Vinco io se vinci anche tu

La logica win win nel noleggio
La logica win win nel noleggio

Dove è finita la logica win win nel noleggio?

Se prendere a noleggio delle macchine rappresenta una tecnica per realizzare obiettivi strategici dell’azienda (ad esempio, eseguire dei lavori senza essere il proprietario dei mezzi di produzione) e se, nel contempo, il mercato dei noleggiatori lamenta un deterioramento nelle relazioni con i clienti (ad esempio, un livello di insoluti giunto ai massimi storici), c’è da chiedersi che fine ha fatto quella corposa riflessione sulla logica win-win su cui fino a qualche anno fa si sono spesi fiumi di parole e attorno a cui si erano gettate le basi per un salto di qualità del noleggio, come sistema, a ogni livello.

Dunque: da una parte c’è un soggetto che nell’acquisizione degli strumenti operativi cerca di conseguire il massimo valore possibile. Dall’altra, una controparte che organizza la sua impresa per generare questo valore al suo cliente in modo sostenibile, cioè ricavandone reddito per rafforzare a propria volta la sua struttura. In una posizione di equilibrio di valore, l’uno sarebbe funzionale all’altro e non c’è così tanto bisogno di spiegare attraverso quali dinamiche. Tenere in equilibrio il reciproco valore (generato e conseguito) naturalmente non è facile; ma non può essere demandato esclusivamente alle regole scritte o ai contratti vessatori.

Il rapporto che, in alcuni settori in particolare, si è creato sembra piuttosto quello in atto tra la lo Stato e le imprese, e si configura in un protezionismo ai limiti della legalità, che sfrutta la posizione dominante (liceità dell’imposizione fiscale) sottraendo valore anziché redistribuirlo. Se io pago le tasse o l’IVA un giorno dopo la scadenza sono considerato evasore e devo pagare una multa cospargendomi anche la cenere sul capo. Se l’amministrazione pubblica è mio debitore per un servizio che le ho prestato, passano mesi, anche anni, a dispetto di tutti i proclami politici.

Discorso populista? Direi di no. Le imprese che chiudono perché soffocate da una mancanza di liquidità, pur vantando crediti leciti, non sono più una leggenda metropolitana.

Scambio di valore

Tornando al noleggio, lo scontro tra le filosofie di “estrazione di valore” e “creazione di valore comune” deve focalizzarsi sulla quantità ragionevole di valore da condividere, senza che una parte vinca a scapito dell’altra. Il come e il come regolarlo scaturisce dal dialogo. Certo, la concorrenza fra noleggiatori porterebbe comunque un utilizzatore a trovare ugualmente una soluzione altrove. Ma avrò fatto il mio dovere di impresa se alla mia vittoria non corrispondesse anche la vittoria del mio interlocutore? Un domani potrebbe succedere anche a me di essere in una posizione meno forte e rischiare di venire depredato. Non si tratta (solo) di etica, ma di equità e rispetto delle regole.

Oggi, chi offre noleggio in Italia è particolarmente esposto: le tutele sono fragili, quasi inesistenti. Eppure, è proprio dal suo cliente che un noleggiatore dovrebbe trovare le tutele principali. Semplicemente nel pieno rispetto dei contratti. Il noleggiatore rafforzato, metterà così in campo servizi più precisi, rapidi, qualitativamente più elevati e farà perdere meno tempo e meno denaro a chi ne usufruisce sistematicamente.

E’ forse un’utopia pensare così?

Tag dell'articolo: gestione del cliente, noleggio

Newsletter - RentalBlog

Iscriviti Qui alla Nostra Newsletter

Ricevi tutti i nostri aggiornamenti esclusivi sul mondo del noleggio

ARTICOLI CORRELATI

Rimaniamo in contatto!

Iscriviti alla newsletter per non perdere i nostri aggiornamenti.

Marketing a cura di