JCB risponde all’appello di Boris Johnson

JCB boris johnson
JCB boris johnson

Il presidente di JCB Lord Bamford ha offerto il proprio aiuto per sopperire alla carenza di respiratori e per salvare le vite dei pazienti affetti dal Coronavirus mobilitando immediatamente un team di ricercatori e ingegneri per esaminare le possibilità di intervento.

La linea di produzione della nuova fabbrica di cabine di Uttoxeter, Straffordshire, è stata fermata il 18 marzo scorso per l’emergenza Coronavirus, insieme ad altri 8 siti produttivi JCB nel Regno Unito. Ora, nel giro di pochi giorni potrebbe riaprire per la messa in produzione di una speciale scocca in acciaio per un respiratore ideato dalla Dyson dal design completamente nuovo, riportando al lavoro circa 50 dipendenti.

Non appena Dyson riceverà l’approvazione dalle autorità al suo prodotto, saranno messi in produzione da JCB un minimo di 10mila pezzi della speciale scocca.

Il presidente JCB, Lord Bamford, ha dichiarato:

“Quando siamo stati contattati dal Primo Ministro eravamo determinati, come azienda britannica, ad aiutare in qualsiasi modo ci fosse possibile. Questo progetto è passato dal design alla produzione in pochi giorni, e sono lieto del fatto che siamo stati in grado di dispiegare le competenze dei nostri talentuosi team ingegneristici, di design e di produzione in così poco tempo ed in un momento di crisi nazionale. Questa è anche una crisi globale, naturalmente, e noi siamo pronti ad aumentare la produzione di scocche qualora questi respiratori venissero richiesti anche da altre nazioni”.

Tag dell'articolo: Coronavirus, JCB

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