Partite IVA e privati trainano il noleggio auto

noleggio auto car rental
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Anche il noleggio a lungo termine ha aumentato la spinta propulsiva che già aveva mostrato l’anno precedente, rinforzando con quasi 40mila veicoli in più in la propria flotta circolante, pari a un incremento sul 2014 superiore al 7% (da 546mila a 585mila unità tra autovetture e VCL). Occorre tornare indietro di dieci anni per trovare un analogo incremento di volumi nelle flotte in noleggio a lungo termine, con la differenza che a noleggiarle non sono più solo imprese grandi e medie. Infatti, pur rimanendo ancora la principale fonte di business del long term, queste non sono più le uniche realtà ad apprezzarne i vantaggi. Negli ormai quasi 600mila veicoli che il settore dà in locazione e gestisce, una parte in significativa della crescita percentuale viene utilizzata da aziende piccole e piccolissime, professionisti con partita IVA e anche da un numero non più simbolico di privati, che trovano comunque conveniente noleggiare l’auto per uso privato e personale, non lavorativo. In particolare, il giro d’affari complessivo (noleggio + preleasing + rivendita usato) degli operatori del settore è cresciuto di quasi l’8%, avvicinandosi a quota 6 miliardi di euro, dei quali 4,2 provenienti dalle “pure” attività di locazione, 1,5 dalla rivendita dei veicoli usati (+13,4% vs il 2014) e 46 milioni dal preleasing, in crescita grazie alla maggiore penetrazione del noleggio nel tessuto aziendale.

Le immatricolazioni di vetture in noleggio a lungo termine registrate nel 2015 sono aumentate del 18% rispetto al 2014, mentre il resto del mercato è cresciuto di poco più del 15%. Un sistema di acquisizione e gestione delle auto apprezzato innanzitutto per questioni squisitamente finanziarie (che purtroppo attenua la spinta propulsiva a offrire servizi realmente innovativi) come dimostrato dagli operatori del Rent-a-Car, che anche nel 2015 hanno acquisito una parte consistente della propria flotta (quasi 45mila mezzi, +11% rispetto al 2014) ricorrendo a contratti di noleggio a lungo termine (il cosiddetto Rent-to-Rent). I dati positivi registrati dal settore sono stati frutto della crescente penetrazione della formula presso target “non convenzionali”. Nel triennio 2013-2015 si è verificata una crescita del 300% dei privati che hanno optato per il noleggio a lungo termine rispetto all’acquisto in proprietà; a fine 2015 oltre 10mila clienti dotati solo di codice fiscale si sono affiancati alle 65mila aziende e 2.700 PA abitualmente clienti. Dalle indicazioni raccolte, per questa clientela si tratta quasi sempre di veicoli di dimensioni contenute, city car o utilitarie con utilizzo prevalentemente cittadino e con una percorrenza massima di 10mila km/anno. In pratica, le seconde auto a uso familiare (già messe in discussione dai nuovi servizi di mobilità) o le auto preferite dagli under 40.

Le attività di remarketing dei veicoli a fine noleggio non sono oggetto di una vera attività di business, dato che tre autovetture usate su quattro sono state vendute ai commercianti. E’ però interessante rilevare che gli acquisti diretti da parte delle società per proprie esigenze di mobilità si sono più che raddoppiati, passando da 1.400 a 3.300. Delle quasi 160mila auto usate vendute dalle imprese di noleggio a lungo termine nel 2015, il 30% aveva un anno o meno di anzianità: si tratta di 48mila unità, la maggior parte delle quali è da collegarsi alla domanda di Rent-to-Rent. Il 38% dell’usato aveva invece 4 o più anni di anzianità, diretta conseguenza dell’allungamento delle durate dei noleggi verificatosi durante il periodo più acuto della crisi. La quota di autovetture con due o tre anni di anzianità rappresenta un terzo del totale.

Un-fotogramma-dello-spot-Leaseplan-sul-noleggio-a-lungo-termineLa crescita delle vetture immatricolate in noleggio a lungo termine prosegue nel primo trimestre 2016 del 5,5% raffrontate allo stesso periodo dello scorso anno (ad aprile la percentuale di aumento è addirittura raddoppiata). In questo primo scorcio d’anno si è ulteriormente consolidato il crescente interesse da parte della clientela privata che per vari motivi sta approdando a questa tipologia di utilizzo dell’auto, forse anche attratta dalle nuove formule di ‘vendita’ delle case costruttrici e dagli sforzi di marketing di alcuni noleggiatori. Se esaminiamo i livelli di diffusione di auto in locazione negli altri Paesi EU, è però chiaro che l’Italia ha ancora parecchia strada da fare, con ampi spazi di crescita per imprenditoria, forza lavoro e diffusione di ricchezza.
Personalmente, non credo che questa crescita attesa possa far leva su nuove agevolazioni fiscali: con la spinta agli acquisti del superammortamento e con la costante perdita di recupero fiscale dei canoni negli ultimi anni, i noleggiatori dovranno far leva su servizi innovativi ed efficienza, diversificando maggiormente la flessibilità dell’offerta a seconda dei diversi target.

Tag dell'articolo: noleggio a lungo termine

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