Il noleggio in Europa cresce all’insegna della sostenibilità

bandiere Unione Europea
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Nel suo rapporto pubblicato di recente, intitolato “2019 Market Report”, la European Rental Association ha fornito indicazioni molto positive sul mercato del noleggio del Vecchio Continente. Il noleggio di attrezzature ha infatti registrato una crescita in tutti i 15 paesi oggetto dell’analisi.

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Nel complesso, il mercato europeo del noleggio di attrezzature è cresciuto del 4,4% nel 2018. La stima per la variazione per il 2019 è di +3,8%, mentre quella per il 2020 è di 3,2%. Tutte queste percentuali sono calcolate senza considerare eventuali variazioni dei tassi di cambio.

Il rapporto indica inoltre che il tasso di penetrazione del noleggio è cresciuto, poiché il mercato del noleggio è cresciuto più rapidamente di quello delle costruzioni o dell’economia europea nel suo complesso.

Secondo l’ERA, le aziende del noleggio di attrezzature e di altri segmenti del noleggio professionale nel 2018 hanno registrato nel complesso un fatturato complessivo di 26 miliardi di euro nei 28 paesi dell’Unione Europea e dell’EFTA.

Il mercato del noleggio nei 15 paesi considerati dall’ERA rappresenta più del 95% del totale dell’UE a 28 paesi e dell’EFTA. I primi tre mercati (Regno Unito, Germania e Francia) valgono da soli il 60%.

Rispetto all’edizione 2018 del Rapporto, quest’anno il fatturato complessivo del noleggio per alcuni paesi è stato rivisto leggermente. Nel dettaglio, i valori di Francia e Spagna sono stati ridotti di circa il 10%, mentre quelli della Svizzera sono stati aumentati di circa il 10%, in tutti casi a causa dell’utilizzo di statistiche più aggiornate.

Il mercato ha registrato una crescita importante nonostante le condizioni economiche non del tutto positive; il buon livello di fiducia nelle aziende di noleggio è confermato anche dagli elevati livelli di investimenti per il 2018, che sono cresciuti del 3,1% rispetto all’anno precedente.

Sostenibilità ed economia circolare

Tra i fattori che spingono a ipotizzare una crescita del mercato del noleggio anche nei prossimi anni ci sono solo la crescita degli investimenti per l’espansione il rinnovo delle flotte, ma anche il ruolo del noleggio nel garantire maggiore sostenibilità e nella riduzione dell’impatto ambientale dell’attività dei clienti.

L’ERA non ha mancato di sottolineare che le aziende possono migliorare il loro livello di sostenibilità scegliendo il noleggio invece che l’acquisto degli strumenti di lavoro. Il rapporto cita infatti anche il recente documento dell’Agenzia Europea per l’Ambiente in cui si riporta la crescente adozione in Europa di modelli di economia circolare.

Sembra quindi che, nella visione della principale associazione europea del noleggio, il tema della sostenibilità ambientale stia lentamente sostituendo o si stia affiancando a quelli più “tradizionali” di flessibilità della disponibilità degli strumenti e di alleggerimento della struttura dei costi delle aziende clienti.

Il che tutto sommato non sorprende, se consideriamo altri fenomeni attuali (perlopiù per adesso di comunicazione più che di sostanza), come la battaglia contro le cannucce, i bicchieri e gli imballi di plastica.

Tuttavia in un Paese come il nostro, dove forse il noleggio ha ancora molto lavoro da fare in termini di comunicazione su temi come la variabilità dei costi, la qualità sempre garantita dei mezzi e il Total Cost of Ownership, viene da chiedersi se il tema della sostenibilità e dell’ecologia siano già così presenti nelle menti degli imprenditori da essere una fonte di vantaggio per i noleggiatori.

Comunque meglio così: che sia per questioni ambientali o per il portafoglio, tutti i vantaggi del noleggio sono validi per portare alla crescita del suo mercato e della professionalità degli operatori.

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