Marketing, i social network sono ancora la strada giusta da percorrere?

marketing noleggio i social network sono ancora la strada giusta
marketing noleggio i social network sono ancora la strada giusta

Qualche settimana fa, nel mio ultimo articolo condiviso qui su Rental Blog, abbiamo affrontato il tema della fiducia da e verso i propri collaboratori. Un tema delicato che, soprattutto tra le aziende di noleggio, viene affrontato in modo piuttosto ricorrente. Aver approfondito questo argomento, un po’ mi fa sorridere se penso alla frase con cui avrei voluto iniziare questo nuovo articolo.

Probabilmente vi starete chiedendo se io stia diventando matta o se sia già inevitabilmente uscita di testa. Fortunatamente, non ci troviamo in nessuna delle due situazioni. Tuttavia, nella mia mente avrei davvero voluto aprire questo pezzo con una frase perentoria: “ho perso la fiducia nei social network“.

Stesso argomento, declinazioni diverse. Ma sempre di fiducia stiamo parlando. In particolar modo, nelle ultime settimane sono stata messa a dura prova dall’utilizzo di questi strumenti, sia dal punto di vista personale che da quello professionale.

Come immagino sappiate anche voi, è sempre difficile scegliere quale sia il canale perfetto a cui destinare la propria comunicazione aziendale. Ognuno di questi ha le proprie caratteristiche, il proprio target, le proprie regole.

In un contesto storico come quello attuale, dove sempre più gli utenti sono alla ricerca di informazioni iper-rapide, viene da chiedersi se sia davvero questa la strada giusta da percorrere. Se, nella miriade di messaggi cui siamo soggetti ogni giorno, quelli delle aziende abbiano davvero la possibilità di avere successo, oppure se siano destinati a finire drammaticamente nel dimenticatoio, surclassati da una comunicazione più efficace…o dal video del gattino più dolce.

Siamo tutti delle buyer persona

Perché dico questo? Perché nelle ultime settimane mi sono sentita persa. Per spiegarvi come mai, mi serve un breve excursus storico sulla mia persona. Ad oggi ho 30 anni, convivo dal 2019 e ho appena aperto un mutuo, sono diventata zia da quasi un anno, ho un gruppo di amici con cui condivido serate e organizzo pranzi e cene, sono appassionata di Formula 1, e lavoro nell’ambito della comunicazione da circa 4 anni.

E, paradossalmente, ho sempre dato per scontato che i trend digitali avessero un senso. Non dico di non essermi mai posta delle domande sull’utilizzo di questo o di quel canale digitale. Ma devo ammettere che l’ambito dei social non ha mai generato in me grande curiosità.

So che a questo punto vi starete chiedendo perché ho dovuto spifferare ai quattro venti qualche mia informazione personale. Bene. Il motivo è molto semplice: tutte le cose scritte sopra dovrebbero essere informazioni utili per iniziare a costruire una buyer persona.

comunicazione sui social

E voi, quanta attenzione prestate ai post sponsorizzati mentre date un’occhiata ai social nel vostro tempo libero?

Marketing sui social, il problema delle sponsorizzate

Del resto, pur essendo dati generici, c’è abbastanza materiale per pensare che potrei essere interessata a diversi prodotti o servizi: prodotti per bambini piccoli, per esempio. La mia nipotina compirà un anno a maggio, potrei essere in target per qualche azienda di giocattoli, oppure di abbigliamento per bambine…insomma, qualsiasi prodotto possa essere utilizzato come regalo per una bimba di un anno.

Allo stesso modo, potrei risultare il potenziale cliente perfetto per qualche locale della mia zona che possa offrire degli aperitivi o dei menu accattivanti. O ancora, per delle aziende di  intrattenimento o svago che, tra le altre cose, vendano anche abbigliamento, gadget o libri sul mondo dei motori.

Nello specifico, ho trent’anni, quindi sono assolutamente in target per ricevere delle adv personalizzate sui social network. Del resto, lavoro persino nell’ambito della comunicazione digitale: esiste combo più azzeccata?

Ebbene, sto per farvi una confessione davvero scioccante: non ho mai (e davvero, intendo proprio mai) guardato con interesse nessuna delle adv che i social mi hanno proposto. Sono contenuti che skippo velocemente, a cui dedico meno di un secondo.

A volte non mi fido, a volte non mi interessano. Spesso mi danno fastidio. So che le motivazioni potrebbero essere molte, ma oggi voglio concentrarmi su quella che mi ha portato a farmi le domande che sto condividendo con voi oggi: e se la maggior parte dei vostri consumatori ragionasse come me?

