Ha ancora senso?

noleggio_ha ancora senso copertina
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Da quando è iniziata la pandemia anche il noleggio sta affrontando alcune sfide cruciali, evolutive quanto inevitabili.

Proiettarsi in una dimensione moderna e futuribile significa fare qualcosa di concreto per lasciarsi alle spalle i peccati originali che condizionano la percezione del noleggio nel mercato, visto ancora come un’attività di basso valore e che può quindi essere oggetto di trattative al ribasso.

Sia che stiate portando avanti da soli queste sfide, mettendo mano ai processi aziendali e alla formazione del personale, sia che abbiate scelto di farlo con modalità di aggregazione innovative, superando le logiche assurde della cattiva competizione, questo percorso è ormai irreversibile.

Tuttavia, non tutti hanno deciso di intraprendere queste sfide. Anzi, molte aziende che si sono autodefinite noleggiatori – o che qualcuno ha autorizzato loro a farlo – nemmeno le percepiscono.

Abbiamo sempre fatto così

In questo quadro evolutivo bisogna chiedersi se ha ancora senso rimanere ancorati alle vecchie consuetudini. È una domanda retorica, certo che non ha senso!

Lo sanno anche i muri che pensare “abbiamo sempre fatto così” è l’anticamera dell’estinzione, dato che evolversi è necessario.

La vera domanda è chiedersi piuttosto in che modo mettersi in gioco; quali responsabilità assumersi, in proprio o insieme, per costruire uno scenario in cui al noleggio venga riconosciuta una sempre maggiore dignità, sia agli occhi del legislatore sia a quelli del mercato, inteso come l’infinito mondo dei potenziali utilizzatori.

A meno che non si continui a considerare questo mondo come un insieme indistinto che pensa al noleggio come qualcosa di indifferenziato. Un servizio confuso con le macchine, per cui c’è domanda, ma che viene offerto senza differenze qualitative ed è fruibile nello stesso modo indipendentemente da chi lo offre.

In chiave moderna, il ruolo del noleggio è proporsi come l’elemento centrale di una forte spinta economica per uscire dal vecchio modello “Produci-Usa-Getta” e permettere all’universo dei clienti potenziali di entrare concretamente nell’Economia Circolare, nel suo significato più ampio.

È un futuro ambizioso e non ha a che fare con le macchine, con l’olio e il grasso delle officine, cioè il modello tradizionale del noleggiatore “commodity” ormai superato dalla sharing economy.

Le dimensioni non contano

Non è più una questione di dimensioni aziendali, ma di sguardo verso il futuro, in uno scenario in cui prima o poi i parassiti non godranno più della quota automatica piovuta dai trend positivi e saranno estromessi dal mercato. Al termine di queste sfide evolutive ci aspetta, infatti, una buona notizia: non tutti i “noleggiatori” beneficeranno dei frutti di queste spinte, ma solo chi si sarà fatto trovare evoluto.

Se pensate di farcela, cominciate oggi a fare qualche passo, o da soli o in aggregazione. Magari fatevi aiutare. Se pensate di non farcela, fatevi acquisire da chi ce la può fare. Non andate avanti per inerzia.

Sto sognando? Bè, per raggiungere qualcosa di buono in futuro e non rischiare di risvegliarsi nell’incubo dell’estinzione, occorre sognare e sognare in grande.

Se nulla cambierà, se la maggior parte dei noleggiatori sceglierà di non evolversi continuando la propria esistenza come erogatori di un servizio di basso valore e con un’identità indefinita – soluzione finanziaria? Modalità di vendita mascherata? Commodity? – allora potremo dire di aver vissuto malissimo un tempo prezioso in cui c’è stata data l’opportunità di mettere mano a un cambiamento reale, finalmente percepito nel mercato.

Quali sfide?

change cambiamento organizzativo-minStiamo vivendo un periodo complicato e i noleggiatori si trovano addosso molte pressioni.

L’aumento dei costi delle materie prime e la difficoltosa diponibilità dei prodotti arrivano in un momento in cui c’è una crescente domanda da soddisfare. Molti parchi mezzi sono a oltre il 90 per cento di coefficiente di utilizzo.

Nessun cliente sembra disposto ad assorbire i costi e le inefficienze di una filiera lunga che a monte vede le difficoltà dei produttori, l’assenza di finaziatori in grado di comprendere il noleggio e una scarsa propensione alla programmazione da parte di tutti. O perlomeno, non senza ottenere in cambio un valore reale. Perché nessun cliente è stato abituato a ragionare in un modo diverso rispetto al basso costo. Ragionateci sopra (cit.).

