Che le fantaipotesi diventino realtà

Nuovi investimenti e maggior peso agli incentivi fiscali dovrebbero contribuire a un sensibile miglioramento degli investimenti in costruzioni. In attesa della “sentenza” della ormai imminente disegno di legge di Bilancio – ne sapremo di più il prossimo 20 ottobre – il governo intanto si sbilancia annunciando per il 2017 un incremento del 2,9% degli investimenti in costruzioni, e va anche oltre ipotizzando una crescita superiore per il 2018 (+3,9%) e per il 2019 (+4%).

Ricordando mestamente che la crescita nel settore per il 2016 avrebbe dovuto secondo le previsioni superare l’1%, e se va bene chiuderemo con un +0,3%, rimane la considerazione oggettiva che una progettata politica di investimenti porterebbe realmente alle fantaipotesi sopra accennate. Bene gli sgravi fiscali, benissimo il potenziamento degli interventi infrastrutturali e ambientali, nessun dubbio sulla necessità si una messa in sicurezza del patrimonio abitativo nazionale. Ma una politica degli investimenti adeguata per il rilancio del settore delle costruzioni non deve dimenticare che, negli ultimi dieci anni circa, il mercato delle nuove costruzioni ha perso quali l’80% del suo valore. Ristrutturazione e recupero, per quanto indispensabili, non possono reggere da sole la congiuntura di settore.