Social network: il dubbio amletico

Considerate che finora abbiamo visto solo esempi di prodotti legati alla sfera privata, che richiedono una spesa e un impegno relativamente contenuti, per loro natura più adatti a un tipo di marketing più “invadente” come quello delle sponsorizzate sui social. Nel caso del noleggio il discorso si fa ancora più complesso: quanti potenziali clienti utilizzano i social per valutare di quali mezzi e servizi hanno più bisogno per lavorare?

Ovviamente, non voglio spaventarvi. Non leggete la mia considerazione come un “i social network non servono a nulla“. So per certo che, se utilizzati bene e con costanza, possono portare ottimi risultati. Mi chiedo tuttavia, se siano davvero così utili come siamo stati abituati a pensare.

Oltre ad aver ragionato nell’ambito dell’utilizzo personale che faccio di questi canali, temendo di essere io un’utilizzatrice anomala, ho spostato le mie considerazioni sull’ambito lavorativo. Con uno dei miei clienti, infatti, sto gestendo proprio la pubblicazione di contenuti su Instagram e Facebook. Abbiamo iniziato a Settembre 2023, con una pianificazione piuttosto corposa, costituita da circa 12 post al mese.

L’obiettivo non è mai stato quello di attirare nuovi clienti, tant’è che non abbiamo mai nemmeno utilizzato lo strumento delle campagne sponsorizzate (so che cosa stanno pensando ora i più informati di voi: “eh ma senza campagne è ovvio che non arrivano i risultati”; state calmi, non è questo il focus…). Lo scopo finale è sempre stato quello di donare una nuova veste al profilo, condividendo contenuti aggiornati, freschi ed esteticamente apprezzabili. Ed è quello che facciamo da sei mesi a questa parte.

E, negli scorsi sei mesi, abbiamo venduto un singolo prodotto di quelli pubblicati sul canale Instagram. Un po’ a caso, se vogliamo. Ma questo mi ha portata a chiedermi: da un lato, se stessimo davvero utilizzando al meglio quel profilo, oppure se stessimo semplicemente

assecondando le richieste del cliente; dall’altro, se quel profilo stesse davvero interessando gli utenti cui era rivolto.

Non sono ancora arrivata a una risposta definitiva, ma da qui voglio ragionare anche insieme a voi nel cercare di venire a capo di questo mio cruccio.

fare marketing sui social network

Prima di creare contenuti sui social, ci siamo chiesti veramente a chi stiamo cercando di comunicare?

Per fare marketing con efficacia sui social serve davvero solo una “buona strategia”?

Come dicevo poco sopra, so che con le giuste strategie e le giuste tattiche, anche i social possono diventare uno strumento utile. Tuttavia, mi chiedo, è davvero sufficiente solo una buona strategia?

Per quanto ci si possa lavorare, in un primo momento si riuscirà sicuramente a trovare la quadra e avere un’idea interessante. Un’idea che, per un certo periodo di tempo, permetterà di essere avvantaggiati rispetto ai competitor. Ma quanto sarà possibile cavalcare l’onda del successo, prima che sia richiesta un’altra idea geniale?

Di base, è chiaro che questo è in parte il funzionamento richiesto dai social. Dall’altro lato, se ci pensate, è una costante corsa a chi è migliore di chi. A chi sa cavalcare meglio questo o quel trend, di fatto rendendo il feed degli utenti fondamentalmente uguale l’uno all’altro. Ciò che cambia e forse il contenuto di quel video, piuttosto che di quell’immagine…ma il trend rimane uno e uno solo.

È chiaro che, in un contesto come questo, emergere è sempre più complesso. Rispondere a questa necessità è diventato prioritario e i modi per rispondere possono essere diversi: rimanere sempre all’erta, studiando le opportunità che i canali digitali offrono; analizzare quello che fanno i competitor; approfondire i trend più interessanti; oppure continuare a correre alla ricerca del social perfetto per raggiungere il proprio obiettivo aziendale.

Insomma…di base è sempre una ricerca continua, una centrifuga costante che ben si adatta al mondo dei social, dove gli utenti sono sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo, di innovativo, di divertente. Qualcosa che continui a stimolare la sua attenzione.

Tuttavia, siamo nel 2024: da tempo si parla di intelligenza artificiale, di come questa possa essere integrata nelle attività di comunicazione, di come la stessa comunicazione stia prendendo una strada molto ben delineata grazie anche allo sviluppo delle nuove tecnologie.

Siamo, di fatto, in un contesto in continua evoluzione. Di conseguenza, viene da chiedersi: ma tutto questo tempo speso nel tentativo di rimanere al passo con le evoluzioni dei social, non potrebbe essere investito in altre attività di comunicazione più solide?

Nel noleggio, quanti clienti portano veramente le sponsorizzate sui social? Non sarebbe più sensato puntare su strategie di marketing inbound?

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