Cambio al vertice di Kiloutou Italia

cofiloc escavatori
cofiloc escavatori

Esattamente tre anni fa di questi tempi davamo in anteprima la notizia dell’acquisizione di Cofiloc da parte di Kiloutou. Qualche giorno dopo, pubblicavamo una bella e ampia intervista con il fondatore di Cofiloc, Ivano Buso, storico pioniere del noleggio italiano.

Nel frattempo, le politiche di sviluppo della multinazionale francese guidata in Italia da Carlo, uno dei figli di Ivano, hanno portato all’acquisizione di due altri importanti noleggiatori di casa nostra: la bergamasca Elevo (2018) e la veneta Sticar (2019).

La famiglia Buso aveva fin qui mantenuto un piede nell’azienda, dato che Carlo ha ricoperto egregiamente la carica di Amministratore Delegato portando la compagine a un livello ancora più solido dal punto di vista dei numeri e della qualità.

E’ però notizia dei giorni scorsi che Carlo Buso da ieri ha lasciato sia la carica sia l’azienda, notizia confermata dall’interessato in un’intervista rilasciata al portale “La Tribuna di Treviso”. Gli succede Yann Canari, già direttore generale in Italia e in Polonia per il Gruppo francese, a cui facciamo i nostri auguri.

“Il mio ruolo è stato quello di traghettare l’impresa a conduzione familiare nelle mani di una società multinazionale – dice Carlo – mantenendo il nostro dna e le nostre politiche economiche e sociali, per creare un gruppo coeso e solido. Lascio la Kiloutou con un fatturato di 52 milioni di euro, 20 filiali, 217 dipendenti e 5.425 mezzi”.

Ivano e Carlo Buso

Carlo Buso con il papà Ivano

Si tratta naturalmente di un avvicendamento programmato, e probabilmente per Carlo si prospetta ora una nuova carriera nelle attività di famiglia, nel frattempo avviate dal padre Ivano (che non poteva certo rimanere fermo) nel settore immobiliare.

Al momento restano in Kiloutou i fratelli Alessandro (agli investimenti del Gruppo e Krizia (risorse umane), ma fa comunque un certo effetto vedere che la famiglia Buso si avvia a uscire definitivamente dalla ditta di San Biagio fondata nel 1980.

Speriamo che i francesi siano così avveduti da mantenere in futuro almeno il glorioso marchio della Cofiloc.

“Mio padre è stato un pioniere – sono sempre parole di Carlo – perché aveva già compreso il grande valore del noleggio delle macchine alle imprese edili, che spesso dismettevano i mezzi acquistati, prima della fine della loro vita, con un impatto enorme sull’ecosostenibilità. Abbiamo sempre redistribuito gli utili nell’azienda stessa, non li abbiamo mai portati a casa, perché volevamo migliorarla. Tanto che le multinazionali straniere, come la Kiloutou, sono arrivate a investire da noi. Da amministratore delegato ho mandato in porto l’acquisto dell’azienda bergamasca Elevo e della padovana Sticar. La più grande soddisfazione è stata il far sentire il personale come parte di una grande famiglia anche quando abbiamo dato le chiavi alla Kiloutou. A sei mesi dalla mia nomina ho istituito un welfare aziendale con bonus da usufruire sottoforma di servizi, come cure mediche o viaggi, e in tre anni ho assunto 50 persone”.

Tag dell'articolo: Cofiloc, Kiloutou

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