Il noleggio di beni strumentali come attività di supporto

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“Il noleggio può essere essenziale a tante tipologie di settori: produzione, commercio, sanitario, costruzioni, energia, agroalimentare, agricoltura, eccetera”.

Così comincia la lettera, a firma del Presidente dell’Associazione, Mauro Brunelli, che è stata inoltrata venerdì scorso alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e ai Ministeri di competenza (Sviluppo Economico, Trasporti, Lavoro) al fine di ottenere un maggiore riconoscimento del settore in questa delicata fase di riaperture graduali.

Un atto doveroso che, se preso in considerazione, ci si auspica possa generare anche un passo concreto verso un riconoscimento normativo più preciso del settore, con conseguente inquadramento giuridico delle aziende autorizzate e un innalzamento della qualità e della professionalità dei player singolarmente e nel loro insieme, tanto atteso quanto, ormai, urgente.

Sono attese, quindi, notizie circa la risposta che il Governo vorrà dare alla richiesta.

Mauro Brunelli

Mauro Brunelli

“Il nostro è un settore strategico – prosegue Brunelli – che opera in tutto il territorio nazionale tramite punti noleggio, fornendo vari servizi alle aziende: macchine per la logistica, per la movimentazione, energia, macchine settore agricolo, container, servizi a supporto delle protezioni civili e ospedali temporanei, attrezzature, oltre a garantire assistenza ai beni noleggiati e l’espletamento dei relativi adempimenti burocratici. Il tutto, nel rispetto delle normative di sicurezza previste per l’uso delle macchine e in attuazione dei protocolli di sicurezza disposti a seguito della pandemia di Covid-19.

A oggi possiamo operare solo come attività funzionali alle filiere aperte, inviando comunicazione alle prefetture di riferimento, con modulistiche diverse per ogni area e solo sotto richiesta del cliente.

Per aiutare in concreto tutte quelle aziende che sono attualmente operative e necessitano del nostro supporto in tempi rapidi, per situazioni di emergenza o comunque non preventivabili (ma che pure si verificano con frequenza nelle attività produttive) chiediamo di essere annoverate fra le attività essenziali, alle quali è consentita l’apertura senza limitazioni. Questo per consentire la fornitura dei beni/servizi richiesti dalle suddette imprese, che spesso necessitano di tempi strettissimi per la messa messa in funzione/consegna. Per agevolare l’individuazione delle attività cui la nostra richiesta si riferisce, vi elenco di seguito i codici Ateco di riferimento: 77.31.00 – 77.39.10 – 77.32.00 – 77.39.91 – 77.39.93

Comprendiamo e condividiamo le preoccupazioni e le esigenze di tutela del primario bene della salute pubblica, che hanno orientato le decisioni sul blocco delle attività. Ma ci preme al contempo sottolineare come il consentire l’operatività del settore noleggio beni strumentali contribuisca al bene della comunità, supportando l’attività delle imprese attive che necessitano di assistenza e forniture tempestive ed efficienti”.

Assodimi firma la richiesta in quanto associazione membro di Confindustria-Federvarie, di Ance e di ERA (European Rental Association), in rappresentanza di molte tra le più importanti aziende di noleggio di macchine e attrezzature industriali e da cantiere italiane.

 

 

Tag dell'articolo: Assodimi, Coronavirus

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