Si riaccendono i riflettori sul calcestruzzo

GIC - Giornate Italiane del Calcestruzzo
GIC – Giornate Italiane del Calcestruzzo

I fatti di cronaca di metà agosto hanno portato traumaticamente al centro del dibattito politico e mediatico il calcestruzzo, la sua manutenzione, i suoi tempi di obsolescenza e la messa in sicurezza di ponti e viadotti, ma non solo, costruiti utilizzando le diverse composizioni di questo conglomerato che, piaccia o no, costituisce la struttura di molte opere pubbliche italiane e internazionali.

GIC 2018 - Giornate Italiane del Calcestruzzo

Ai toni scomposti e starnazzanti della classe politica (tutti inclusi) di fronte ai media specie nel momento in cui l’attenzione resta alta per via del balletto delle responsabilità, siamo ormai purtroppo abituati. Non dovremmo invece abituarci a relegare il problema nel dimenticatoio, almeno non prima di aver trovato una soluzione concreta a chi sta subendo i disagi più pesanti, nella fattispecie a chi abita e si muove a Genova e a chi deve lasciare la propria casa perché in zona di pericolo.

L’imminente GIC, Giornate Italiane del Calcestruzzo (Fiera di Piacenza, 8-10 novembre) capita perciò nel momento giusto, ora che l’interesse deve essere rivolto alla concretezza.

A pochi giorni dall’apertura della manifestazione, abbiamo intervistato Fabio Potestà patron del GIC, una persona che peraltro a Genova ci è nata, vive e lavora.

Potestà, si ritiene soddisfatto dei risultati raggiunti nella fase organizzativa?

Per consuetudine, non mi dico mai soddisfatto di un evento prima che questo abbia avuto luogo. Infatti, la mia soddisfazione dipende sempre dai commenti ricevuti sia dagli espositori che dai visitatori al termine delle fiere da noi organizzate.
Non vi è dubbio, comunque, che tutta la nostra squadra si è prodigata al massimo per organizzare un evento le cui dimensioni possono già dirsi ragguardevoli anche a livello europeo, un fatto questo che ritengo consentirà al GIC di entrare a far parte dell’elenco delle più rilevanti fiere internazionali del settore.

Quali saranno i momenti di maggiore attrazione per il pubblico visitatore?

Il comparto del calcestruzzo si sviluppa in molteplici ramificazioni che sono: quella delle macchine, attrezzature e tecnologie per la costruzione, manutenzione e ripristino delle strutture in calcestruzzo armato (anche in zone sismiche), ma anche quelle necessarie per la produzione di prefabbricati e manufatti in calcestruzzo.
Altri importantissimi comparti, sono anche quelli relativi alle pavimentazioni continue in calcestruzzo ad uso industriale, commerciale e aeroportuale e quello dei massetti, nonché quello delle macchine, attrezzature e tecnologie per la demolizione e la decostruzione delle strutture in calcestruzzo, la frantumazione, il riciclaggio e il trasporto degli inerti, due macro-comparti  questi che ci hanno suggerito di presentare al GIC 2018le aree tematiche Conpavitexpo-Concrete Paving Technologies Expo e Idrexpo-Italian Demolition & Recycling Expo che occupa il padiglione 2 della mostra piacentina. Per queste ragioni, ogni singolo visitatore riuscirà a trovare nell’arco dei 3 giorni della fiera molteplici spunti di interesse accresciuti anche dai numerosi convegni che si terranno collateralmente ad essa.

Dopo il crollo del ponte Morandi il dibattito tecnico sul calcestruzzo ha coinvolto anche i media generalisti: sotto quali punti di vista verrà trattato l’argomento durante le giornate del GIC?

Non vi è dubbio che il crollo del viadotto Polcevera di Genova (erroneamente chiamato Ponte Morandi) ha accresciuto l’interesse dell’opinione pubblica verso la tematica del calcestruzzo, e soprattutto su quella della durata delle strutture costruite con quel materiale e sulle tecnologie presenti sul mercato per il loro monitoraggio e la loro manutenzione.

