Noleggio, flessibilità e gestione dei rischi

Il noleggio aiuta contro i rischi
Il noleggio aiuta contro i rischi

Il noleggio aiuta contro i rischi

La tecnologia corre veloce, nonostante tutto. Sicuramente più veloce della vita produttiva (ma anche economica e fiscale) di un mezzo di produzione. Tema rilevante connesso all’uso di un bene è perciò quello legato ai rischi di obsolescenza, inadeguatezza, dimensionamento per esigenze future. Anche il risk management si è spinto fin qui, ragionando sui pro e contro riguardo all’esternalizzazione dei servizi: quando i rischi possono avere incognite e conseguenze negative sull’andamento della gestione, si tende a lasciarli gestire a chi, professionalmente, ne fa il proprio core business. In tale prospettiva, il canone di noleggio include un quid connesso al “premio assicurativo”.

Queste tipologie di rischio relative all’obsolescenza tecnologica o alla sopravvenuta inadeguatezza normativa, per l’utilizzatore, il conduttore o l’acquirente sono:

  • pressoché assenti nel noleggio;
  • attenuate in un leasing operativo;
  • elevate nel leasing finanziario;
  • al massimo livello scegliendo l’acquisto e la proprietà.

Quello che ci preme sottolineare qui è come il manifestarsi di un rischio non adeguatamente presidiato possa impedire la realizzazione, ai diversi livelli, delle strategie aziendali, con conseguente impatto sulla crescita del valore dell’impresa. La complessità dell’ambiente economico oggi richiede sempre nuove soluzioni al fine di rendere la gestione dei rischi un elemento di vantaggio competitivo.

Oltre ai rischi, le manutenzioni

Nel leasing operativo e nel noleggio a lungo termine le spese di manutenzione ordinaria e straordinaria sono di norma a carico del proprietario del bene e non dell’utilizzatore. Tutto poi confluisce nel canone periodico di uso. Nel caso del leasing finanziario, la differente configurazione del servizio determina la variabilità del soggetto in capo al quale sono posti questi costi: un full leasing potrebbe, ad esempio, allocarli in capo alla società finanziaria. Naturalmente, nel caso dell’acquisto, tutti i costi di manutenzione sia ordinaria che straordinaria rimangono integralmente in capo all’acquirente-proprietario.

Con ciò non stiamo dicendo che il noleggio è sempre l’alternativa migliore. Se un’impresa ha la necessità di un bene per un breve periodo di tempo (o per un periodo di tempo lungo ma non desidera sopportare rischi di obsolescenza), in assenza di risorse e competenze (specifiche ed economiche) per la manutenzione del bene, evitando rischi di inadeguatezza (contingente, normativa, eccetera), il ricorso al noleggio potrebbe costituire la risposta che meglio di altre le garantisce flessibilità, minori rischi e, quindi, superiori performances reddituali.

Il noleggio offerto professionalmente è senza dubbio lo strumento più flessibile e sicuro. E proprio per questo, non necessariamente il meno oneroso, anche per la presenza di elementi accessori (servizi) che qualificano l’offerta sino a differenziarla significativamente rispetto ad altri strumenti.

Sarebbe sintomo di ignoranza (non conoscenza) un confronto effettuato solo su variabili economiche immediate (prezzo/canone). Tale valutazione dovrà essere effettuata tenendo conto di tutte le condizioni parte dell’offerta di uso del bene (più propriamente della soluzione), compresa la credibilità, l’esperienza e la reputazione della società di noleggio, forse prima ancora della credibilità e reputazione dell’impresa produttrice del bene che ci serve.

Tag dell'articolo: noleggio, risk management

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