e i temi trattati sono stati di assoluto interesse. In particolare gli interventi sul recruiting e su come attrarre nuovi talenti hanno generato una grande interazione, anche grazie agli strumenti digitali implementati per favorire la partecipazione del pubblico, come la possibilità di fare domande tramite app oppure di rispondere in tempo reale ai sondaggi proposti alla platea dei partecipanti”.

Gli aspetti migliorabili

Ha espresso qualche dubbio Francesca Marchesini, Channel Manager di Kohler Engines e speaker in occasione di questa Convention, dove ha presentato il case study di Kohler Rental Partner Program:

“Diversi interventi hanno fornito numeri e motivi per la mancanza di forza lavoro, sono stati molto precisi. Il rischio, però, è che con i soli numeri non si aggiunga moltissimo alle impressioni dei noleggiatori. Certo, è importante rafforzare le intuizioni con dati e fatti, ma ho avuto l’impressione che mancasse un ponte più solido con l’esperienza concreta”.

“La condivisione di alcune best practice avvenuta durante il panel è stata una scelta giusta in questo senso, ma forse sarebbero potute essere riportate in modo più strutturato. In particolare con un occhio di riguardo a quello che possono implementare anche le realtà più piccole. Dal punto di vista degli speaker, poi, mi sarebbe piaciuto tantissimo sentir parlare anche quelli che di fatto erano il focus dell’evento, ossia il personale delle aziende di noleggio, tanto quelli appena entrati nel settore, quanto quelli con più esperienza”.

Un altro aspetto interessante sottolineato da Marchesini è legato alla composizione dell’audience, sbilanciata verso i costruttori.

“Secondo me è un dato che salta particolarmente all’occhio in questa edizione, perché il tema degli speech ancora più degli altri anni era rivolto proprio alle aziende di noleggio più che alla filiera nel suo insieme”.

Come si spiega la mancanza dei noleggiatori italiani?

Sicuramente, questo dato sottolinea come l’evento, al netto delle intenzioni, risponda a una logica di networking con tutti gli esponenti della filiera almeno nella stessa misura con cui vorrebbe essere un’opportunità di aggregazione e riflessione condivisa per i noleggiatori.

A proposito di costruttori, per cercare di capire le ragioni della cronica assenza di noleggiatori italiani ci siamo confrontati con Claudio

JCB Claudio Fiorentini

Claudio Fiorentini

Fiorentini, Managing Director Global Major Accounts & Special Projects di JCB.

“Diciamo che eventi come questo oggi attraggono solo i noleggiatori più grossi, più qualche entusiasta di minori dimensioni e chi è geograficamente vicino. L’assenza di noleggiatori italiani, quindi, si spiega proprio con il fatto che da un punto di vista delle dimensioni sono quasi tutti piccoli”.

Secondo Gian Luca Benci, un altro scoglio rilevante è quello linguistico:

“La conoscenza della lingua inglese è meno diffusa in Italia rispetto ad altri Paesi. C’è da dire che però quest’anno l’Italia è riuscita comunque a lasciare il segno: durante la cerimonia degli European Rental Award Massimo Rossi, CEO di CGTE, è stato premiato con il Lifetime Achievement Award, il premio più prestigioso della serata”.

Durante la nostra visita alla parte espositiva della manifestazione, abbiamo incrociato anche Mauro Brunelli, neo Amministratore Delegato di Up Rent di Scaligera Service e anche Presidente di Assodimi, che ci ha specificato l’ambito del suo interesse:

“Non ho incarichi e obiettivi istituzionali – ci ha detto – essendo innamorato dei prodotti, ho voluto prendermi due giorni per godere le macchine esposte e fare due chiacchiere con gli espositori ai loro stand”.

Il problema alla base

Mettendo insieme queste riflessioni e cercando di tirare le fila, trovo curioso notare come in un certo senso gli aspetti meno funzionali di questi eventi e la scarsa partecipazione degli italiani siano dovuti allo stesso problema, ossia la difficoltà a mettere in discussione i propri schemi interpretativi e a cambiare di conseguenza.

Gli eventi di European Rental Association tirano dritto sulla propria strada, trattando temi a mio parere molto interessanti per tutti i noleggiatori, ma preoccupandosi poco di creare un coinvolgimento più ampio, che vada oltre alla partecipazione dei soliti big (pur significativa e non banale).

I noleggiatori italiani d’altra parte fanno lo stesso, dimostrando scarso interesse verso temi considerati “alti” e lontani dalla quotidianità; anche se è proprio concentrandosi su temi come questi e guardando sempre (almeno con un occhio) al futuro che i noleggiatori europei più virtuosi sono cresciuti e continuano a crescere.

L’importanza di mettersi in discussione e cambiare

La scarsa propensione del settore nei confronti del cambiamento e di ciò che viene percepito come “altro”, peraltro, è evidenziata anche da uno dei temi trattati nel corso della Convention, ossia la mancanza di diversità all’interno del settore.

Trovo molto centrata, nel merito, la riflessione di Daniela Niederstätter:

“Il settore del noleggio è composto per l’85 per cento da uomini caucasici e per circa il 14 per cento da donne. Per continuare a crescere come settore, abbiamo bisogno di team con maggiore diversità. Anche i dati dimostrano che team con maggiore diversità hanno più successo”. 

“Il fatto – prosegue Daniela – è che dobbiamo cambiare la nostra mentalità. Inconsciamente siamo tutti attratti da chi la pensa come noi, la diversità può anche creare disagio. Dobbiamo cambiare il modo con cui guardiamo gli altri, vedere le possibilità che possono nascere se ci relazioniamo a persone diverse da noi: questo è un passo che sono convinta porterà un cambiamento potente e positivo. Questo crea il successo”.

Daniela Niederstätter ERA convention

Daniela Niederstätter in una delle aree di networking di European Rental Association

Credits for all photos to Maurice Vinken

Newsletter - RentalBlog

Iscriviti Qui alla Nostra Newsletter

Ricevi tutti i nostri aggiornamenti esclusivi sul mondo del noleggio

ARTICOLI CORRELATI

Rimaniamo in contatto!

Iscriviti alla newsletter per non perdere i nostri aggiornamenti.

Marketing a cura di