Ben consapevoli della notevole attualità dell’argomento anche da parte del mondo mediatico generalista, abbiamo pensato di organizzare nella mattinata dell’8 Novembre prossimo – giornata inaugurale del GIC 2018 – una tavola rotonda sul tema “14 agosto 2018: dal crollo del viadotto Polcevera di Genova una svolta per le infrastrutture italiane?”, alla quale abbiamo invitato sia come relatori che come partecipanti i più alti responsabili del mondo istituzionale, imprenditoriale e associativo, nonché tutta la stampa specializzata (e non solo).

Sempre per dare un maggior contenuto informativo ai visitatori del GIC, segnalo che ad uno dei convegni che si terranno collateralmente alla mostra piacentina, interverrà anche l’Ing. Christian Tridon Presidente della Strres, il più importante organismo francese dedicato alla manutenzione delle strutture in calcestruzzo (www.strres.org) che illustrerà quanto viene realizzato in Francia per il monitoraggio e la manutenzione dei ponti in calcestruzzo.

In che modo il dibattito tecnico al GIC riuscirà a coinvolgere il livello politico?

Come potrete verificare dal sito www.gic-expo.it, è stata massiccia l’attenzione da parte delle Istituzioni al nostro ancor giovane evento, al punto che hanno concesso il loro patrocinio al GIC, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il Ministero dello Sviluppo Economico, il Ministero del Lavoro e delle politiche Sociali, l’Osservatorio sul Calcestruzzo e sul Calcestruzzo Armato, ma anche Anas, Aiscat e Enace, proprio in questi ultimi giorni, la Conferenza delle Regioni e delle Province, a conferma che la problematica collegata alle strutture in calcestruzzo è ritenuta di grande interesse anche da parte di tutte le 20 Regioni e le 107 Province italiane.

Azzardato, al momento, annunciare quali e quanti saranno i Ministri, Sottosegretari  e i membri del Parlamento che saranno presenti al GIC, anche perché la loro partecipazione viene spesso confermata solo alcuni giorni prima dell’apertura degli eventi.

Fabio Potestà

Fabio Potestà, organizzatore delle GIC 2018

A proposito di ponti, qual è il ponte in cui le due importanti manifestazioni che lei e il suo staff organizzate, GIC e GIS, possono definirsi collegate tra loro?

Il mercato è sempre l’azionista di maggioranza di tutte le manifestazioni fieristiche e non vi è dubbio che una delle più pressanti richieste a noi pervenute dalla nostra clientela è quella di organizzare eventi di nicchia altamente specialistici, di breve durata e dai costi di partecipazione particolarmente contenuti. Per questo motivo, abbiamo cercato di tenere separati i nostri due eventi GIC e GIS, anche se la tematica del sollevamento e della movimentazione è presente nella filiera del calcestruzzo. Come potrete verificare dall’elenco degli espositori, sono infatti presenti al GIC anche costruttori di ponteggi (sia speciali che autosollevanti) utilizzati per gli interventi di manutenzione sui piloni dei ponti e per le attività di demolizione di alcune strutture in calcestruzzo (quali, per esempio, le ciminiere), ma anche alcuni costruttori di carriponte, nonché 2 importanti produttori esteri di rimorchi e attrezzature per il trasporto degli elementi prefabbricati, e un costruttore di gru cingolate, macchina estremamente versatile che può essere utilizzata sia per le attività all’interno dei capannoni industriali che per quelle di montaggio degli impianti di betonaggio, e non solo.

Ci può già svelare qualche nuovo progetto che coinvolgerà in futuro altri settori?

Questa è una domanda alla quale non posso (ancora) rispondere.

Sia il GIC che il GIS sono manifestazioni che non erano ancora presenti sul mercato italiano e l’indiscutibile crescita di entrambi gli eventi va in parte a compensare gli enormi sforzi, sia organizzativi che finanziari, che abbiamo dovuto affrontare.

Non vi nascondo, comunque, che sono allo studio altre due manifestazioni di nicchia dedicate a comparti merceologici nei quali la Mediapoint ha una più che ventennale conoscenza, ma è certamente ancora prematuro poterne parlare in maniera più dettagliata.

Tag dell'articolo: GIC

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