A Mollo il premio di noleggiatore europeo 2019

Seppure ridimensionati dall’inevitabile edizione virtuale, anche quest’anno sono stati consegnati i riconoscimenti della European Rental Association e della rivista International Rental News.

Di fronte a circa 500 operatori collegati dietro lo schermo, Mollo Noleggio è risultato vincitore nella categoria più prestigiosa, quella di “noleggiatore dell’anno per le società con un fatturato superiore a 15milioni di Euro” (Mollo ne fa 57).

L’azienda di Alba figurava già nella shortlist anche nell’edizione dell’anno precedente.

Il noleggiatore piemontese ha battuto una concorrenza di notevole spessore: la francese Loxam, numero uno in Europa, e la Finlandese Renta che nel 2019 ha messo a segno la più importante performance di crescita tra i noleggiatori del vecchio continente.

Nelle altre categorie, premi sono andati alla finlandese Vatupassi (noleggiatori con fatturato inferiore ai 15milioni), al Dual View Dumper di Wacker Neuson (prodotto a noleggio dell’anno) e a Volvo CE (premio sostenibilità).

Si tratta di un importante riconoscimento per il noleggio italiano, purtroppo ormai sparito dai radar dei primi 100 big internazionali, come vedremo nell’articolo di domani dedicato alla IRN100.

Queste le parole di Mauro Mollo, CEO di Mollo Noleggio, subito dopo l’annuncio del riconoscimento:

Siamo onorati di ricevere questo prestigioso premio. Lo vogliamo leggere come un traguardo raggiunto grazie a tutti quanti compongono l’azienda e un riconoscimento agli investimenti fatti in termini di ricerca sul prodotto e sulle tecnologie, sull’innovazione e sullo sviluppo sostenibile.

Il premio assume per noi ancora maggiore valore se si considera il fatto che, in un panorama quale quello delle società di noleggio in Italia che ha visto negli ultimi anni l’arrivo di diverse società straniere, Mollo ha saputo distinguersi non solo come eccellenza riconosciuta ma per essere ancora oggi una società completamente italiana.

Il premio è infine uno stimolo a proseguire: lavoreremo ancora più duramente affinché questo riconoscimento sia solo un punto di partenza e non un traguardo.