Il noleggio italiano attraverso gli occhi dei suoi protagonisti

Alcuni mesi fa, gli organizzatori del GIS ci hanno chiesto di allestire un forum interamente dedicato al noleggio da tenere in occasione della giornata inaugurale della fiera.
Vista l’importanza del palcoscenico e il momento delicato che sta vivendo il settore, abbiamo deciso di fare le cose in grande.
Quindi, abbiamo invitato alcuni tra i principali protagonisti del noleggio italiano per fornire al nostro pubblico dei punti di vista autorevoli e di sicuro interesse sulle prospettive del mercato e sulle sfide che ogni noleggiatore si troverà inevitabilmente ad affrontare nei prossimi mesi.
Come avrete avuto modo di vedere leggendo la lista dei partecipanti in un precedente articolo, siamo felici di poter dire che già da questo punto di vista il convegno è stato un successo: tanti nomi importanti hanno preso parte come speaker al nostro Forum e i pochissimi assenti non hanno potuto partecipare solo a causa di altri impegni pregressi.
Ma soprattutto, siamo contenti di aver potuto constatare il grande interesse dimostrato dal pubblico dei presenti. La sala messa a disposizione del GIS ha, infatti, registrato il tutto esaurito, e molti degli interessati sono rimasti a seguire l’evento in piedi per tutta la sua ora e mezza di durata pur di non perdersi neanche un intervento (tra le difficoltà del caldo eccezionale di quei giorni).
Anche dal punto di vista dei contenuti, quindi, il Forum Noleggio di Rental Blog non ha deluso. A questo proposito, vi anticipiamo che stiamo lavorando con l’organizzazione per mettere a disposizione dei nostri iscritti la videoregistrazione dell’evento e vi aggiorneremo a riguardo appena sarà possibile.
Nel frattempo, ripercorriamo insieme lo svolgimento del convegno attraverso la ricca e interessante panoramica sullo stato del noleggio che ne è emersa grazie alle parole dei suoi speaker.

Matteo Cattagni (Country Manager di Boels per l’Italia) apre il giro di interventi del Forum Noleggio
Dalle sfide nascono le opportunità
Uno dei primi temi affrontati dagli speaker è quello relativo alle criticità del contesto macroeconomico internazionale.
Gli scossoni degli ultimi anni hanno lasciato l’economia in preda a una forte inflazione, a cui la Banca Centrale Europea sta provando a rispondere alzando i tassi di interesse a livelli altissimi. Una manovra che, come abbiamo avuto già modo di analizzare, comporta un forte aumento dei costi anche per le aziende di noleggio.
Parallelamente, l’avvio dei lavori programmati per il prossimo anno grazie ai fondi del PNRR, unito a una sempre maggiore diffusione del ricorso strategico al noleggio da parte delle imprese, dovrebbe mantenere alta la domanda proveniente dal mercato.
Convivono quindi fattori positivi e negativi, in un contesto economico in cui assumono sempre più rilevanza trend come la transizione ecologica e l’avanzamento tecnologico.
Si tratta dunque di uno scenario che richiederà ai noleggiatori di farsi avanti come sistema e presentarsi al mercato come interlocutore indispensabile per alzare il livello delle soluzioni, offrendo prodotti e servizi efficienti, tecnologicamente avanzati e in grado di fornire una risposta adeguata alle sempre maggiori necessità di sostenibilità ambientale e sicurezza.
“L’opportunità più grande che abbiamo è quella di far comprendere al mercato che il noleggio di macchine operatrici è uno strumento necessario per diminuire l’impatto ambientale e aumentare la sicurezza nei luoghi di lavoro”, ha commentato Marzia Giusto, General Manager di Loxam. “Dobbiamo trasmettere il messaggio che siamo aziende professionali che vendono servizi e benessere, e non semplici noleggiatori di macchine. In questo modo, possiamo cambiare la cultura e la percezione che il mercato ha di noi”.
Noleggio, un mercato in continua crescita ed evoluzione
Diversi speaker, come Matteo Cattagni di Boels, si sono detti ottimisti sulle possibilità del noleggio italiano di dimostrarsi all’altezza di questa sfida, a patto però che venga proseguito e portato a termine il processo di professionalizzazione e ammodernamento che dovrà innalzare il mercato italiano al livello dei mercati europei più sviluppati.
