Intervista con Edmondo Colliva di Italnolo

Con Edmondo Colliva, fondatore e titolare del franchising Italnolo (oltre 40 Centri sparsi sul territorio), ampliamo il campo visivo della nostra ricognizione. Nei centri del “tutto a noleggio” ci va la piccola impresa per reperire macchine e attrezzature, ma ci va anche il privato in cerca di soluzioni per le proprie necessità o per soddisfare le personali inclinazioni creative (maschio o femmina senza distinzione, anzi sembra che le donne siano frequentatrici interessate più degli uomini). Italnolo, che è stato recentemente candidato a un premio europeo del noleggio, risulta interessante anche per quegli imprenditori che vogliono riqualificare la propria attività, orientandosi verso una direzione di moderna offerta di prodotti che nulla ha a che fare con la piccola e la grande distribuzione commerciale.

Italnolo opera sul mercato italiano da quasi 15 anni: a suo parere quali sono stati i principali cambiamenti nell’approccio al noleggio da parte della clientela in tutto questo tempo?

Alcuni anni fa si noleggiava perché le imprese rincorrevano il lavoro e a volte il noleggio proponeva soluzioni, tempi e modalità semplificate nei confronti di altri sistemi di reperimento di mezzi e attrezzature. In questa fase, si ricorre al noleggio come prima soluzione, in attesa di decidere e soprattutto di verificare la continuità di utilizzo.

Com’è cambiata l’organizzazione Italnolo negli anni?

Prima la clientela si affacciava anche solo per curiosare. Ora non basta più solo proporre, aspettando che la domanda arrivi di conseguenza, bisogna sollecitare e specializzare l’offerta, direttamente, proponendo alla clientela soluzioni dedicate.

Quali sono i vantaggi e gli svantaggi nell’offrire oggi il noleggio generalista?

Per ciò che riguarda i vantaggi, si recuperano clienti e lavoro altrimenti non raggiunte dall’offerta di  noleggio settorista. Lo svantaggio è che il noleggio generalista non è ancora proporzionato per servire i grandi cantieri sul territorio.

Nei centri Italnolo si potrebbe noleggiare di tutto: è davvero così?

Dipende molto dal singolo centro, ma non è proprio così in quanto ci atteniamo a un catalogo che come tale non può contemplare proprio “tutto”.

Quali sono le fasce principali di clientela che frequentano i centri Italnolo e quali ancora non lo frequentano ma dovrebbero farlo?

C’è una grande frequentazione da parte di artigiani, micro imprese, privati operosi, gente che cerca attrezzi per farsi dei lavori per proprio conto, vera clientela privata.

Frequentano meno le grandi aziende, ad esempio quando non hanno compreso la validità di utilizzare il proprio personale in operazioni di lavori in economia, attuabili con la sola fornitura di un semplice attrezzo.

Chi è la figura imprenditoriale ideale per aprire un centro Italnolo? Che genere di costi dovrebbe affrontare e che livelli di ritorno dell’investimento può aspettarsi?

Nessuno in particolare. Certamente risulta meno brillante la figura imprenditoriale proveniente dal commercio piuttosto che dall’industria. Il livello di investimento parte da 450mila euro con un ritorno economico in circa 4 anni.

In che modo la notevole diversificazione dei target di clientela dei centri ha attenuato questo lungo periodo di crisi che ha colpito il noleggio degli specialisti? 

Certamente il noleggiatore generalista ha sofferto meno del settorista, per i motivi che ho siegato anche sopra. Ma anche e soprattutto per l’effetto derivante dall’impegno costante e continuo, che gli viene dalla piccola e diversificata attrezzatura. Certo, i volumi di fatturato sono inferiori, ma questo impegno ha fatto sì che i centri si mostrassero sempre proattivi e propositivi, a dispetto delle strutture di noleggio specializzate, addormentati in attesa di risveglio…

E’ ancora vero che l’italiano non noleggia o noleggia poco perché troppo attaccato alla proprietà?

Assolutamente no! E mai come ora gli italiani hanno capito la lezione.