Sono aspetti forse contingenti, ma che stanno creando un mercato instabile in cui è necessario cambiare passo.

Un esempio: la gestione dell’usato rivela tutta la schizofrenia di alcuni noleggiatori, fino a poco tempo fa impegnati a buttare all’asta i propri mezzi per fare cassa rapida e che ora si trovano a ricomprarli al doppio del valore per poter avere qualcosa da mettere in flotta.

In questo caso, la sfida è nella pianificazione, nel recupero dell’efficienza. Smettere di comprimere i canoni o tagliare i costi qua e là come uniche leve competitive e iniziare a investire in tecnologia evoluta e nuovi processi volti a creare valore anziché disperderlo.

Una sfida che impegna i noleggiatori a incrementare i ricavi: la colonna di destra è un elemento sempre troppo bistrattato dai manager del noleggio perché (apparentemente) complicata da espandere. Eppure, non si tratta solo di aumentare i prezzi, ma di vedersi riconosciuto in fattura il valore costruito ed erogato.

I clienti non sono stupidi, sanno bene quale impatto positivo ha sul loro conto economico un noleggio che porta valore, con servizi moderni e di elevata qualità.

Contingency plan, consulenza, partnership, giusto per citare alcuni di questi servizi moderni. Se non lo sanno, diteglielo voi, conti alla mano, argomentando con tutte le declinazioni del TCO.

Non lasciate indietro le persone

Parlando di consulenza, digitalizzazione e fidelizzazione, inevitabilmente si parla di persone.

Molti noleggiatori sono “tenuti per le palle” (cito una telefonata di qualche giorno fa) da collaboratori demotivati, inefficienti o mercenari; gente che ha acquisito due o tre competenze e le sfrutta per saltabeccare da un’azienda all’altra a colpi di aumento dello stipendio.

Sicuri che non ci sia alcun rimedio? Sicuri che questa gente per dare il meglio sente solo il tintinnio delle monete? Sicuri che non si debba fare anche qualche autocritica e invertire la marcia?

Un’azienda di noleggio non è piuttosto una squadra? Un insieme omogeneo che possa riconoscersi e aderire a un progetto evolutivo entusiasmante che crea senso di appartenenza. A una direzione trasparente in cui tutti sanno cosa fare in autonomia, non perché si seguono delle procedure rigide, ma perché si ha compreso il senso del proprio ruolo?

Qui vale sempre la citazione del famoso dialogo tra CFO e CEO. Il primo dice: “Cosa succede se investiamo nella formazione dei nostri dipendenti e poi ci lasciano?”. E l’altro risponde: “Cosa succede se non lo facciamo e rimangono?

Il Rental Business Forum

Il 14 gennaio 2022 (dalle 14.30 alle 16.30) faremo il Rental Business Forum.

È la nostra visione del futuro del noleggio, uno sguardo sulle possibilità di cambiare che vi offriamo fin dalla prima mitica edizione del 2019, effettuata in presenza presso la Samsung Home.

Lo faremo online e vi promettiamo che sarà ancora una volta un’esperienza forte dal punto di vista imprenditoriale, sia per i temi affrontati sia per la divertente piattaforma che abbiamo scelto e che vi faremo conoscere.

Non ci interessano le folle oceaniche, ci piace lavorare su temi concreti e applicabili, anche se costano fatica e impegno. Vogliamo offrirvi qualcosa che vi permetta di vedere presto i risultati attesi.

Parleremo di un nuovo approccio nella formazione verso i collaboratori, che sappia portare valore dentro e fuori l’azienda; parleremo di metaverso, perché già oggi abbiamo a disposizione soluzioni che possono fare la differenza nell’organizzazione dei processi e nella vendita del noleggio; parleremo di sviluppo delle proprie community perché, diciamolo, continuare a puntare in modo indistinto sui soliti social network solo perché lo fanno tutti, oggi è ridicolo oltre che molto dispendioso.

Conosceremo meglio alcune terminologie indispensabili come “early adopter”, “used generated contents”, “slicing pie” e vedremo insieme quanto sia necessario imparare a metterle in pratica al più presto.

Regista e conduttore sarà ancora una volta Fabrizio Gramuglio, mentre alcuni speaker professionisti sono chiamati a un susseguirsi dinamico di interventi brevi di grande impatto. Ci sarà ampio spazio per un networking interattivo in una lounge creativa. Sarà come essere in presenza, ma online.

La partecipazione è libera: è il nostro regalo per un 2022 che ci veda dentro le sfide, con consapevolezza e nuove competenze.

Ti invitiamo a sfruttare questa opportunità: puoi già iscriverti oggi cliccando qui.

Tag dell'articolo: noleggio, Rental Business Forum

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