Diventa il noleggio che vuoi diventare

23 Aprile 2020

Marco Rossi lo ha fatto di nuovo: ci ha colpito con una nuova riflessione a cuore aperto pubblicata sul suo profilo Linkedin. Una serie di pensieri che aprono a nuove esplorazioni, quindi non possiamo fare a meno di riprenderla, date le incredibili attinenze con il tema del Rental Business Virtual Forum di Lunedì 27 aprile.

E’ anche l’occasione per invitare chiunque desideri farlo, a rendere pubbliche le sue riflessioni. Noi mettiamo a disposizione lo spazio: sarebbe di grande arricchimento per tutta la community dei nostri lettori, tra cui ci sono anche numerose aziende utilizzatrici di servizi a noleggio.

Di seguito, quindi, il testo integrale del post di Marco, che ringraziamo per la generosità.

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“Nella descrizione del mio profilo LinkedIn ho scritto “sviluppo e ricerca opportunità nel settore del noleggio”. Per dare concretezza a quanto scritto, mi sto chiedendo non come sarà il noleggio di domani, ma come vorrei che fosse e cosa mi impegnerò a fare affinché sia, e non parlo del dopo Covid-19 ma tra almeno cinque anni.

rental_agreementCredo che da noleggiatori dovremmo chiedere a chi noleggia come vorrebbero fosse il servizio del noleggio. Essendo del settore, leggo tanti articoli, partecipo a eventi, incontro colleghi, ma inizio a pensare che ce la raccontiamo molto tra di noi, nel senso che chi è del settore ormai ha capito quali sono i vantaggi del noleggio, ha capito perfettamente come dovrebbe essere fatto il noleggio professionale; ma tutta questa consapevolezza non sempre arriva all’utilizzatore o addirittura, quando gli arriva la percepisce come un atteggiamento “arrogante”, che poi ha il suo culmine nell’atto della firma dei contratti: pagine e pagine che non vengono viste come una tutela nei confronti del cliente, ma solo come l’ennesima burocrazia che fa ritardare l’inizio dei lavori.

Questo porta spesso chi noleggia ad avvicinarsi a noleggiatori meno strutturati, che hanno un rapporto più diretto con il cliente, con il quale si innesca un rapporto di fiducia reciproca, anche se la mancanza di documentazione non è certo un valore aggiunto, e lo sanno bene coloro che hanno avuto dei problemi durante un noleggio. Infatti, per essere un noleggiatore professionale, la corretta documentazione è una delle prime caratteristiche.

Quindi come possono incontrarsi queste due dinamiche?

Partiamo dal presupposto che il noleggio è un servizio molto complesso, perché richiede molte competenze; oltre alla conoscenza delle macchine, ci vuole una buona conoscenza del lavoro da svolgere in tutte le sue fasi, dall’eventuale trasporto, al piazzamento in cantiere e cosa ancora più complicata, il cliente si deve fidare di quello che gli si dice, perché in base al risultato del lavoro del noleggiatore ne va, in maniera importante, del loro.

La scelta tra acquisto e noleggio

In Italia, ancora poche aziende vedono il noleggio come una scelta strategica; soprattutto per alcune attrezzature, il noleggio viene preso in considerazione solo per picchi di lavoro, in sostituzione di eventuali rotture o perché il lavoro di oggi è molto frammentato e con poca continuità. Quindi, l’acquisto resta sempre nel cuore dei nostri clienti, che non sopportano il fatto di spendere dei soldi per un’attrezzatura che alla fine non gli rimane.

Infine, negli anni ci sono stati troppi incentivi all’acquisto delle macchine, anche le varie pubblicità televisive spesso mascherano il leasing operativo come un noleggio a lungo termine, ma che ha come fine ultimo la vendita.

Come aumentare la resilienza delle nostre attività? I valori aggiunti del noleggio

Le varie vicende storiche, non ultima quella che stiamo vivendo, con tutta l’incertezza che ha creato, insieme a una più diffusa cultura del noleggio, hanno spinto e spingeranno sempre più le aziende ad affidarsi a questo servizio, perché il lavoro è sempre più particolare e per le aziende è l’unico modo per essere resilienti alle esigenze del loro mercato di riferimento.

Inoltre, si ha la possibilità di non avere interruzioni delle fasi di lavoro, andando sempre più in una direzione di produttività, anche in un settore come quello delle costruzioni, dove questo termine è sempre stato preso poco in considerazione.

