Le aziende di noleggio dovranno dichiarare le proprie emissioni?

Produrre report dettagliati sulle emissioni inquinanti prodotte sta diventando un requisito sempre più importante per le aziende di noleggio di grandi dimensioni.

Sempre più stakeholder, infatti, si aspettano che le aziende misurino e dichiarino le proprie prestazioni in termini di sostenibilità, fissando obiettivi concreti che permettano di ridurre il più possibile l’impatto ambientale delle attività.

Oltre che una richiesta degli stakeholder, per le grandi aziende europee questa pratica è diventata un vero e proprio obbligo legislativo con la recente entrata in vigore di una Direttiva UE dedicata (la Corporate Sustainability Reporting Directive).

La Direttiva UE per il calcolo e la dichiarazione delle emissioni

La Direttiva impone ad alcune aziende, identificate secondo criteri specifici, di dichiarare le proprie prestazioni in termini di sostenibilità utilizzando report precisi e dettagliati.

La direttiva rientra nell’insieme delle misure portate avanti dall’Unione Europea per aumentare la responsabilità aziendale e migliorare il flusso di capitali verso attività sostenibili.

Nello specifico, la normativa si applicherà alle società pubbliche dei Paesi membri (escluse quelle che rientrano nella categoria delle microimprese) e a tutte le organizzazioni private con sede nell’UE che soddisfino almeno due dei seguenti criteri: la presenza di più di 250 dipendenti, un fatturato superiore ai 50 milioni di euro e uno stato patrimoniale pari o superiore ai 25 milioni di euro.

Dopo l’entrata in vigore ufficiale, datata 5 gennaio 2023, i Paesi membri hanno ricevuto 18 mesi di tempo per integrare il mandato della Direttiva nella propria legislazione nazionale, con la prospettiva di renderla effettivamente operativa nel corso del 2024. Di fatto, però, le aziende coinvolte dovranno pubblicare il primo report nel 2026 sulla base dei dati prodotti nel 2025.

Per supportare i noleggiatori coinvolti dalla Direttiva, European Rental Association (ERA) sta sviluppando una guida per la creazione di report sulle emissioni progettata intorno alle esigenze e le specificità tipiche delle aziende di noleggio.

Uno schema che esemplifica i diversi tipi di emissioni lungo tutta la catena del valore

Il Carbon Reporting Guide Project di European Rental Association

Dopo aver annunciato la guida alcuni mesi fa, l’Associazione ha presentata ufficialmente il progetta nel corso della sua recente Convention, in vista di una pubblicazione attualmente prevista entro la fine dell’anno.

La guida includerà tutte le categorie di emissioni pertinenti all’attività di noleggio tra quelle incluse nel protocollo GHG, uno schema progettato per fornire standard, linee guida, strumenti e formazione per le aziende e i governi che intendono misurare e gestire le proprie emissioni inquinanti.

Inoltre, la guida di ERA fornirà ai noleggiatori una metodologia precisa per calcolare le emissioni di tutte e tre le tipologie (scope 1, 2 e 3) e uno standard di valori che incorpori i dati e i fattori rilevanti per le emissioni specifici dell’attività di noleggio.

In questo quadro sono incluse anche le metodologie ottimali per ridurre i consumi legati all’uso e alla produzione di mezzi e attrezzature.

Ma non solo: terrà in considerazione anche le emissioni legate alla manutenzione, al trasporto e alla dismissione, con l’obiettivo di misurare in modo completo l’impatto ambientale delle attrezzature durante l’intero ciclo di vita.

Il progetto ha un grande potenziale, dato che al momento non esiste ancora una metodologia condivisa e acclarata per il calcolo dell’impatto ambientale nel noleggio.

E visto che si tratta di una necessità molto recente, è facile pensare che la maggior parte delle aziende non si sia ancora strutturata per gestire questo processo autonomamente.

Sarà dunque molto importante avere uno strumento non generalista ma creato e sviluppato dalle aziende del settore (produttori inclusi) per le aziende del settore.