Ma dove viviamo?

Ma dove viviamo sicurezza
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Giovani pakistane uccise e sotterrate, manifestanti esasperati falciati dai colleghi sul camion, proiettili volanti al parco la domenica. Il tutto mentre il sistema borsistico globale dimostra tutta la sua fragilità per una bibita preferita a un’altra durante una conferenza stampa di uno sportivo con la terza elementare. Ma, nonostante tutto questo, la notizia che mi fa sbattere i pugni sul tavolo è un’altra.

Un ragazzo di sedici anni della provincia di Brescia, in alternanza scuola-lavoro, è precipitato da cinque metri da una piattaforma aerea ed è in fin di vita. Era in piedi sulla ringhiera del cestello ad attaccare striscioni pubblicitari, pare che la PLE sia stata urtata da un altro veicolo.

Cosa ci faceva un minorenne su una PLE senza indossare un idoneo DPI atto a trattenerlo in cesta?

E come è possibile che una PLE sia urtata da un altro veicolo? Era stata ben delimitata l’aeree di lavoro?

Già con questi pochi elementi si capisce che siamo alla follia!

Ma quei docenti cosa stavano insegnando al povero 16enne e ai suoi compagni?

Quale era il tema dell’alternanza scuola-lavoro, il far west?

E poi chi sono questi docenti? Chi li controlla? Che cosa insegnano, il machismo e l’inosservanza delle norme?

È così che facciamo crescere ed educhiamo i nostri giovani? A stare a cavalcioni su una PLE, senza cintura?

E nel frattempo che cosa fa Confindustria?

Che cosa fa la politica, oltre a scrivere libri autocelebrativi inutili e illeggibili?

E la società civile?

Che cosa fa la società civile? Chatta? Posta foto dal hub vaccinale pensando che “ora sono a posto coi miei doveri civici”?

Nel frattempo, la gente cade dalle piattaforme aeree, precipita dalle impalcature, viene travolta o risucchiata da macchinari precedentemente manomessi per aumentare la produttività.

Operai in sciopero per difendere un minimo di dignità vengono investiti da camionisti esasperati da margini (economici e di tempo) ridotti all’osso. Nelle fabbriche e nei cantieri si viene schiacciati dai carichi sospesi…

Abbiamo una media di tre morti sul lavoro al giorno, ma sembra che tutto sia normale.

Neanche la “sinistra” ormai si indigna più! Anche perché sta meglio nei salotti, la “sinistra”.

E all’orizzonte cosa abbiamo?

Abbiamo il bonus per rifare le facciate, il 110 per cento di sconto fiscale che fa tutti contenti: chi è felice per il recupero fiscale chi per i prezzi gonfiati; tutti di corsa ad accaparrarsi cantieri, materiali e ponteggi, in attesa del credito di imposta (anticipato dalle banche dietro lauto compenso, felici pure loro).

Ma della sicurezza qualcuno ancora si ricorda?

Il nostro legislatore se ne sta ancora occupando?

Avevamo un progetto, un’idea di defiscalizzare gli oneri della sicurezza.

Non c’è stato un politico che ci abbia ascoltato; anzi, alcuni ci hanno dato anche l’appuntamento a Roma, ma poi non si sono fatti trovare, questa la verità!

E allora andiamo avanti, c’è l’inno di Mameli alla tv, c’è la squadra di Mancini che tiene tutti uniti e orgogliosi di essere italiani.

Sperando non ci sia il blackout durante la partita…

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