La creazione di una proposta di valore utileIl noleggiatore deve fornire macchine efficienti, essere in grado di intervenire il prima possibile in caso di rotture e avere la possibilità anche di sostituire la macchina nel minor tempo possibile.

Altro valore aggiunto del noleggio è la certezza del costo per il cliente, conoscendo il valore della rata giornaliera e sapendo la durata del lavoro, il costo è certo, senza sorprese di eventuali rotture o altri costi occulti come verifiche periodiche, eccetera.

Ad esempio: per fare un buco mi serve un trapano e una punta adatta; se il trapano e la punta sono di proprietà, oltre al costo iniziale, che non saprò mai in quanto tempo viene realmente ammortizzato, non riesco a calcolare le eventuali rotture, non so se la punta che possiedo è adatta alla superficie che devo forare e non ho nemmeno la certezza che il trapano funzioni. Oltre al rischio che mi possa essere rubato e la necessità di avere un magazzino per custodirlo quando non mi serve. Quindi, anche un foro ha un costo di difficile quantificazione.

Non è così con il noleggio, se noleggio un trapano, devo pretendere che questo funzioni perfettamente e che mi venga data la punta adatta alle mie esigenze, alla fine del mio lavoro rendo il trapano e non ho altri rischi ne danni e so perfettamente quanto mi è costato quel foro e posso farmelo pagare per quello che effettivamente è stato il mio lavoro.

Veri e propri consulenti del noleggio per rispondere alla complessità del mercato

Dopo tutte queste premesse, che sono le basi del noleggio e tali rimarranno anche in futuro, da noleggiatori dobbiamo sapere che i clienti saranno sempre più esigenti e pretenderanno un servizio sempre più performante e verticale sulle loro esigenze. Per questo il funzionario del noleggio sarà sempre più un consulente dedicato, e per fare questo non avrà la possibilità di seguire molti clienti; dovrà invece avere a disposizione tutta la tecnologia possibile, per essere in grado di seguire il proprio cliente, ad esempio conoscere il BIM, per poter far vedere che introducendo le sue macchine in un cantiere c’è la possibilità di risparmiare tempo e quindi essere più produttivi.bim

Dovrà essere sempre aggiornato sulle soluzioni migliori da proporre: capita ancora troppo spesso che sia il cliente a dirci che tipologia di macchina deve usare per fare il suo lavoro e questo ci può mettere in difficoltà, perché potrebbe chiedere l’attrezzatura che non abbiamo a disposizione, perché è già fuori a noleggio o peggio ancora, non abbiamo a parco.Inoltre, il noleggiatore dei prossimi anni dovrà essere il più capillare possibile sul territorio e dovrà essere il più fornito possibile; si noleggerà sempre di più e ogni tipo di attrezzatura: i clienti non possono percorrere troppa strada per venire a prendere le macchine o le piccole attrezzature e non è il caso nemmeno per il noleggiatore. Neppure eseguire grandi spostamenti per le sue macchine, il costo dei trasporti ha un’incidenza sempre troppo elevata e probabilmente questa è una tendenza che non credo cambierà a breve.

Il valore del territorio, la forza della diversità

Altra cosa da non sottovalutare: una caratteristica che contraddistingue gli italiani, alla quale si è cercato di porre rimedio dal 17 marzo del 1861, giorno di proclamazione dell’unità d’Italia, è la grande differenza tra i territori del nostro paese, tra le persone e quindi tra i clienti.

Siamo il paese con la più grande biodiversità al mondo, e questo ha dato la possibilità a un paese relativamente piccolo di avere la maggior varietà di piante e fiori al mondo, una grandissima varietà di animali e insetti, le differenze climatiche da nord a sud hanno dato la possibilità di avere prodotti e una cucina che caratterizza ogni regione o addirittura ogni comune.

mani che compongono un puzzlesSenza pensare agli innumerevoli dialetti che cambiano nell’arco di pochi chilometri, quindi le differenze della nostra Italia non sono fatte per essere bloccate in regole che possono essere valide da nord a sud; ma visto che le diversità del nostro paese sono la linfa che lo hanno reso grande nel mondo, (senza pensare all’arte, alla moda allo stile, alle auto…) dobbiamo necessariamente farci i conti e sfruttarle affinché diventino un valore e non un ostacolo.

Ci tengo a precisare che non vuole essere una presa di posizione politica, ritengo che l’Italia sia come una grande famiglia dove ogni figlio ha le sue caratteristiche che la rendono unica e solo se è unita può dare il suo massimo. Tolte regole di base, non ci può essere un unico modo di noleggiare da nord a sud e nemmeno da est a ovest, ma le aziende devono essere in grado di gestire ogni situazione, fare tesoro si ogni esperienza e condividerla per poterne fare tesoro e magari utilizzare quella soluzione per altri lavori in altre zone in modo che ci possa essere una vera e propria contaminazione di soluzioni lavorative.

