La lista delle crisi

Un giorno Henry Kissinger disse:

Non ci può essere una crisi la prossima settimana. La mia agenda è già piena.

Ci sono moltissime crisi che potenzialmente possono riguardare l’attività aziendale: da quelle meno gravi e di breve o brevissimo respiro (un black-out temporaneo, il blocco di un server, il furto di una macchina o il guasto dell’unica disponibile per una specifica richiesta di un cliente) a quelle più rilevanti, che magari mettono in crisi una quota importante di fatturato e profitti (il fallimento di un cliente importante), fino a quelle pericolose che hanno impatti nel lungo termine (un disastro ambientale o una crisi economica generale che cancella gli ordini della clientela).

Siccome la crisi migliore è quella evitata, può essere estremamente utile tenere pronta e aggiornata una lista delle crisi potenziali, su cui ovviamente lavorare per impostare adeguate contromisure.

Se non si dedica attenzione alla prevenzione, la crisi potenziale non se andrà da sola, anzi: in qualche caso potrebbe addirittura diventare anche più probabile, e di sicuro più pericolosa in termini di conseguenze negative. Parafrasando un detto anglosassone possiamo dire che un grammo di prevenzione vale un etto di cura.

Non è una cosa che il titolare o il Manager di una azienda di noleggio deve fare da solo. E’ possibile però individuare alcune specifiche aree e crisi, dopodiché elencarle e metterle in ordine di priorità, assegnando ad altri la definizione delle possibili conseguenze e soprattutto delle contromisure.

La persona che previene le crisi dovrebbe ricevere premi anche più alti di quella che le risolve, anche se molto spesso avviene il contrario, paradossalmente, proprio perché una crisi scongiurata non è presente nelle menti e nei cuori delle persone.