Aggiornamento sulla produzione in Europa e in Italia

Cauto ottimismo nel noleggio in Italia
Cauto ottimismo nel noleggio in Italia

Cauto ottimismo nel noleggio in Italia

Secondo l’ultima rilevazione dell’indice PMI (Production Manufacturing Index) della società di ricerca Markit Economics, a maggio l’economia del settore privato dell’eurozona ha perso slancio nella crescita, con tassi di espansione della produzione e dei nuovi ordini scivolati entrambi ai minimi su tre mesi. L’indice finale Markit PMI della produzione composita (cioè quella dell’industria e dei servizi), nell’eurozona si è infatti posizionato a maggio su 53,6, in discesa rispetto a 53,9 di aprile. 

Tuttavia una buona notizia arriva dal quadro relativo all’occupazione, che è molto migliorato, con organici in aumento al ritmo più rapido degli ultimi quattro anni.

L’indice PMI italiano si è attestato a 53,7, sui minimi degli ultimi due mesi, ma comunque in crescita, e migliore di quello tedesco e francese. Anche in Italia, inoltre, il tasso di crescita delle persone occupate è rimasto forte, nonostante abbia leggermente rallentato.

I dati non fortissimi sulla produzione industriale sono quindi un segnale di come l’economia del Vecchio Continente sia ancora fragile, ma non devono essere causa di eccessivo pessimismo. I dati sull’occupazione costituiscono infatti segnali promettenti delle possibilità che la ripresa ha di proseguire.

Secondo Eurostat, la produzione industriale nell’eurozona è infatti cresciuta meno delle attese in aprile, dopo il declino di marzo. Tuttavia, anche se questo può essere fonte di delusione, ci sono segnali positivi anche in queste statistiche. Le aziende sembrano infatti aver intrapreso una fase di maggiore investimento finalizzato sia alla crescita che alla ricostruzione delle scorte. La scarsa crescita è infatti anche da ricondurre alle difficoltà del settore energetico, che risente della riduzione dei prezzi del petrolio.

I dati sono tra l’altro piuttosto volatili. Se si guarda quindi alle medie trimestrali, si nota una crescita dello 0,9% nel trimestre che termina con aprile, il tasso di crescita maggiore da due anni a questa parte.

Secondo gli esperti di Markit, le preoccupazioni relative alla Grecia (ma anche alla situazione sul fronte russo e ucraino) possono sempre porre un freno alla crescita, ma non dovrebbero eliminarla completamente. L’eurozona dovrebbe crescere ancora dello 0,3-0,4% nel secondo trimestre: non un dato per cui stappare lo champagne, ma comunque positivo nel contesto di crescita che va avanti da due o tre trimestri.

Tag dell'articolo: B2B, crisi, servizi

Newsletter - RentalBlog

Iscriviti Qui alla Nostra Newsletter

Ricevi tutti i nostri aggiornamenti esclusivi sul mondo del noleggio

ARTICOLI CORRELATI

Rimaniamo in contatto!

Iscriviti alla newsletter per non perdere i nostri aggiornamenti.

Marketing a cura di