Rapporto ANIASA, qual è il futuro del noleggio auto?

Rapporto ANIASA copertina
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La platea di partecipanti alla 21esima edizione del Rapporto ANIASA

L’Automotive sembra non trovare pace.

Se nel 2020 la pandemia ha rallentato notevolmente i ritmi del mercato, la crisi dei chip auto prima e il conflitto in Ucraina dopo hanno imposto un ulteriore freno a un settore già più volte messo in ginocchio dal susseguirsi di eventi imprevedibili.

E, in questo contesto, a farne le spese è stato (ancora una volta) il comparto del noleggio. I numeri presentati da ANIASA nel corso della conferenza stampa di oggi a Milano raccontano uno scenario incerto, frenato anche dalla burocrazia e dalla fiscalità.

Il Governo comprende le istanze della categoria – ha affermato il Presidente ANIASA Alberto Viano – ma ha candidamente ammesso di non poter modificare l’attuale assetto delle entrate fiscali che si sostengono su IVA e Irpef, un elemento che certamente non consente al settore di svilupparsi.

Quello che non si comprende, invece, è il continuo insistere sugli incentivi legati all’acquisto e non al noleggio: a fronte di una domanda crescente frenata da un’offerta di prodotto esigua, l’incentivo all’acquisto rappresenta un danno per l’economia, con dietro una visione tecnica piuttosto miope del noleggio.

L’agonia del  breve termine e del car sharing

Le attività più colpite sono state sicuramente quelle legate al noleggio a breve termine e al car sharing.

Il primo ha risentito inevitabilmente della scomparsa del travelling nella prima parte del 2021, ma anche del rallentamento del turismo internazionale nel nostro Paese. Nonostante il positivo contributo, nel corso della passata estate la clientela è stata quasi esclusivamente nazionale.

Dati alla mano, ANIASA ha evidenziato come rispetto al periodo pre-pandemico, il settore del noleggio a breve termine abbia visto dimezzarsi le attivitàridursi un terzo della flotta. Questo, in particolare, ha comportato un approvvigionamento sempre più difficile, soprattutto nei periodi in cui la domanda è stata molto elevata.

Sulla stessa lunghezza d’onda si trova anche il car sharing. A causa della riduzione della mobilità cittadina e del ricorso allo smart working, i noleggi sono calati del 57 per cento rispetto al periodo pre-pandemico. In questo caso, la flotta di auto disponibili è scesa a 6.200 vetture (contro le 8mila del 2019).

L’attenzione dovrà essere posta ora alla richiesta in aumento dovuta ai mesi estivi: il consiglio è di prenotare per tempo perché potrebbero esserci aumenti anche oltre il 60 per cento sulle tariffe, dovuti naturalmente allo squilibrio delle richieste rispetto al parco auto disponibile, peraltro in costante invecchiamento.

La speranza del lungo termine e i numeri del noleggio

L’altro lato della medaglia è caratterizzato proprio dal mercato del lungo termine, che è riuscito a reggere l’urto anche grazie al boom di privati con solo codice fiscale (ormai quasi 100mila).

Questo comparto ha consolidato la crescita del giro d’affari, con un fatturato complessivo di quasi 8.8 miliardi, il +12 per cento rispetto al 2020.

In parallelo, anche la flotta dei veicoli è aumentata del 5 per cento, superando per la prima volta il milione di veicoli.

In generale, a risentire degli eventi più recenti, sono state le immatricolazioni complessive del noleggio. Queste sono infatti passate dalle 482mila unità del 2019 (comprensive di auto e veicoli commerciali), alle 376mila del 2021.

Una piccola contrazione che, però, non arresta l’importanza del noleggio come protagonista della transizione ecologica. Il 47 per cento delle vetture immatricolate, infatti, sono ibride plug-in, mentre il 30 per cento elettriche.

Il noleggio a lungo termine si conferma come il fornitore principale della mobilità aziendale. E, in generale, il segmento capace di assorbire i cicli di breve termine.

Il futuro ruolo del noleggio secondo ANIASA

Rapporto ANIASA noleggio Viano

Alberto Viano, Presidente ANIASA, durante la conferenza stampa

Il nostro Paese è chiamato nei prossimi anni a compiere l’attesa transizione ecologica della mobilità. Proprio per questo l’esclusione delle auto aziendali e del noleggio dagli incentivi messi in campo dal Governo in questa primavera rende oltremodo perplessi“. Queste sono le considerazioni di Alberto VianoPresidente ANIASA che nel corso della conferenza stampa ha approfondito il ruolo che il noleggio può avere nel panorama Automotive e l’importante cambio di rotta richiesto alle istituzioni.

Il noleggio, dati alla mano, è il principale strumento in grado di favorire questa transizione del parco circolante e di accelerare il ricambio dei veicoli più inquinanti. L’esclusione rivela una visione limitata, ancorata al concetto di proprietà del bene auto, che rischia di rallentare il passaggio verso un modello di mobilità più pay-per-use […]

Secondo Viano, del resto, questa evoluzione nel concetto stesso di mobilità porta con sé delle ricadute positive soprattutto in termini di sostenibilità ambientale e sicurezza dei veicoli.

Torneremo presto sui numerosi spunti emersi nella Convention ANIASA con altri articoli di approfondimento.

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