Il ladro d’auto? Un professionista hi-tech

4 Marzo 2020

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Cresce il numero delle vetture rubate ogni giorno sulle strade italiane (287) e diminuisce la percentuale di ritrovamento (sotto la soglia del 40%). Nel 2018 si sono perse le tracce di oltre 63mila veicoli, rubati su commissione e instradati su mercati esteri o “cannibalizzati” per il mercato nero dei ricambi.

I Suv continuano a essere i veicoli più ambìti dai ladri, che sempre più spesso utilizzano dispositivi hi-tech per sottrarre l’auto: il 25% dei furti dei Suv e delle vetture di ultima generazione viene portato a termine in questo modo, beffando i sistemi di protezione in soli 30 secondi. Il metodo hi-tech più diffuso? Il “relay attack”. Campania, Lazio e Lombardia restano le Regioni più a rischio: Panda, 500 e Lancia Ypsilon i modelli preferiti dal business criminale. Una soluzione per contrastare efficacemente questa piaga arriva dall’abbinamento della tecnologia in radiofrequenza con le soluzioni telematiche.

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Il nuovo dossier di LoJack

Sono questi i principali trend che emergono dal “Dossier annuale sui furti d’auto” elaborato da LoJack Italia che ha raccolto e analizzato i dati forniti dal Ministero dell’Interno e li ha integrati con quelli provenienti da elaborazioni e report nazionali e internazionali sul fenomeno.

Dopo 5 anni di costante e graduale calo, i furti sono tornati a crescere: nel 2018 sono stati 105.239 gli autoveicoli sottratti (287 al giorno), +5,2% rispetto ai 99.987 registrati nel 2017. Un’inversione di tendenza preoccupante, in quanto ritrovare le auto rubate si rivela sempre più complicato. Lo scorso anno solo 41.632 sono state restituite ai legittimi proprietari, il 39,5% (era il 44% nel 2016 e addirittura il 53% nel 2007). Le restanti 63.607 vetture rubate sono sparite nel nulla, trasportate all’estero (soprattutto verso Serbia, Albania e Slovenia oppure verso l’Africa, l’estremo Oriente o il Brasile) e rivendute come auto usate o smontate nel giro di poche ore per il redditizio mercato nero nazionale dei ricambi.

Le zone rosse e le vetture più a rischio

 Il fenomeno dei furti d’auto si polarizza intorno a cinque Regioni in cui si concentrano oltre 84mila episodi e che lo scorso anno hanno, tutte, registrato un aumento di questi reati. A seconda della città e della Regione in cui si vive le probabilità di restare vittima di un furto d’auto e successivamente di ritrovarla possono cambiare in modo significativo. Il primato dei furti spetta alla Campania (21.577 sottrazioni e +8% vs il 2017), seguita dal Lazio (19.232 e + 4%), Puglia (17.818 e +14%), Lombardia (13.004 e +1%) e Sicilia (12.920 e +6%).

Nel nostro Paese le zone quasi “theft free” (sotto la soglia dei mille furti d’auto) sono, come intuibile, le Regioni meno estese e per lo più collocate nel Nord-Italia: Valle D’Aosta (22 casi), Trentino Alto Adige (324), Molise (337), Basilicata (380), Friuli Venezia Giulia (436), Liguria (605), Marche (777). Le Regioni in cui le percentuali di ritrovamento della propria auto dopo il furto si riducono al lumicino restano il Lazio (28% dei recuperi del totale auto sottratto) e la Campania (34%).

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Le vetture più rubate

 La top ten delle auto maggiormente “nel mirino” evidenzia nelle prime posizioni i modelli più diffusi sul mercato, con il costruttore nazionale protagonista. In testa la FIAT Panda (circa 11mila sottrazioni), seguita dalle FIAT Cinquecento (7.387), Punto (6.560) e dalla Lancia Y (3.752). Completano la graduatoria la Volkswagen Golf (2.661), la Ford Fiesta (2.138), la Smart Fortwo Coupè (1.824), la Renault Clio (1.655), la FIAT Uno (1.629) e la Opel Corsa (1.277). Anche guardando ai modelli, il business dei furti appare evidentemente concentrato sui primi dieci che complessivamente rappresentano una quota del 43% del totale rubato.

Anche nel 2018 si è confermato il focus delle bande criminali sui furti degli Sport Utility Vehicle, che conservano mediamente un valore economico più elevato (oltre i 20mila euro) rispetto alle autovetture e risultano perciò più profittevoli, in particolar modo nei casi di sottrazione su commissione. Dopo l’aumento dei furti dell’8% registrato nel raffronto 2017 vs 2016, anche lo scorso anno questo particolare business ha visto crescere i propri numeri (+7%, da 4.623 a 4.940 unità) e aumentare la propria concentrazione in tre Regioni che da sole rappresentano quasi circa il 60% del fenomeno: Lazio (1.189), Puglia (911) e Campania (909 e un boom del +38% nel 2018). L’attenzione della criminalità organizzata verso questo segmento e la determinazione nell’appropriarsene è confermato anche dalle ridotte percentuali di recupero in caso di furto: meno di 1 su 3 (31%) viene ritrovato. La classifica dei Suv preferiti dai ladri vede nelle prime 5 posizioni: Nissan Qashqai (616 unità rubate), Range Rover Sport (550), Land Rover Evoque (416) e Toyota RAV 4 (359), Kia Sportage (287).

Nella prossima settimana pubblicheremo un articolo in cui cercheremo di analizzare una per una le tecniche più diffuse evidenziando i principali strumenti di difesa da questo nuovo assalto criminale ad alta efficacia tecnologica.

Tag dell'articolo: furti auto, LoJack

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