Ponte Morandi, noleggio in azione

Ponte Morandi
Ponte Morandi

A undici mesi di distanza dalla tragedia annunciata e dalle immediate promesse televisive dei governanti circa la ricostruzione del ponte entro un anno, un paio di settimane fa abbiamo assistito alla spettacolare esplosione controllata di ciò che restava in piedi dell’intero viadotto, ultimo atto della demolizione. Ora il cantiere, precedentemente sgomberato dai primi detriti, è pronto per rimuovere anche le ultime macerie e iniziare le prime fasi della costruzione del nuovo ponte.

Ponte Morandi

Tra i numerosi noleggiatori intervenuti nei mesi precedenti, Werent ha fornito in particolare due piattaforme a braccio telescopico Genie® SX-180, impegnate nell’importante e delicato compito di smantellare la struttura del ponte. L’azienda si occupa di noleggio di piattaforme aeree autocarrate, semoventi e ragni, autogrù, sollevatori telescopici, muletti, furgoni e macchine movimento terra. È nata a Martina Franca (Ta) nel 1996 con il nome di Venpa Sud, fino al processo di internazionalizzazione che ha trasformato l’azienda in Werent grazie anche all’apertura delle nuove sedi di Venezia (Marghera) e Ravenna, che si aggiungono alle sedi di Bari (Modugno) e al centro logistico di Taranto.

Il punto della situazione

Il cantiere per la demolizione del Ponte Morandi è stato aperto il 14 dicembre 2018 e, secondo i piani, la demolizione si concluderà quest’estate, in parte contemporaneamente alla ricostruzione del nuovo ponte. L’appalto per la demolizione è stato affidato a un gruppo di 5 aziende alcune delle quali, vista l’esigenza di iniziare immediatamente i lavori di demolizione, fatti i dovuti sopralluoghi tecnici per rilevare lo stato del terreno, gli spazi, le altezze da raggiungere e gli ostacoli sospesi, si sono affidate a Werent per il noleggio di alcune piattaforme aeree da utilizzare nel più breve tempo possibile. Werent aveva ricevuto acquistato da CTE da poche settimane due piattaforme Genie® SX-180: è stata quindi tempestiva la soddisfazione delle richieste dell’azienda milanese.

Un’area di lavoro di dimensioni straordinarie

 Servivano piattaforme a braccio, che gli operai specializzati dell’azienda avrebbero utilizzato in diversi punti del Ponte Morandi per tagliare il ferro e il calcestruzzo della struttura rimasta in piedi, lasciando poi a una gru il compito di effettuarne la rimozione. Enrico Piovan, responsabile della filiale Werent di Marghera racconta quali sfide poneva il cantiere:

Le piattaforme dovevano essere in grado di raggiungere agevolmente l’altezza da capogiro del piano stradale (45 metri) e di estendere il braccio in un’area di lavoro della larghezza di oltre 18 metri, equivalenti alla larghezza della carreggiata del viadotto. A seguito di un’attenta analisi delle esigenze e di una valutazione dei rischi, abbiamo consigliato al cliente la piattaforma a braccio telescopico Genie SX-180, che è stata noleggiata per due unità. Questo modello garantisce un’altezza di lavoro di 56,86 m, la più alta tra i modelli di piattaforme a braccio Genie, e uno straordinario sbraccio orizzontale di 24,38 m, con una capacità in cesta di 340 kg, adeguata a sollevare due operai con le loro attrezzature, anche quelle più pesanti”.

Enrico Piovan

Enrico Piovan

L’ampio raggio di azione della macchina non era l’unica caratteristica chiave necessaria per il lavoro di demolizione. Il terreno del cantiere, pur essendo stato preparato prima dell’inizio dei lavori, presentava irregolarità e leggere pendenze, ma soprattutto era ingombro di residui di smantellamento e particolarmente stretto, limitato da un lato dalle abitazioni rimaste in piedi e dall’altro dalla presenza del torrente Polcevera. Le due Genie SX-180 dovevano inoltre essere consegnate con urgenza e cominciare a lavorare al più presto, a causa della rigorosa organizzazione del lavoro tra le diverse aziende impegnate sul cantiere. Spiega ancora Piovan:

