Quando è nato il noleggio?

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Il noleggio è il mestiere più vecchio del mondo.

uomini primitivi a caccia

So già a cosa state pensando, ma io mi riferisco a una cosa meno torbida, ossia una leggenda tramandata da millenni. Si racconta, infatti, che un giorno di 10mila anni fa, un uomo doveva andare a caccia ma aveva perso le sue armi. Si dice che incontrò un suo amico e che gli chiese la sua lancia di legno. Si dice che l’amico accettò ma che volle in cambio una parte della cacciagione.

Sono moltissimi gli esempi che possiamo trovare guardando al passato; a colpire è però la loro attualità. Ciò che ha sempre caratterizzato l’arte del noleggio è stata la capacità di individuare quelle esigenze che altri non potevano soddisfare con i propri mezzi, che noi oggi chiameremmo la richiesta del mercato. Non esiste una civiltà in cui il noleggio di materiali, animali e persino uomini non sia descritta. Anche nell’Italia di duemila anni fa, Greci e Romani, conoscevano alla perfezione quest’arte.

GladiatoriLocare (noleggiare), locatio (noleggio), locator (noleggiatore) erano parole molto diffuse nell’antica Roma; noleggiare e affittare erano considerati termini con lo stesso significato. Parole che indicavano anche un’attività socialmente rispettata. Investire in terre o immobili da affittare era, infatti, l’unico lavoro degno di un aristocratico romano. Altri tipi di commercio erano vietati a chi volesse intraprendere la carriera politica. Lo stesso Giulio Cesare investiva i suoi capitali (realizzati durante le campagne militari) in appartamenti e terreni che poi affittava nel quartiere della Suburra a Roma. I romani sono passati alla storia anche per i combattimenti tra gladiatori. Pochi sanno che questi uomini, spesso prigionieri di guerra, venivano acquistati da veri e propri imprenditori che li mettevano poi a disposizione per gli spettacoli. Così come oggi artisti e celebrità vengono ingaggiate per partecipare a eventi mondani, quando un senatore voleva conquistarsi il voto di una città, o impressionare i suoi alleati, offriva loro dei combattimenti per i quali noleggiava i gladiatori più quotati.

L’imprenditore veniva pagato e riceveva un indennizzo se al suo guerriero qualcosa andava storto. Stessa cosa capitava quando in un’arena dovevano combattere animali considerati esotici. Tigri, leoni, elefanti, leopardi, venivano catturati nelle provincie dell’impero e acquistati da commercianti che li noleggiavano (quasi sempre senza riaverli vivi) a chi organizzava i combattimenti. Anche oggi vengono spesso ingaggiati animali rari (per esempio per girare dei film) senza però che la loro vita venga messa in pericolo.

Normative carenti, un vizio antico

Non sempre sono esistite leggi adatte a regolare i rapporti tra noleggiatore e cliente. Nel medioevo, per esempio, esisteva un tipo di noleggio sicuramente poco vantaggioso per chi era costretto a usufruirne. I massari erano contadini che non possedevano una terra propria da coltivare. Per non morire di fame prendevano in affitto e lavoravano quelle di proprietà del feudatario. Non solo dovevano pagare un canone in natura (parte del raccolto) o in denaro, ma dovevano dedicare delle giornate di lavoro gratuito ai proprietari, le cosiddette corvées.antichi contadini che lavorano la terra con l'aiuto di animali

Inutile dire che i feudatari potevano decidere di riprendersi i propri terreni da un giorno all’altro, lasciando i poveri massari sulla strada. Verso l’anno mille, soprattutto con le crociate i commerci con l’oriente si intensificarono. Alcuni prodotti, richiestissimi per un’infinità di usi alimentari, farmaceutici, cosmetici, arrivavano in Europa fino dall’India e dall’Arabia. Grandi e piccole compagnie noleggiavano ai mercanti le navi e gli equipaggi necessari per il viaggio, realizzando guadagni elevatissimi.

Prodotti come lo zucchero siriano ed egiziano, il sapone della Palestina e della Siria, la carta del Cairo e di Damasco, i vetri di Aleppo, dovevano attraversare terre inospitali prima di arrivare ai porti di partenza. Per il loro trasporto bisognava rivolgersi a persone che si arricchivano mettendo a disposizione cammelli e cavalli, muli e asini. Con il commercio, i mercanti accumularono ben presto enormi capitali che non potevano essere gestiti semplicemente utilizzando denaro contante. Alcuni si trasformarono in banchieri, altri comprarono nuovi mezzi di trasporto e nuovi equipaggi da noleggiare, un investimento anche per loro estremamente redditizio.

Noleggiatori si nacque

Questo dimostra come l’uomo sia sempre stato abile nel riconoscere le necessità del mercato e adeguarvisi velocemente. Ogni nuova esigenza veniva intuita ed esaudita con espedienti talvolta geniali. Spesso però si correvano rischi elevatissimi. Avere una nave, decidere di metterla a disposizione di un mercante, non sempre era garanzia di guadagno. Bastava una tempesta e carico e imbarcazione andavano perduti. Al tempo esistevano delle assicurazioni ma non nel senso moderno del termine, e comunque erano in pochi a farne uso. Un imprevisto poteva quindi significare bruciare in poche ore gli investimenti di anni. Vi ricorda qualcosa?

velieri nell'oceanoEppure l’intraprendenza, la capacità di sapere rischiare, portarono fortuna a molti in un periodo in cui nulla poteva dirsi certo. Sempre dopo l’anno mille in Europa assistiamo a una rinascita. Comincia l’epoca dei comuni e le città, che nell’alto medioevo avevano visto una decadenza (la stessa Roma era passata dal milione di abitanti dell’età imperiale a meno di 100mila) ritornano a essere il centro della vita, soprattutto grazie ai commerci e alle corporazioni. Si allestirono grandi costruzioni per le quali servivano macchinari sempre più sofisticati ma estremamente costosi per l’epoca. Ed ecco che in tanti fiutarono l’occasione e investirono in tutto ciò che era possibile noleggiare successivamente per questi lavori. Carrucole, rudimentali gru, erano offerte a prezzi spesso elevatissimi che consentivano guadagni cospicui.

Con la rivoluzione industriale, dalla fine del XVIII secolo, l’Europa comincia un lungo processo di trasformazione. Soprattutto nel campo del lavoro, complice anche il diffondersi del capitalismo, i paesi europei cominciano a presentare caratteristiche comuni a quelli attuali. Le fabbriche, la crescita delle piccole imprese, nuovi ritrovati tecnologici. Tutto offriva nuove possibilità anche nel campo del noleggio in un periodo di forte crescita economica. Da allora leggi più precise e controlli più accurati hanno cercato di regolare i rapporti tra chi offre e chi usufruisce del noleggio, una maggiore quantità di prodotti ha moltiplicato le possibilità di questi contratti.

Ma il vero segreto di quest’arte, la capacità dell’uomo di “inventarsi noleggiatore”, è rimasta invariata.

Tag dell'articolo: noleggio

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