Il noleggio USA cresce ma con più calma

Anche se alcuni elementi, relativi all’evoluzione economica dei prossimi mesi, non lasciano ben sperare per il medio termine, le ultime previsioni dell’ARA (American Rental Association) per il mercato USA del noleggio restano positive.

L’associazione prevede infatti che i ricavi complessivi del settore del noleggio raggiungeranno i 55,5 miliardi di dollari nel 2020. Secondo le previsioni aggiornata a ottobre, infatti, i ricavi chiuderanno il 2016 con una crescita del 4,3%, fino ad arrivare alla cifra record di 47,3 miliardi di dollari, e saliranno ancora del 3,4% (fino a 49 miliardi di dollari) nel 2017.

Anche se rispetto a tre mesi fa le stime ora riportano un tasso di crescita del mercato del noleggio leggermente rallentato, il settore continua a crescere più velocemente del complesso dell’economia a stelle e strisce.

Rispetto alle previsioni effettuate in precedenza, lo scenario è leggermente peggiorato, ma anche se una leggera recessione dovesse colpire gli Stati Uniti nel 2017 (evento del quale gli economisti stimato una probabilità del 20%), non ci dovrebbero essere particolari ripercussioni per il mercato del noleggio.

I risultati delle elezioni americane potrebbero avere qualche impatto, ma allo stato attuale è troppo presto per comprendere quali potranno essere realmente. Da un lato, infatti, il passaggio di consegne da qui all’inizio del 2017 sarà carico di incertezze, con conseguente rallentamento dell’attività di alcuni settori, specialmente quelli ad alta intensità di capitale, come le costruzioni e il settore energetico.

D’altra parte, però, l’economia USA gode attualmente di ottima salute, e la disoccupazione è ai minimi da diversi anni a questa parte. Il nuovo governo, inoltre, disporrà della maggioranza sia alla Camera che al Senato, e quindi potrà applicare in modo abbastanza diretto il proprio programma economico, che, tra l’altro, sembra prevedere forti interventi sulle infrastrutture.

Quindi ci si può attendere per il noleggio USA un leggero rallentamento nei prossimi mesi, ma poi una ripresa dell’attività. Nel complesso resta invariata la sua capacità di crescere nei prossimi mesi e anni, in generale e più dell’economia nel suo complesso.