“Il sistema di assali Genie XChassis™, di serie su questo modello, andava incontro sia al problema dell’urgenza del trasporto che a quello del cantiere congestionato, ed è stato sicuramente un fattore importante che ci ha spinto a proporre la SX-180. Questo sistema brevettato Genie consente di estendere o retrarre gli assali della piattaforma SX-180 nell’arco di circa un minuto, garantendo un’eccellente stabilità e rendendo più facile il trasporto. Grazie al profilo ristretto della macchina con gli assali ritratti (solo 2,49 m di larghezza), abbiamo potuto trasportare le due unità noleggiate dal cliente in tempi brevi, su di un truck provvisto di un rimorchio standard, senza necessità di richiedere permessi per trasporti eccezionali fuori misura o l’obbligo di effettuare trasferimenti notturni. Senza contare il vantaggio di poter estendere o ritrarre gli assali in funzione dello spazio disponibile in cantiere, un notevole vantaggio per il nostro cliente.”

Le due Genie SX-180 sono state posizionate a lavorare in due punti diversi del cantiere: è stato necessario avere più macchine operative in diversi punti, poiché non si possono spostare dalla loro posizione di lavoro proprio per mancanza di spazio. Una volta posizionato il chassis, il jib di 3,05 metri, in grado di ruotare orizzontalmente di 60° e verticalmente di 135°, permette agli operai di raggiungere il punto di lavoro desiderato in modo preciso, veloce e agevole, persino nei punti più angusti. La possibilità di traslare la macchina quando il braccio è esteso alla massima altezza, senza dover ritrarre ed estendere il braccio, permette un ulteriore accorciamento dei tempi di lavoro, permettendo alla società demolitrice di risparmiare sensibilmente sui costi di manodopera.

La sicurezza prima di tutto

cantiere Ponte Morandi Le forti raffiche di vento, così frequenti in una città costiera come Genova, e l’intrico di ferro e calcestruzzo risultati dallo smantellamento della struttura del ponte, sono due fattori di rischio che Werent ha considerato nella valutazione del modello di piattaforma più adatto da consigliare al cliente. Commenta Michele Marraffa, titolare di Werent:

“Come noleggiatori la missione principale di Werent è quella di proporre macchine particolarmente adatte per lo svolgimento delle attività lavorative e di cantiere, tenendo sempre alti gli standard di sicurezza sul lavoro. E la Genie® SX-180 è una macchina che sta rispondendo molto bene a questa nostra richiesta, coniugando la sicurezza con un’alta produttività”

Il sistema di assali Genie XChassis™, quando completamente esteso, fornisce un’ampia superficie di appoggio (5,03 x 4,72 metri), ideale in condizioni metereologiche particolarmente difficili. L’Allarme a Contatto Genie Lift Guard™, di serie su tutte le piattaforme a braccio Genie, dal canto suo, offre agli operai impegnati in quota una ragione di tranquillità in più, soprattutto quando si trovano a lavorare in prossimità di un intrico di ferro e calcestruzzo, con la certezza che, in situazioni di possibile rischio, l’allarme può essere facilmente attivato per interrompere le funzioni della macchina e attirare l’attenzione degli operai a terra. Conclude Marraffa:

“La sicurezza deve essere sempre l’aspetto più importante da tenere in considerazione, ma forse nel cantiere della demolizione del Ponte Morandi lo è ancor di più. Trovarsi in questo cantiere di persona non ci lascia indifferenti, perché ci fa ripercorrere con la mente le immagini spaventose del crollo trasmesse in tv. Ci rende ulteriormente consapevoli che la sicurezza sia una responsabilità di tutti e noi in Werent abbiamo fatto della sicurezza sul lavoro e della formazione del personale il nostro punto di forza. Il fatto di essere in questo luogo a dare il nostro contributo alla messa in sicurezza di questa infrastruttura ci fa sentire davvero molto onorati e carichi di spirito di servizio”.

 

 

Tag dell'articolo: CTE Lift, genie, Werent

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