Dal fai da te un’opportunità per il noleggio di strumenti di lavoro

Il noleggio di strumenti per il fai da te
Il noleggio di strumenti per il fai da te

Nei giorni scorsi sono stati presentati i risultati dell’indagine intitolata “La casa di domani 2019“, sesta edizione dell’Osservatorio sulla casa, promossa dalla catena di fai da te Leroy Merlin e condotta su un campione di 2000 individui.

Il noleggio di strumenti per il fai da te

Coerentemente con il settore a cui appartiene l’insegna Leroy Merlin, l’indagine pone ovviamente l’accento su una serie di elementi della casa, e del rapporto che gli italiani hanno con essa, legati ai lavori di ristrutturazione, manutenzione, ristrutturazione o abbellimento.

Ma al di là del focus specifico sul cosiddetto “do it yourself”, o anzi, forse proprio per questo, lo studio è molto interessante per una serie di segmenti di mercato potenzialmente clienti del noleggio: mi riferisco in particolare a quelli degli strumenti di lavoro e per il fai da te. Alcune informazioni in particolare forniscono alcuni spunti di riflessione: vediamoli insieme.

Gli italiani che ristrutturano

Il primo dato che emerge dallo studio è che anche nel 2019 due famiglie su tre continuano a intervenire sulla casa effettuando almeno un’attività di ristrutturazione o simile, investendo per una o più stanze dell’abitazione una somma media di quasi 9mila euro (8.919 euro): si tratta di un importo superiore di ben 2.500 euro rispetto a quanto rilevato nel 2018.

Di questo 66% circa, il 46% ha effettuato manutenzione o abbellimenti degli spazi interni della casa, il 38% di quelli esterni, il 26% ha ristrutturato una o più stanze e il 20% ha ristrutturato l’esterno.

Due terzi di coloro che hanno fatto lavori di ristrutturazione si sono rivolti a specialisti del settore edile (artigiani o imprese), mentre il restante terzo si è fatto aiutare da amici (17%) o ha eseguito i lavori da solo (16%).

Questi dati fanno emergere un interessante spazio di mercato per il noleggio di attrezzature e strumenti di lavoro, e lasciano intuire che esso possa rivolgersi non solo agli operatori specializzati, ma anche (per un terzo) a coloro che, per capacità, passione o necessità di risparmiare, decidono di muoversi in autonomia o con altre persone non specialiste.

Questi ultimi soggetti, tra l’altro, sono molto probabilmente quelli che costituiscono il target potenzialmente interessante a cui rivolgere un’offerta di noleggio, magari affiancata da una consulenza e formazione specifica sull’uso dei beni noleggiati. Essi infatti:

  • sono in percentuale superiore alla media Millennials, ossia sono in generale più giovani di coloro che si rivolgono agli specialisti;
  • potrebbero non disporre di strumenti di lavoro ad hoc già di loro proprietà (essendo per abitudine più orientati al consumo condiviso più che all’acquisto a tutti i costi);
  • potrebbero essere attenti a investire cifre inferiori per il noleggio di uno strumento invece che acquistarlo a prezzo pieno per una lunga durata di possesso.

Il fatto che il 38% di chi ha effettuato lavori di abbellimento/manutenzione si sia dedicato agli spazi esterni lascia intendere come anche per la cura del giardino e dell’orto forse ci sono spazi per il noleggio di quegli strumenti più specializzati, che il singolo non avrebbe forse interesse ad acquistare per uso non continuo. E, tra l’altro, secondo i dati di questo Osservatorio, il trend alla cura del giardino e dell’orto è in crescita, e ben il 62% di chi ha svolto questi lavori lo ha fatto da solo o con amici.

Da ultimo, è utile segnalare che per il noleggio il canale più adatto per proporsi ai clienti finali è forse quello dei negozi specializzati di piccole e grandi dimensioni del canale bricolage. Se infatti Internet e i canali digitali sono la principale fonte di informazione per orientarsi negli acquisti, nella scelta definitiva dei prodotti il consumatore alla fine ricorre quasi sempre al negozio fisico, dove si possono realmente toccare le scelte effettuate e cercare supporto tecnico competente. L’acquisto del materiale o dei prodotti necessari avviene infatti in questi canali per il 67% nel caso dell’abbellimento/manutenzione degli spazi esterni, e per il 56% nel caso di quelli esterni.

Come già avviene per alcuni operatori del mercato, il canale dei negozi di bricolage può essere quindi quello giusto in cui intercettare i consumatori da coinvolgere nel noleggio, a patto di strutturare con i retailer delle offerte specifiche di supporto che ne sappiano illustrare correttamente i vantaggi e che sappiano fornire i necessari servizi accessori di supporto alla vendita.

Tag dell'articolo:

Newsletter - RentalBlog

Iscriviti Qui alla Nostra Newsletter

Ricevi tutti i nostri aggiornamenti esclusivi sul mondo del noleggio

ARTICOLI CORRELATI

Rimaniamo in contatto!

Iscriviti alla newsletter per non perdere i nostri aggiornamenti.

Marketing a cura di