ANIASA, focus sul mercato 2020 e 2021

Aniasa focus mercato
Aniasa focus mercato

In questi ultimi giorni, che ci separano dalla fine di un 2020 anomalo, abbiamo chiesto alle Associazioni del settore di tirare le fila, traendo le dovute conclusioni e lanciando uno sguardo al 2021. Oggi, in particolare, riprendiamo uno dei testi ANIASA, analizzando e commentando l’andamento del mercato dell’autonoleggio e le proposte che la stessa Associazione ha lanciato al Governo italiano.

Le differenze tra 2019 e 2020

Prima di addentrarci in queste considerazioni, è importante fare una premessa. Premessa che guarda al 2019, anno in cui il mercato del noleggio veicoli ha subito un’importante spinta e sviluppo.

Lo scorso anno, infatti, sono stati immatricolati 520.000 veicoli, il 25% del mercato nazionale. Sono stati inoltre forniti servizi di mobilità e trasporto a 85.000 aziende e 2.900 Pubbliche Amministrazioni. Ma non solo. Anche il settore del turismo è stato fortemente incluso in queste fasi di sviluppo, tanto a livello nazionale quanto a livello internazionale.

Infine, nell’ultimo anno hanno assunto sempre più interesse e importanza servizi di vehicle sharing, soprattutto per quanto riguarda le città metropolitane.

Inevitabilmente, la pandemia ha portato con sé conseguenze gravi nei confronti del settore del noleggio e dello sharing. La spinta alla new mobility registrata precedentemente, ha subito una forte battuta d’arresto. Crisi economica, telelavoro, sospensione dei flussi turistici: sono gli elementi che più hanno impattato sul mondo dell’autonoleggio.

Sul fronte immatricolazioni, questo si è tradotto in un calo del -40.5 per cento. Per la fine dell’anno, poi, sono stimate 130.000 unità in meno rispetto al 2019.

ANIASA, focus sul mercato 2020 e 2021

© Aniasa, elaborazione su dati Unrae – immatricolazioni auto per canale, gennaio/novembre 2019-2020

Ripartenza targata 2021

Sulla base dei dati raccolti nel corso dell’anno, ANIASA ha evidenziato la necessità di adeguati interventi per i comparti dell’automotive e del turismo. A tal proposito, l’Associazione ha elencato 4 punti fondamentali che, nel 2021, dovrebbero essere portati all’attenzione del Governo italiano.

1. Credito di imposta

In merito a questo aspetto, ANIASA propone di ripristinare le agevolazioni per i veicoli a uso strumentale. L’obiettivo è quello di riavviare il ciclo di rinnovo del parco veicoli, rendendolo più coerente con la vita economica di questa tipologia di beni. Alla base della proposta, l’Associazione riporta i vantaggi fiscali, economici e finanziari che il superammortamento introdotto nel 2016 aveva portato con sé all’interno del settore. Ma non solo. Prima di essere sostituita dal credito di imposta, la misura aveva comportato anche un aumento di 64.000 immatricolazioni di veicoli Euro 6 tra il 2016 e il 2017. Di conseguenza, secondo ANIASA, l’agevolazione andrebbe estesa anche ai veicoli e agli altri mezzi di trasporto come autovetture, autocaravan, ciclomotori e motocicli.

2. Adeguamento a livello comunitario della detraibilità dell’IVA e della deducibilità dei costi per auto aziendali

ANIASA ha evidenziato un grave disallineamento, in ambito europeo, in termini di detraibilità dell’IVA e deducibilità dei costi. Una situazione. che rende meno competitive le aziende nazionali (in particolare per l’export) rispetto a quelle europee, su un asset importante come quello dell’auto aziendale. Questa stessa disparità, inoltre, schiaccia le potenzialità economiche del mercato dell’auto aziendale. Di conseguenza, ANIASA propone che questo sia uno degli aspetti principali su cui porre l’attenzione in fase di rilancio del mercato. Questo soprattutto perché l’andamento economico italiano appare molto debole rispetto agli altri paesi europei, in particolar modo con riferimento proprio alla performance sull’export.

ANIASA, focus sul mercato 2020 e 2021

© Aniasa, dati (in base aliquote vigenti al 1.1.2020 in UE e GB) sulla detraibilità e deducibilità in altri paesi europei

3. Agevolazioni per l’acquisto di un veicolo usato Euro 6

In generale, il mercato Automotive ha già avanzato delle richieste molto importanti. In seguito al primo lockdown, è stata prevista una riduzione del 40% degli oneri fiscali sul trasferimento di proprietà di un veicolo Euro 6 o con emissioni non superiori a 60 g/km acquistato a fronte di contestuale rottamazione di un veicolo usato ante Euro 4. Una scelta, questa, che ha l’obiettivo di rinnovare un parco auto circolante ormai decisamente vetusto.

Tuttavia, secondo ANIASA ci sono ancora diversi punti da chiarire e a cui il Governo dovrebbe prestare maggiore attenzione. Migliorando le agevolazioni attualmente previste, infatti, sarebbe possibile raggiungere le fasce di contribuenti con reddito medio-basso, che ad oggi utilizzano vetture molto datate e con motorizzazioni inevitabilmente molto inquinanti.

ANIASA, focus sul mercato 2020 e 2021

© Aniasa, elaborazione su dati Unrae – immatricolazioni per alimentazione gennaio/novembre 2019-2020

4. Riduzione dell’aliquota dell’IVA per i servizi connessi al turismo

ultimo punto riguarda il rilancio del settore del turismo. Per far fronte a questo aspetto, solo per il 2021, ANIASA propone quindi che l’aliquota IVA agevolata del settore turistico del 10% venga estesa anche al settore del noleggio veicoli a breve termine. Questo comporterebbe notevoli effetti positivi sia a livello finanziario che economico, includendo l’intera filiera del turismo.

Conclusioni

Per concludere, quindi, possiamo dire che il 2020 non è stato certamente un anno facile per il settore Automotive, a partire dal comparto del noleggio.

Non sono arrivati i giusti aiuti per permettere la piena ripartenza. Soprattutto, tutti gli aspetti elencati nei dati ANIASA appena riportati, non sono stati adeguatamente analizzati in vista di una loro eventuale applicazione.

Nonostante la lenta ripresa degli ultimi mesi, l’Automotive (comprensivo non solo delle auto vetture, ma anche dei ciclomotori e dei veicoli destinati al trasporto di materiale) ha bisogno di aiuti più concreti.

Tutte le proposte ANIASA sono state adeguatamente argomentate e dimostrano il potenziale che l’intero settore ha a disposizione per rialzarsi. È necessario leggerle e analizzarle con cura, per permettere a uno dei settori più colpiti e più importanti sul territorio italiano, di tornare a una certa normalità.

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