Cresce senza sosta il mercato del noleggio USA

L'ARA prevede un'accelerazione del mercato del noleggio USA
Cresce fortemente il mercato del noleggio USA

L’American Rental Association (ARA) ha aggiornato le proprie stime quinquennali per il mercato del noleggio in Nordamerica. Le previsioni dell’associazione vedono il mercato del noleggio superare il valore di 71,7 miliardi di dollari nel 2022 (di cui 65,4 miliardi negli USA e 6,3 miliardi in Canada).

L'ARA prevede un'accelerazione del mercato del noleggio USA

Ancora una volta, l’aggiornamento trimestrale dei dati porta una revisione al rialzo delle stime rispetto alle edizioni precedenti. In particolare, a trainare il mercato americano del noleggio nel 2018 e nelle previsioni per il 2019 è la crescita dell’economia USA nel suo complesso.

Anche se il tasso di crescita del PIL americano molto probabilmente rallenterà nel 2019, si dovrebbe comunque mantenere un’espansione dell’economia. Il settore del noleggio a stelle e strisce, inoltre, dovrebbe continuare a crescere a ritmi superiori a quelli dell’economia nel suo complesso.

Negli Stati Uniti il noleggio di macchine e attrezzature dovrebbe aver chiuso il 2018 con ricavi complessivi pari a 53,04 miliardi di dollari, in aumento del 7,6% rispetto al 2017. I ricavi dovrebbero salire di un altro 5,5% nel 2019, del 5,9% nel 2020, del 5,1% nel 2021 e del 4,7% nel 2022.

A livello di segmenti, quello delle attrezzature dovrebbe salire con ritmi ancora superiori a quelli della media, mentre il noleggio per industria e costruzioni (il maggiore per dimensioni in assoluto) a ritmi leggermente più lenti di quelli indicati poco sopra.

In generale, se si guarda ai dati del 2018, la flessibilità e la capacità di crescita dell’economia americana, un po’ a sorpresa ha sostenuto molto il mercato del noleggio, nonostante l’incertezza politica e l’oscillazione dei prezzi del petrolio.

Tuttavia a questo si aggiungono altri fattori. Secondo Scott Hazelton, Direttore della società Off Highway Research, che ha curato la redazione del Rapporto, l’andamento dei ricavi da noleggio dipende dalla sua penetrazione nel mercato di riferimento, dall’utilizzo e dai canoni.

Un’economia in piena crescita come quella americana, che genera molta domanda di noleggio, consente ai noleggiatori di praticare prezzi (canoni) più alti: questo sembra essere stato uno dei driver principali del mercato americano nel 2018. Un altro elemento, probabilmente limitato ad alcuni segmenti (come le macchine di piccole dimensioni) è stato la difficoltà dei produttori nel soddisfare la domanda, che ha portato a un aumento della penetrazione del noleggio come canale di utilizzo sostitutivo. Da ultimo, c’è incertezza su quanto potrà durare ancora il ciclo di crescita economica che va avanti da sempre più tempo: questo potrebbe, nel 2019, spingere le aziende a noleggiare e non impegnare risorse per il lungo termine.

L’andamento degli investimenti

Proprio per questo, invece, saranno i noleggiatori a non esagerare con i nuovi investimenti in parchi mezzi, a parte il rinnovo dei mezzi obsoleti e alcuni investimenti specifici ad alta tecnologia, per non rischiare troppo.

L’investimento in acquisto e rinnovo delle flotte a noleggio dovrebbe infatti restare stabile nei prossimi anni, con tassi di crescita che toccheranno un massimo al 4,5% nel 2020, per poi rallentare negli esercizi successivi. In ogni caso, come detto, si tratta di tassi di crescita inferiori a quelli dei ricavi.

Anche il mercato del noleggio nordamericano potrebbe su questo fronte risentire negativamente dell’aumento dei dazi e delle barriere al commercio internazionale, a causa da un lato dell’aumento dei costi di acquisto delle macchine, e dall’altro dal rischio di crescita della pressione fiscale.

I fattori di rischio

Non mancano infatti vari tipi di eventi negativi che potrebbero rovinare la festa ai noleggiatori americani. L’instabilità in Medio Oriente è aumentata, così come i motivi di conflitto commerciale tra USA ed Europa. Poi ci sono i rischi di blocco del governo (il cosiddetto shutdown) e quelli che la Federal Reserve alzi in maniera eccessiva i tassi di interesse, provocando una doccia fredda per l’economia.

Uno sguardo al Canada

In Canada il mercato del noleggio dovrebbe essere cresciuto del 4,3% nel 2018, arrivando a toccare un valore complessivo di 5,4 miliardi di dollari. I tassi di crescita previsti per i prossimi anni sono del 4,8% nel 2019, del 4,7% nel 2020, del 3,8% nel 2021 e del 2,6% nel 2022.

Il noleggio canadese, che non opera in un’economia potenziata da recenti tagli fiscali (anzi, in Canada si è dovuti intervenire per raffreddare un mercato immobiliare “surriscaldato”), crescerà quindi a tassi più ridotti, ma potrà beneficiare comunque della spinta dell’economia di oltre confine, e a anche di una situazione più chiara sul fronte dei rapporti commerciali tra i due paesi.

Tag dell'articolo: mercato del noleggio

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