Il fatto che il noleggio non possa essere standardizzato è un grosso vantaggio per noi noleggiatori, dà la possibilità a questo servizio di non essere “catturato” in un classico e.commerce, almeno non per tutte le attrezzature, visto che da poco Amazon ha messo tra i suoi prodotti, attraverso Leasys, anche il noleggio auto.

Essere grandi e avere il valore aggiunto dei piccoli

Quindi, cosa unisce essere come dei piccoli noleggiatori locali, avere competenze trasversali su tutte le macchine e le fasi di lavoro, conoscenza del territorio, conoscenza dei clienti, organizzazione da grande azienda di noleggio in grado di dare risposte in termini di quantità e qualità delle macchine e attrezzature, assistenza, burocrazia e tecnologica?

Collaborazione tra cliente e fornitoreDi certo tutto questo non può essere in una sola azienda, per quanto grande possa essere, tanto meno in un’unica persona; è necessario un gruppo di persone o aziende, ognuna con le sue competenze che si mettono a disposizione del cliente, dimostrando con i fatti, grazie alla tecnologia, che quello che gli viene offerto è quello che fa per loro.

Per fare questo, i noleggiatori devono avere una grossa cultura condivisa e un grande senso d’ appartenenza anche al territorio.

Di primo acchito sembra che le due cose non possano stare assieme, ma si reggono nella voglia di far crescere non solo se stessi, ma anche tutto quello che ci circonda, perché consapevoli del fatto che solo se cresce il contesto che attorno a noi, possiamo crescere come azienda e cosa da non sottovalutare, come persone.

Immaginare il futuro partendo dal presente: tecnologia e rapporti umani nella stessa squadra

La mia visione del futuro del noleggio è vedere noleggiatori di diverse attrezzature, diverse competenze e dimensioni, tutti uniti in un contenitore che gli permette di avere uno spazio, fisico e non; un’organizzazione che gli possa permettere di avere strumenti per essere sempre all’avanguardia sulle normative e tecnologie, in modo da poter essere sempre un passo avanti ai propri clienti e poter offrire le soluzioni innovative per migliorare il lavoro dei loro clienti.

La mia visione del futuro assomiglia molto ad una realtà del presente: Growup, ovviamente, avendola ideata, racchiude molte delle mie convinzioni.

La Growup del 2016 anno in cui è nata, non è più la stessa azienda di oggi e non sarà nemmeno la Growup di domani.

Marco Rossi

Marco Rossi

L’idea di fondo dell’unione di più professionisti in un unico spazio ovviamente riamane, ma avrà una presenza più capillare e in ogni zona in cui sorgerà potrà avere componenti differenti, più legati al territorio, come filo di connessione tra le varie sedi, oltre al nome che ancora di più sintetizza perfettamente la logica del mio pensiero, una logica di sviluppo della cultura del noleggio con una forte impronta tecnologica che dovrà necessariamente entrare prepotentemente nel nostro settore, grazie a una piattaforma digitale dove il cliente, inserendo il suo progetto, può andare a inserire le macchine dei partner di Growup, per poter decidere al meglio lo svolgimento del suo lavoro comodamente seduto nel suo ufficio. Con, ovviamente, il suo consulente del noleggio che dà le giuste direttive nella scelta e poi potersi calcolare immediatamente la rata del noleggio, vedere che tipo di autorizzazioni servono per poter utilizzare quella macchina ed eventualmente iscriversi al corso per poterlo utilizzare.

Per semplificare l’idea, dicevo che era come un grande centro commerciale, dove una persona entra e trova tutto quello di cui ha bisogno.

In futuro, Growup sarà come un grande mercato coperto, dove rimane la vasta scelta di prodotti, con lo spirito della bottega sotto casa che ti conosce per nome e conosce perfettamente i tuoi gusti. Questo e tanto altro (non posso dire tutto) è quello che mi impegnerò a fare nei prossimi giorni, assieme ai miei collaboratori, per poter dare forma alla visione di Growup.

Mi farebbe molto piacere conoscere le visioni del futuro del noleggio che hanno gli altri noleggiatori.

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Anche a noi, Marco.

Per questo abbiamo organizzato il Rental Business Virtual Forum.

Tag dell'articolo: Coronavirus, growup

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