7 errori da evitare nella pagina “Chi siamo”

Errori da evitare nella pagina Chi siamo
Errori da evitare nella pagina Chi siamo

Ultimamente, una delle (tante) mode che si sono diffuse nel campo della SEO (l’ottimizzazione per i motori di ricerca) è la tendenza di Google e soci a premiare i siti che dimostrano di essere coerenti con il principio EAT, ossia che sono Esperti, Autorevoli e degni di fiducia (in inglese, Trustworthy).

Errori da evitare nella pagina Chi siamo

Il vostro livello di esperienza si può intuire dalle pagine del vostro sito, dalla quantità di prodotti a noleggio e di servizi offerti e descritti al suo interno, dall’elenco dei testimonial e così via. Ma sapete quale è la prima pagina in cui, in genere, gli utenti che entrano in contatto con voi vanno a vedere se disponete di queste qualità?

E’ una pagina che all’apparenza può sembrare quasi banale: la pagina “Chi siamo”.

Molti utenti del web (io per esempio di sicuro) durante la loro prima visita a un sito, su cui magari sono arrivati tramite Google o un altro motore di ricerca, quasi subito vanno a vedere la pagina “Chi siamo”, per capire chi hanno di fronte e se è possibile fidarsi di lui. In un contesto in cui non c’è ancora stato, per forza, alcun contatto di persona, questa pagina è molto importante per fare una buona impressione. Vediamo quindi come crearne una valida. Non è necessario farla troppo complicata.

Una pagina… difficile

A volte sembra che per i proprietari di un sito Web sia più facile stilare un rogito immobiliare di proprio pugno che scrivere una pagina “Chi siamo” decente. Se vi riconoscete in questa descrizione, forse state complicando troppo le cose.

Una pagina “Chi siamo” valida è semplice, diretta, e comunica pochi concetti chiave. Tuttavia questo non significa che non si possano commettere errori nel farlo, anzi: esiste un elenco di errori che le aziende commettono molto spesso. Fortunatamente, anche se sono elementi che rischiano di mettere in cattiva luce le aziende con i loro utenti, si tratta di errori abbastanza facili da risolvere.

La pagina “Chi siamo” è in genere una delle più visitate sul sito, un po’ perché gli utenti vi cercano informazioni di base (dove è la vostra sede, dove operate, eccetera), un po’ perché aiuta a capire se ci si può fidare di voi, almeno per un primo contatto con la vostra azienda.

Vediamo quindi se state commettendo anche voi alcuni degli errori più comuni.

Errore numero 1: non avete una pagina “Chi siamo”

E’ probabile che abbiate dotato il vostro sito web di contenuti interessanti, di una bella intestazione gradevole e di una grafica all’ultima moda. Quello che vi manca è una pagina “Chi siamo”.

Può essere che non ci sia perché avete pensato che si tratta di una di quelle cose che si facevano nei siti web “antichi”, e che ora non sono altro che un cliché. O perché non avete voglia di sbattervi per crearla, e pensate che nessuno si accorga se non esiste. Oppure l’avete creata, ma in un impeto di creatività di marketing le avete dato un titolo tipo “La nostra esperienza” oppure “Scoprici” o “C’è dell’altro!”.

Quando ragionate sull’interfaccia e i contenuti del vostro sito o blog, non dimenticate mai l’assioma pronunciato dall’esperto di usabilità Steve Krug: “Don’t Make Me Think”, ossia “Non farmi pensare”.

Gli utenti online non hanno voglia di scartabellare le pagine del vostro sito con titoli improbabili come “La nostra passione” chiedendosi se è lì che troveranno informazioni su chi siete, che cosa fate, e soprattutto che cosa potete offrire loro.

Ogni sito ha bisogno di una pagina “Chi siamo”. Non perdete tempo e non fatene perdere ai vostri prospect: chiamatela così, e basta.

Errore numero 2: non si trovano i vostri nomi e ruoli

Mettiamo il caso che io voglia creare un link al vostro sito o dire qualcosa di positivo sulla vostra azienda. Devo ovviamente sapere chi siete e come vi chiamate. Nel caso delle imprese più grandi, con molti dipendenti, questo vale almeno per quanto riguarda le persone con un’esposizione rilevante sul mercato.

E non intendo dire un soprannome o uno slogan (“I leader del noleggio in Italia”), ma proprio il nome che userei per presentarvi a qualcuno. Nome e cognome, come si dovrebbe fare, ad esempio, anche su Linkedin.