Per farlo, dovrà però sapersi adattare ai rapidi e continui cambiamenti che lo stanno coinvolgendo, rendendo sempre più difficile ogni previsione e strategia a lungo termine.
Cambiamenti che continueranno ad andare di pari passo con quelli che sta vivendo tutto il pianeta, come evidenziato da Francesco Gelao di Tecnoeleva: “Il mondo sta vivendo una trasformazione irreversibile. Ci dirigiamo verso un nuovo paradigma di società, globale e connessa. Le vecchie strutture e le istituzioni con cui siamo cresciuti stanno diventando obsolete. Siamo di fronte a un cambiamento profondo e per restare al passo dobbiamo avere una visione audace”.
Le premesse sono più che positive. Lo ha sottolineato anche Luca De Michelis di CGTE, citando i dati presentati nel focus statistico dell’ultimo Congresso Assodimi: negli ultimi tre anni il mercato italiano del noleggio ha fatto registrare una crescita record del 50 per cento e secondo le stime più recenti dovrebbe aver già superato i 3 miliardi di euro di valore totale nel 2023.
Iniziare a parlare di sostenibilità sociale
Inevitabilmente, è stato toccato anche il problema della mancanza di manodopera. Un tema fondamentale per un mercato che vuole continuare a crescere e che deve basare il proprio successo sulla qualità del servizio offerto.
E mentre di personale nuovo si fatica a trovarne, il tempo passa per tutti e le aziende faticano anche a portare avanti i necessari processi di ricambio generazionale interni alla propria organizzazione.
Diventa quindi lecito pensare che a uscire trionfante da questo periodo di evoluzione e sviluppo del settore sarà chi sarà più bravo a investire sul proprio personale, fornendo a tutti i collaboratori la formazione, il know-how e l’esperienza fondamentali per avere successo.
Ciò che viene spesso sottovalutato, è quanto il tema della gestione del personale si leghi a doppio filo a quello della sostenibilità. Ha espresso bene questo concetto Gabriella Martani di Eurotecno:
“Per le aziende, il rispetto dei valori legati alla sostenibilità è diventato un dovere. Essere sostenibile per un’impresa significa assumersi l’impegno verso un modello di business responsabile, il cui scopo è quello di garantire uno sviluppo attento alla salute del pianeta e al benessere sociale ed economico delle persone. Il significato di sostenibilità aziendale, quindi, va oltre l’impatto ambientale, perché considera anche il benessere della società. Anche questo è un aspetto che sempre più diventerà determinante nell’immediato futuro contribuendo in maniera significativa a creare il valore dell’impresa”.
Andare oltre le facili conclusioni e uscire dal seminato
Una delle analisi più interessanti del convegno è stata quella fatta da Davide Villa di Casella Autogrù, che ha evidenziato alcune criticità dietro alla grande crescita degli ultimi anni finora troppo ignorate:
“È innegabile che i fatturati sono aumentati, e sono aumentati tanto, ma i margini in realtà si sono contratti. Quello che è aumentato è l’indebitamento. Allora la domanda che ci dobbiamo porre è: ma questa crescita, che tipo di crescita è? Perché se è stata una crescita generata principalmente da sussidi, incentivi, redditi di imposta, allora è una crescita ‘drogata’. Gli incentivi funzionano se servono a far partire una macchina che poi è in grado di andare avanti da sola, mentre in questi mesi con il venire meno degli incentivi anche la produzione si è fermata, e questo dimostra che si trattava di una crescita artificiale”.
Uno scenario, quello evidenziato da Davide Villa, che potrebbe rivelarsi ancora più pericoloso del previsto all’interno dello scenario economico prima descritto: “Però i debiti rimangono da pagare e dovremo farlo in un contesto in cui i tassi di interesse sono aumentati. Da qui mi sorge una domanda: stiamo lavorando bene? Siamo convinti che sia sufficiente lavorare tanto? Forse è arrivato il momento di cambiare paradigma. L’azienda per restare in piedi deve fare utili, deve essere in grado di autofinanziarsi. E credo che come settore siamo ancora lontani dal farlo”.
Anche Mino Fiore, Amministratore Delegato di Italnolo, ha posto l’accento su alcune importanti criticità che caratterizzano il mercato italiano del noleggio. In particolare, la conformazione di un mercato in cui si noleggiano in molti le stesse macchine e attrezzature, esponendosi così a rischi come la saturazione e la necessità di contendersi i clienti facendo la guerra sui canoni.
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