Oltre a questo, è utile anche scrivere quale è il ruolo delle persone che sono elencate nella pagina, ed eventuali titoli o certificazioni, ovviamente se pertinenti con il vostro lavoro (come ad esempio per un noleggiatore le certificazioni ISO, o la partecipazione ai Master e corsi di Rental Academy). Tutto quello che vi può rendere più credibili può essere aggiunto.

Errore numero 3: non si vede che aspetto avete

Questo è un elemento che per alcuni può essere considerato opzionale: dopotutto Internet non dimentica, e può essere fastidioso per alcuni pubblicare online una propria foto.

Tuttavia, nella maggior parte delle occasioni, è meglio se potete mostrare chi siete davvero a chi vi sta cercando per acquistare qualcosa da voi o consigliare i vostri prodotti e servizi a qualcun altro.

E questo si può fare o leggendo quello che scrivete come lo fate, o vedendo una vostra fotografia. Questo renderà anche molto più semplice ricordarsi di voi in futuro. Combinando questo con un sito fatto bene e dei contenuti utili, si ottiene un mix molto interessante per chi lo visita.

Errore numero 4: lo stile è noioso

Questa è una cosa che per alcuni brucia un po’, perché colpisce il nostro amor proprio. Parliamone rapidamente, così passiamo a cose relativamente più piacevoli…

Non si sa come mai, ma quando scrivono le pagine “Chi siamo” spesso le aziende (o le società di comunicazione) buttano a mare tutte le norme sullo scrivere bene che hanno imparato a scuola o sul campo. Persone altrimenti simpatiche e gradevolissime si trasformano in scrittori, diciamola tutta, pallosissimi.

Per evitare che questo succeda anche a voi:

  • usate il vostro stile, quello vero;
  • eliminate senza pietà qualsiasi riferimento e parola in stile “aziendalese” o con paroloni messi lì solo per “fare figo”;
  • non abbiate paura di essere un pochino ironici, se ci riuscite in modo non forzato;
  • ricordate che, insieme alla vostra foto, questo è l’unico punto in cui chi legge può capire chi siete davvero.

Errore numero 5: usate solo video

I video sono un ottimo strumento per arricchire la vostra pagina “Chi siamo”, perché spesso piacciono agli utenti.

Ma chi vi sta visitando dal computer dell’ufficio o dallo smartphone in metropolitana (perché il vostro sito è ovviamente ottimizzato per i dispositivi mobili, vero?), non vuole sentire un video partire a tutto volume.

E inoltre potrebbe non avere a disposizione molti minuti per guardarselo tutto fino in fondo.

Quindi, se è vero che ci sono molte persone che amano guardare video online, è altrettanto vero che ce ne sono altre che li odiano. Se usate un video nella vostra pagina “Chi siamo”, fate in modo che sia breve e interessante, e che ci sia del testo di accompagnamento per chi non può o non vuole vederlo.

Errore numero 6: la pagina è trooooppo lunga

Tutti gli esperti di marketing sono ormai dei fan dello storytelling, giusto? E’ l’ultima moda, attira il lettore, lo coinvolge e lo fa sentire l’eroe alla ricerca della spada magica con cui portare a termine la sua impresa.

Ottimo: le storie sono interessanti.

Quelle noiose, lo sono molto molto meno.

Se volete raccontarci come è nata la vostra azienda e come siete arrivati a essere oggi leader del vostro mercato, per favore, fatelo in modo interessante.

E che cosa c’è di più interessante per i vostri lettori e clienti? Esatto: loro stessi, e ciò che porta loro dei benefici. Quindi partite da lì per raccontare la vostra storia.

Errore numero 7: scommetto che pensiate che il “Chi siamo” debba dire… chi siete

Questo è assolutamente logico, anche per chi non è vanitoso.

Quello che però in molti dimenticano è che la pagina “Chi siamo” va scritta per le persone che la stanno visitando. Pertanto, parlate di cose come:

  • perché dovrebbero spendere il loro tempo prezioso per leggere il vostro sito;
  • quali problemi risolvete;
  • come potete aiutarli;
  • gli argomenti che interessano loro.

Per citare l’esperto di marketing Brian Clark:

Che cosa dovete sapere? Dovete sapere chi ammirano, a che cosa aspirano, che cosa odiano, temono e adorano.

Quindi la logica dello spot pubblicitario va bene, ma solo nel contesto in cui spiegate agli utenti come potete servirli al meglio.

La vostra pagina “Chi siamo” non parla in realtà di voi, ma di come voi potete aiutare chi la legge.

Tag dell'articolo: internet, marketing

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